L'antimafia del fenomeno mediatico Saviano

L'immagine è tratta da wikipedia ed è liberamente utilizzabile

Lasciando perdere il discorso letterario (letterario?) su Roberto Saviano; le sue scopiazzature, la sua superficialità stilistica e spesso la sua faciloneria logica vorrei affrontare un discorso più serio. La presunta lotta antimafia di questo personaggio televisivo ormai assiso a nuovo maître à penser di una certa borghesia un po' troppo teledipendente.

Qual è la mafia che Saviano ci presenta? Ci presenta la mafia, la criminalità dei quartieri ghetto, quella dell'ignoranza, della ferocia, della schiavitù da cocaina degli stessi mafiosi che li fa contemporaneamente vittime e carnefici. Poche chiacchiere, questa è la presunta lotta antimafia di Saviano.
Ma ahimè la sua è un antimafia furba, un antimafia pericolosa. Perché fa calare un Velo di Maya sulla vera natura del fenomeno mafioso, facendoci concentrale sulla parte un po' orientalista, un po' pittoresca da Grand Guignol. Ma le vere vittime della Mafia, a partire da Falcone e Borsellino, ci hanno insegnato che la Mafia è un fenomeno più complesso: esiste un livello della borghesia mafiosa, dei cosidddetti colletti bianchi; poi esiste un livello di rapporti mafia-politica (avete mai sentito parlare dal Sommo Saviano di trattativa Stato-Mafia?); poi esiste il livello della grande finanza (non crederete mica che un organizzazione come la sola Mafia Siciliana, che fattura 100 miliardi all'anno, ricicli tutto in pizzerie?) complice e connivente nel riciclo di somme colossali.
Saviano con la sua antimafia da salotto borghese dove alla fine si sputa in faccia al subproletario cocainomane ferocissimo che fa da manovalanza per la Mafia fa un enorme favore alla stessa Mafia. O meglio ai piani alti della Piramide Mafiosa: ci distrae dal guardare i livelli più alti e inquietanti del fenomeno. Ci distrae dal guardare coloro che godono delle ricchezze enormi generate e da coloro che controllano, grazie ai captali illeciti, il Potere Politico e quello Finanziario.
L'antimafia di Saviano è una enorme truffa. Ed è una truffa borghese e di classe. Una persona che si dichiara di sinistra (non oso dire marxista) che non si accorge dell'enorme impostura di questo personaggio proprio nel suo massimo Cavallo di Battaglia è un imbecille.

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Fossi un mafioso, io a Saviano gli farei un monumento; sarei ben felice di sacrificare (sull'altare dell'antimafia manierista) qualche pedone ogni tanto pur di togliere dai riflettori, Re, Regine, Cavalli, Alfieri e Torri. La visione di Saviano del fenomeno ci ha riportato indietro nella lotta alla mafia (o quantomeno sulla coscienza del problema) di almeno settanta anni. Chi crede in Saviano in realtà rinnega l'eredita storica di Falcone e Borsellino che in vita furono dileggiati, umiliati, offesi e passati per mezzi matti visionari perché osavano parlare di quella mafia in camicia bianca e cravatta, il cosiddetto Terzo Livello. Questa per me è la realtà.

E se come è del tutto probabile Saviano è in assoluta buonafede dovrebbe domandarsi come mai del suo messaggio passa generalmente questo.