La Calunnia di Botticelli

in #ita6 years ago (edited)

calunnia.jpg

L'immagine è tratta da wikimedia Commons ed è liberamente utilizzabile

Una delle opere pittoriche più belle e piena di significati etici e morali del Rinascimento fiorentino è sicuramente La Calunnia di Sandro Botticelli. Si tratta di un quadro dalla iconografia estremamente complessa e piena di significati simbolici. Possiamo anzi dire che in questo quadro i significati simbolici che rimandano all'etica e alla morale si fanno carne diventando esseri umani ritratti nell'Opera.

Il quadro è databile al 1496 ed è conservato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. La sua datazione è molto importante perchè ci consente di inquadrarlo nel contesto storico dell'epoca provando a comprendere dunque il pensiero dell'autore. Infatti secondo la critica l'Opera può essere considerata come uno spartiacque nella produzione artistica del Botticelli che può essere spiegata solo con l'Esprit du Temps: dopo la morte del suo Grande Protettore Lorenzo il Magnifico a Firenze era ascesa una nuova figura politica, quella del Frate domenicano Girolamo Savonarola che proponeva per Firenze un sistema politico che oggi definiremmo teocratico. La predicazione del frate era peraltro venata di fortissimi accenti moralistici contro i costumi dell'epoca e anche l'Arte non fu risparmiata dalle sue critiche. Fu organizzato addirittura un "falò della Vanità" dove vennero bruciate molte opere dell'epoca ritenute chiaramente "degenerate". Secondo le cronache lo stesso Botticelli bruciò nel falò alcune sue opere che evidentemente aveva deciso di abiurare. In questo contesto socio-politico l'artista dunque maturò una profonda crisi che lo portò a cambiare la sua poetica che passo dalle allegorie e dai miti antichi ad un esasperato misticismo.

In questo contesto secondo la critica, la Calunnia è considerato come il trait d'union tra le due fasi creative del Botticelli. L'Opera trae ispirazione da un leggendario quadro di Apelle che rispondeva a chi lo accusava di aver cospirato contro il Re Tolomeo Filoppatore. Quindi un quadro che prende spunto da un altro quadro entrato ormai nella leggenda. Ma non solo mito: il quadro è anche un allegoria del precetto biblico che impone di "non attestare il falso". Ecco perchè la critica considera l'Opera come l'elemento di unione tra la fase incentrata sul mito e la fase incentrata sulla tensione morale e religiosa.

La lettura della complessa iconografia dell'Opera va fatta da destra verso sinistra: proviamo ad addentrarci in questa foresta di simboli per usare un'espressione cara a Charles Baudelaire.
Sul trono a destra vediamo Re Mida con le orecchie d'asino a simboleggiare come vesta i panni del cattivo giudice. Al suo fianco vediamo due donne che gli sussurrano parole alle orecchie: esse rappresentano l'Ignoranza e il Sospetto che fanno da cattivi consiglieri.
Immediatamente di fronte al trono vediamo un uomo vestito di nero che rappresenta l'Odio ovvero il sentimento che, in qualche modo, può essere considerato il padre della calunnia.
Alle spalle dell'Odio vediamo la Calunnia: si tratta di una bella donna con in mano una fiaccola accesa che però - nell'interpretazione di Botticelli - non illumina perchè non fa vedere il vero. Nell'altra mano trascina per i capelli la sua vittima. Alle sue spalle essa è circondata da due donne che la adornano: sono la falsa innocenza e la falsa purezza.
Nella parte sinistra dell'Opera abbiamo due figure che, possiamo definire, come le figure chiave che disvelano il significato profondo dell'Opera stessa. Si tratta di una vecchia vestita con un saio nero che rappresenta il Rimorso ed il Pentimento di chi ha distrutto la vita alla vittima delle voci calunniose. Questa figura sembra quasi un'ammonimento che ricorda come presto o tardi la Verità verrà alla luce precipitando gli autori del grave peccato in una condizione di perenne sofferenza per quanto perpetrato. La figura del Rimorso infatti guarda speranzosa la Verità che nuda, sola, con lo sguardo rivolto verso l'alto possiamo vedere in un angolo all'estrema sinistra del quadro. Verità che sembra quasi pregare Dio affinchè finalmente gli venga consentito di rivelarsi. Da notare infine una scelta simbolica del Botticelli davvero emblematica: sia la figura della vittima della Calunnia che la figura della Verità sono rappresentate nude a voler dimostrare che l'offesa e l'umiliazione (rappresentate dell'esposizione in pubblico della nudità) riguarda entrambe.

Un'Opera davvero di stupefacente bellezza e dai profondi significati morali che non può non interrogare chiunque voglia andare agli Uffizi per ammirarla.

Bibliografia

IIS Marchesi, La Calunnia di Botticelli e il suo tempo
Giulia Martina Weston, La Calunnia di Botticelli
Dario Mastromattei, Calunnia di Sandro Botticelli: analisi completa dell'Opera

Sort:  

Post molto bello. Complimenti

Congratulations @giuseppemasala! You have completed some achievement on Steemit and have been rewarded with new badge(s) :

Award for the number of upvotes

Click on any badge to view your own Board of Honor on SteemitBoard.

To support your work, I also upvoted your post!
For more information about SteemitBoard, click here

If you no longer want to receive notifications, reply to this comment with the word STOP

Upvote this notification to help all Steemit users. Learn why here!

Davvero complimenti Giuseppe, sei davvero bravo.

Coin Marketplace

STEEM 0.29
TRX 0.12
JST 0.032
BTC 63410.49
ETH 3058.61
USDT 1.00
SBD 3.99