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RE: Le mie considerazioni

in #ita6 years ago (edited)

Sono spunti interessanti, in parte assolutamente condivisibili e sicuramente capaci di stimolare la discussione.

Sono d’accordo sulle critiche rispetto al sistema di voto. Ho apprezzato il passaggio al voto ponderato, ma ho sempre pensato che si dovesse pensare piuttosto a degli “scaglioni” di voto.
Apprezzo e partecipo volentieri a sostenere i minnow. Sarebbe ipocrita il contrario, visto che anch’io sono cresciuta grazie al voto automatico, quando il mio voto valeva zero. Ma al contempo, quando ricevo le decine di notifiche di Gina di voti per 0.000 $ mi sembra di sprecare anche solo il tempo perso ad aprire la notifica. Quindi sarei sicuramente favorevole ad un sistema a “scaglioni” che rivolga una parte del mio voto (metti anche l’attuale 10%) ai minnows e un’altra parte (anche più consistente) a chi ha qualcosa da dare in cambio. E ovviamente non mi offenderei se chi “pesa” più di me avesse un altro scaglione ancora.
In questi casi, la risposta ufficiale è sempre che non si vuole incidere troppo sulla possibilità degli utenti di votare anche in manuale. Ma sarebbe interessante capire quanti partecipanti al ponderato votano poi anche in manuale e, soprattutto, con che intensità e frequenza.

La parte che non condivido appieno è quella sui curatori. Non sono curatrice ma avevo partecipato all'ultima selezione, che includeva una prova di curation, e ti posso assicurare che mi ha portato via più tempo che scrivere un post. E non sono una scrittrice affannata. Ho letto le tue risposte agli altri commenti e capisco che nel post la tua era più una provocazione che un’approfondita analisi del sistema, ma il ragionamento nasce comunque sbagliato.
Osservi che il curatore prende in media 0.50 SBD in più per dire “quello” rispetto a “quel” post indicato. Ma “quel” post indicato, che in teoria dovrebbe essere quello ritenuto più meritevole del giorno nella sua categoria, a fine giornata non prende solo il voto ponderato e il voto manuale di chi se lo va effettivamente a leggere ma anche il voto di SPI. Che vale molto più di 0.50 SBD. Quindi il curatore, per dire “quello”, non prendo più di “quel” post. Prende, semmai, più della media dei post non selezionati... che magari erano altrettanti meritevoli rispetto al post selezionato, o magari no. Che magari erano costati all’autore un impegno più importante di quello profuso dal curatore. O magari no.

D’altra parte, è vero che se nessuno scrivesse più non ci sarebbe materiale per la curation. Ma senza curation non si prenderebbe il voto di SPI, che rispetto alla media degli introiti generati dai post non selezionati non è poco e che, perciò, aiuta di fatto molti utenti a crescere più velocemente. Utenti che magari sono spesso gli stessi, ma che forse sono spesso gli stessi perché mediamente più produttivi. O anche semplicemente più bravi.
Personalmente, non ho vinto moltissimi PostIt. Ma scrivo gran poco, quindi non me ne stupisco assolutamente. Né ritengo che dovrei essere privilegiata rispetto a chi magari pubblica tutti i giorni per il solo fatto che “ohibò, era un po’ che non scriveva: l’altro post mi sembra migliore ma suvvia premiamo lei”. Perché altrimenti sarebbe come quei giochini tipo tamagotchi, che se li lasci in fin di vita per una settimana e poi torni a dar loro da mangiare fai più punti che dando loro da mangiare ogni giorno.
Di fatto, sul punto sono d’accordo con il ragionamento “ufficiale”: PostIt è un di più rispetto a SteemIt e anche rispetto al voto automatico/ponderato. Essendo comunque uno strumento rivolto “alla comunità” mi sembra più che lecito pretendere trasparenza e uniformità di giudizio (sono d’accordo che spesso il chat si percepisca molta autoreferenzialità da parte dei curatori), ma allo stesso tempo mi sembra fuori luogo pretendere più di questo.

Sort:  

Non è fuori luogo. Ognuno deve avere i suoi spazi e il suo lavoro. Qui mi pare che il curatore stia diventando la casta d'elite dove chiunque cerca di corrompere a modo suo il curatore di turno.
Questo è quello che osservo io non significa che è così.
A me sinceramente di vincere un postit non mi interessa granchè, poichè ho il mio modo di upvotarmi il post e alzarmi di rep. E' gratificante da un lato, ma in fin dei conti il reale vantaggio è di una decina di dollari "a quando viene".
Preferirei, invece, avere più voti e di maggior peso sui post che un podium ogni tanto come zuccherino, semplicemente perché a me non interessa.

La comunità è anche questa. SCELTA. Tu scegli il podium? e allora scrivi e speri di entrarci. Io no, miro ai piccoli (ma considerevoli) voti.

Anche il mio voto conta e più si cresce più ha un peso.

Continuo a ribadire. io non sto lamentando il lavoro del curatore e come lo esegue, io lamento il problema della scarsa retribuzione. A me va BENISSIMO che un curatore prenda quei soldi, ed è più che giusto, ma non mi sembra giusto che chi crea un post abbia meno reward. Semplice.

Per me un curatore per il lavoro che fa potrebbe prenderne pure 100 di SBD E LO RIPETO. non mi interessa. ma se lui prende 100, chi scrive e CREA deve prenderne 150

Così come se tu creassi un quadro. chi te lo valuta prende una percentuale, ma il lavoro tuo e quindi la vendita del quadro è al 90% tua. Che poi l'agente di vendita spende giorni se non settimane a trovare un acquirente è un problema suo. Il reale potere è nel creatore, non nell'arbitro

Sono abbastanza sicura che Sgarbi faccia molti più soldi di quanti ne abbia mai fatto Van Gogh. Quindi non sono sicura che il paragone col mondo dell’arte regga. E i curatori non saranno Sgarbi, ma nessuno di noi è Van Gogh.

D’altra parte, c’è una differenza sostanziale tra i reward degli autori e quelli dei curatori: i reward degli autori vengono da tutti noi, quelli dei curatori esclusivamente da SPI. E non so tu, ma io a SPI non ho mai dai un centesimo, se non qualche sporadico upvote (che oggettivamente non mi costa niente).
Quindi, di fatto, sono due cose non paragonabili e le basse reward degli autori sono esclusivamente “colpa nostra” (al netto del discorso sul voto ponderato, su cui ti ho già dato ragione) mentre le reward dei curatori sono affare di SPI. E non SPI come comunità, ma SPI come account privato di un membro fondatore della comunità, che sceglie come remunerare i curatori sulla base dell’utilità che lui attribuisce alla curation.
Ritenere che TNF debba reindirizzare risorse dai curatori agli autori (a tappeto e non solo ai post ritenuti particolarmente meritevoli) in modo che questi ultimi abbiano di più sarebbe come dire al datore di lavoro di Sgarbi di dare una parte del suo stipendio agli eredi di Van Gogh.

Ma a prescindere da questo, ciascun autore prenderebbe decisamente di più di un curatore se almeno una decina di altri utenti leggessero, apprezzassero e votassero il post al 100%. E questo potenzialmente ogni giorno. Più quello che possono fare con i post successivi al primo, senza voto ponderato. I curatori quello prendono a prescindere da quanto bene svolgano il loro compito, una sola volta al giorno e solo nei giorni in cui lavorano (che non sono tutti). Quindi in realtà prendono “di più” solo nel brevissimo termine. Anche già in una settimana chi scrive porta a casa di più.

e grazie. Van Gogh è morto

Anche Sgarbi morirà. Il punto è che se fai la somma di quanto Van Gogh ha guadagnato dalla propria arte, mentre era in vita, e di quanto ha guadagnato un critico d’arte dal commentare Van Gogh nel corso della propria vita (e aggiusti le due somme affinché vengano espresse nella medesima valuta), non è detto che l’artista ne esca vincente.

Signbifica che dobbiamo morire per far guadagnare gfli altri? o semplicemente possiamo trovare soluzioni?

Significa semplicemente che chi crea non necessariamente guadagna di più di chi commenta l’opera. Il parallelo tra SPI e il mondo dell’arte l’hai creato tu: io mi sono limitata ad osservare che non lo trovo particolarmente calzante.

Poi ho scritto anche altre cose. Ad esempio il fatto che, a spanne, chi scrive più di un paio di articoli a settimana alla fine dei conti guadagna di più di un curatore. O che i guadagni degli autori vengono dai nostri voti ed è solo colpa nostra e non di SPI se non andiamo a leggere tutti gli articoli votandoli al 100% ma lasciamo il 10%, mentre il compenso dei curatori esce dalle tasche di una persona sola.

Hai ragione tu

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