Secondo me, bisogna che stiamo tutti molto tranquilli.
Steemit è un social giovane e @steempostitalia lo è altrettanto, quindi siamo tutti in fase di costruzione.
L’unica strada che abbiamo è quella della crescita e possiamo considerarci abbastanza fortunati, visto che non tutti hanno la possibilità di far parte di un’organizzazione del genere.
Proprio l’altro giorno parlavo con un utente indonesiano e mi diceva che non c’è una comunità di suoi connazionali...sono tutti lì a cercare di emergere e trovano enormi difficoltà. La cosa non mi ha stupito affatto, né ha scalfito la mia idea, ma l’ha solo rafforzata.
Per quanto riguarda alcuni dei meccanismi di Steemit, anch’io non trovo “giusto” che i post abbiano una vita attiva così breve, ma considero che se si è scelto di far parte di un determinato sistema, è sottinteso che si accettino e ci si debba attenere alle regole esistenti.
Se vado su un campo di calcio e poi, quando inizia la partita, voglio giocare a tennis, perdo in partenza o comunque sono nel luogo sbagliato.
Per questo, venendo ai progetti, io cerco di disegnarli in modo che siano adatti all’ambiente in cui vengono proposti...altrimenti li avrei proposti su un altro social network, avrei scritto a qualche tv o li avrei presentati ai miei clienti.
Poi possono piacere o no, andare bene o deludere, ma sono studiati per avere un target, una ratio, degli obiettivi.
Concludo dicendoti che io credo che Steemit migliorerà e che ognuno debba sentirsi libero di decidere se crederci o meno.
E se siamo arrivati qui, una piccola risposta a questa domanda, forse, ce la siamo già data.