Neet generation e l’urgenza di abbassarne la percentuale italiana.
NEET, acronimo inglese di "not (engaged) in education, employment or training", è un termine ormai di comune utilizzo per indicare i giovani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano. L’incidenza in Italia di Neet è pari al 24,3% della relativa popolazione, contro una media europea del 14,2%. Tra le ragioni di questo triste primato vi sono indubbiamente la mancanza di un dialogo tra i giovani e il mondo del lavoro: basti pensare che solo il 29% dei giovani sceglie il corso di laurea prendendo in considerazione le statistiche occupazionali. Un serio e proficuo orientamento ai percorsi professionali potrebbe certamente abbassare questa percentuale se unito ad una seria e controllata “alternanza scuola-lavoro”. Dobbiamo preparare i nostri giovani al mondo del lavoro ed aiutarli ad essere in prima linea nel cogliere le opportunità in continua evoluzione in Italia e nel mondo. Non basta scegliere un percorso di studi ma è importante anche essere molto attenti ad orientarlo verso il futuro ed i nostri giovani, globalizzati e connessi, dovrebbero essere preparati a questa visione.
È cruciale investire su un'adeguata alternanza scuola-lavoro, che possa fornire agli studenti un'esperienza formativa autentica, da poter poi sfruttare nel momento in cui cercheranno lavoro. Da tutto ciò ne potrebbe trarre grosso vantaggio anche l'impresa che già in fase studentesca ha la possibilità di formare futuri dipendenti, che una volta immessi nel mercato del lavoro siano già in grado di relazionarsi.
Esattamente quello che intendo. Non parole ma opportunità e soprattutto, come affermi tu, un esperienza formativa “autentica”!