LA TERAPIA CHELANTE E I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: IPOTESI E RISCHI

in #ita6 years ago (edited)


ᶜʰᵉˡᵃᶻⁱᵒⁿᵉ ᵈⁱ ᵘⁿ ᵃᵗᵒᵐᵒ ᵐᵉᵗᵃˡˡⁱᶜᵒ ᵈᵃ ᵖᵃʳᵗᵉ ᵈⁱ ᵘⁿᵃ ᵐᵒˡᵉᶜᵒˡᵃ ᵈⁱ ᵉᵗⁱˡᵉⁿᵈⁱᵃᵐᵐⁱⁿᵃ
Immagine CC0 creative commons



All'inizio del post precedente,
ho citato tre medici italiani che sono stati radiati dall'Ordine per aver sostenuto posizioni anti-scientifiche.
Nello specifico, partendo dalla pubblicazione (fraudolenta) di Wakefield, appoggiavano la teoria che autismo e vaccinazione trivalente MPR fossero direttamente correlati.
Molti di questi dissidenti, se così li possiamo definire, si propongono, inoltre, di offrire terapie alternative a quelle certificate, in materia di trattamento dello spettro autistico.
In particolare, proprio l'ultimo caso di radiazione, quello di Gabriella Lesmo, risalente alle scorse settimane, ha di fatto rimesso sotto i riflettori una delle terapie più controverse e discusse: la chelazione o terapia chelante.
Quando, nel post precedente, ho iniziato a parlare del fenomeno Wakefield, avevo in mente di trattare quest'argomento come estensione e naturale conseguenza dell'altro. Ma, approfondendo le mie ricerche, ho capito che avrebbe meritato uno spazio ben più ampio. E così, ho deciso di dedicare al tema un articolo a parte.


TERAPIA CHELANTE: CHE COS'E'?


La terapia chelante è una terapia farmacologica che sfrutta la chelazione per curare alcune forme di intossicazione dovuta a metalli pesanti. Una volta chelato, il metallo perde la sua tossicità all'interno dell'organismo e può essere eliminato più facilmente.


Quindi, in caso di intossicazione da metalli pesanti, si procede all'inserimento per via orale, intramuscolo o per infusione venosa lenta di alcune sostanze, che afferrano gli atomi metallici come pinze (dal greco χηλή, cioè pinza) e li trasportano al di fuori dell'organismo, permettendone l'espulsione.


ᴿᵃᵖᵖʳᵉˢᵉⁿᵗᵃᶻⁱᵒⁿᵉ ᵗʳⁱᵈⁱᵐᵉⁿˢⁱᵒⁿᵃˡᵉ ᵈᵉˡˡᵃ ˢᵗʳᵘᵗᵗᵘʳᵃ ᵐᵒˡᵉᶜᵒˡᵃʳᵉ ᵈᵉˡˡ'ᴱᴰᵀᴬ
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Il reagente principale, utilizzato in questo tipo di terapia, è l'EDTA (acido etilendiamminotetraacetico), un acido carbossilico con due caratteristiche fondamentali:

  • è in grado di legarsi molto bene alle particelle metalliche
  • è scarsamente assimilabile dall'organismo e facilmente eliminabile attraverso le urine

E' molto importante che il processo di chelazione sia effettuato dopo aver svolto tutti gli esami e le analisi necessarie, in quanto esistono molte gravi controindicazioni ed effetti collaterali.

I più comuni sintomi di una intossicazione da metalli sono:

  • nausea
  • disturbi gastrointestinali
  • vomito
  • sensazione di sapore metallico in bocca


E' fondamentale che, per prima cosa, sia accertata la reale intossicazione attraverso esami del sangue, delle urine, mineralogramma ed analisi dei tessuti.

E' bene anche preparare l'organismo alla terapia, in maniera adeguata. Sono questi i passaggi fondamentali:

  • alcalinizzazione del proprio corpo
  • rafforzamento della flora batterica intestinale
  • sostegno e controllo preventivo delle funzionalità del fegato e dei reni

E' infatti assolutamente controindicato questo tipo di terapia in pazienti che presentano nefropatie ed epatopatie.


CORRELAZIONE CON VACCINI E AUTISMO


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Ma quali sono i metalli più rischiosi per la nostra salute? Eccoli qui:

  • alluminio
  • piombo
  • mercurio
  • arsenico
  • cadmio

E cosa c'entra tutto ciò con i vaccini e con l'insorgenza dell'autismo?

Molto semplice: basta dare uno sguardo alle teorie dei no vax e tra i punti principali a sostegno, c'è quello dell'intossicazione da metalli pesanti contenuti nei vaccini, additata come causa scatenante della neuro-diversità.
E allora andiamo ad analizzare la composizione dei farmaci incriminati.

FORMULAZIONE DI UN VACCINO



Generalmente, i vaccini sono composti da:

  • un microrganismo (un virus attenuato o inattivato)
  • un liquido di sospensione (soluzione fisiologica)
  • un adiuvante (come i sali di alluminio) che renda più recettivo il sistema immunitario e quindi più efficace la risposta al vaccino
  • degli stabilizzanti (albumina e gelatina)
  • antibiotici in basse dosi per prevenire una eventuale crescita batterica



Come si può ben notare, i vaccini non contengono mercurio, il metallo più preso di mira dagli anti-vaccinisti, già a partire dalle ben note teorie di Wakefield.


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In realtà, il mercurio era contenuto in uno specifico conservante, il THIMEROSAL, che però, dai primi anni del '2000 fu eliminato da tutte le formulazioni, proprio per il gran numero di obiezioni riguardanti la sua presunta correlazione con l'autismo.
C'è da specificare, comunque, che nessuna tra le svariate ricerche scientifiche condotte, ha mai rilevato e dimostrato la correlazione diretta del THIMEROSAL con l'insorgenza di autismo.

Questo per due motivi principali:

  1. Il mercurio contenuto nel composto non viene metabolizzato come metilmercurio, bensì come etilmercurio.
    Basti pensare, per farne comprendere la differenza, a quella che c'è tra il metanolo (che se ingerito è un veleno sempre e comunque) e l'etanolo (alcol etilico), che è dannoso solo se ne viene fatto un abuso.
  2. Le quantità di etilmercurio presenti nel THIMEROSAL sono infinitesimali. Parliamo di un massimo di 10 microgrammi per litro, praticamente un centesimo di microgrammo per ogni somministrazione. Questo vuol dire che si assorbe molto più mercurio dall'acqua che beviamo, dall'aria che si respira o dagli alimenti che mangiamo tutti i giorni.

Lo stesso discorso vale per l'alluminio.

In questo caso, il metallo è presente nei vaccini come adiuvante, ma anche qui le dosi sono davvero limitate.
Il quantitativo totale ricevuto da un bambino in tutti i vaccini effettuati nel primo anno di vita è di 5 milligrammi, dei quali solo il 2% rimane all'interno dell'organismo.
Si stima, infine, che solo un milionesimo di grammo raggiunga il cervello.


CONCLUSIONI



Risulta chiaro, da tutti i dati analizzati, che non stiamo parlando di soggetti con evidenti intossicazioni da metalli pesanti.
Almeno non per il solo fatto di essere nello spettro autistico o essere stati immunizzati con delle vaccinazioni.
I rischi per chi si sottopone ingiustificatamente a terapia chelante, sono molteplici.
C'è da tener conto del fatto che il processo di chelazione depaupera l'organismo di elementi essenziali come ferro, calcio, selenio, rame, zinco.
Le conseguenze di queste carenze create possono essere le seguenti:

  • anemia
  • rachitismo
  • blocchi renali
  • aritmie
  • tetania
  • ipocalcemia
  • ipotensione
  • depressione del midollo osseo
  • ritardo nella coagulazione sanguigna
  • convulsioni
  • arresto respiratorio



E', per questo, davvero molto importante non affidarsi in nessun caso a persone senza scrupoli, medici che sfruttano situazioni di disperazione per lucrare o sperimentare.
Come già detto, le conseguenze potrebbero essere tragiche e in più di un caso lo sono state. vedi qui

La ricerca di una soluzione che aiuti i propri bambini a stare meglio è solo nelle linee guida dell' OMS e in tutto ciò che è studio o ricerca scientifica che siano stati dimostrati e certificati ufficialmente.



Fonti Web



Bibliografia

  • Thiomersal and vaccines: questions and answers from the World Health Organization.
  • Thimerosal and vaccines—a cautionary tale, in N Engl J Med, vol. 357, nº 13, 2007, pp. 1278–9, DOI:10.1056/NEJMp078187, PMID 17898096
  • Comparative Safety of Vaccine Adjuvants: A Summary of Current Evidence and Future Needs.
    Petrovsky N., 2015.
  • James S, Stevenson SW, Silove N, Williams K. Chelation for autism spectrum disorder (ASD). Cochrane Database of Systematic Reviews 2015, Issue 5. Art. No.: CD010766. DOI: 10.1002/14651858.CD010766.pub2.

Grazie a tutti per aver letto e alla prossima

GM

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Complimenti per la qualità di post che proponi per la piattaforma. Un grande contributo per la sezione scienze di @steempostitalia.
Bell'articolo

Grazie davvero! 🙏🏼

very good post,@girolamomarotta

Un articolo completo e che riesce a raggiungere un grande spettro di utenti.
Ti faccio i miei complimenti.
La battaglia vaccinale è diventata una vera e propria guerra viste le posizioni che vengono assunte anche da ospiti televisivi e radiofonici, che non fanno che fomentare un situazione confusionaria di base data da internet e dai social media.

Grazie caro, tutto giusto...ormai le opinioni contano più della scienza e del sapere.
Bisogna far capire a tutti che non c’è nulla da valutare di fronte alle evidenze.

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