Risposta al Contest di Serialfiller
Ciao @Serialfiller, come sempre i tuoi post e i tuoi Contest sono sempre estremamente interessanti, ed è per questo che nutro una grandissima stima nei tuoi confronti.
Il tema di oggi è molto particolare e anche difficile d'affrontare.
Io sono dell'idea che il vero aiuto dovrebbe essere quello di intervenire con vere missioni di pace in quei territori dove si sviluppano i conflitti, quello sarebbe il vero aiuto.
Per quel che riguarda invece l'accoglienza, il discorso è diverso e bisogna muoversi su più fronti.
- Decidere se facciamo parte dell'Europa o se siamo succubi dell'Europa. Nel primo caso allora bisogna alzare la voce e chiedere un aiuto serio nella gestione dell'immigrazione, e non solo con contributi meramente economici, bensì con una distribuzione meritocratica e ponderata. Nel secondo caso allora saremmo davvero nei guai.
- Lo Stato Italiano deve creare una struttura per permettere l'integrazione. Obbligare a seguire corsi gratuiti per insegnare la lingua.
Individuare i settori dove c'è carenza di manodopera e avviare corsi per insegnare questi mestieri. - Trovare i fondi necessari per avviare queste procedure, in un periodo alquanto complicato, e quindi rifarsi al punto 1.
Il tutto davvero molto difficile da strutturare, soprattutto per l'Italia che fino a pochi giorni fa, non aveva neanche un Governo e che negli anni precedenti non ha fatto nulla per affrontare il problema in maniera seria.
Oggi i rifugiati, arrivano dopo mille difficoltà, vengono ammucchiati in campi al limite della tolleranza e poi vengono abbandonati al loro destino, senza istruzione, senza punti di riferimento, senza meta.
Abbandonati nelle mani della mala vita che li sfrutta per il lavoro sporco( spaccio, furti ecc ecc).
Ora mi chiedo come può una nazione come l'Italia, dove la disoccupazione giovanile sfiora il 30%, dove le aziende hanno una pressione che si aggira verso il 70% (sono dipendenti dello Stato, neanche più soci), dove le Grandi Aziende chiudono per andare all'estero, in piena 4.0 rivoluzione industriale, dove si pensa di inserire il reddito di cittadinanza, essere in grado di gestire un problema così grosso?
A voi larga sentenza... io ho finito anche le parole.
Bel post giornalista.
Parto dell'aspetto economico del ns paese:
Una soluzione, dal mio punto di vista, sta nello smettere immediatamente di seguire politiche di desviluppo. E questo lo fai conoscendo come è composto il tuo tessuto produttivo.
L'Italia prima della crisi era composta da più dell'80% di piccole medie aziende. Davano da lavorare a ragazzi e adulti di qualsiasi nazionalità. Oggi Stanno morendo tutte - quelle che aprono muoiono dopo un anno e mezzo.
E la crisi è solo la quarta causa in scala di importanza. Il primo è una burocrazia inutile e oppressiva che ti fa sentire sempre in torto (prova a sentire con le aziende come si stanno attivando per aggiornarsi con la nuova legge sulla privacy - è quanti soldi devono buttare via per il piffero), il secondo è un fisco che gli stessi organi dello stato hanno smesso di definire complesso, perché lo chiamano già incomprensibile, e per di più iniquo e aggressivo con il ceto medio e debole. Il terzo è un liberismo spicciolo, che consente di aprire 100 attività uguali, una di fianco all'altra (tra l'altro con detassazioni per le nuove aperture che consentono una concorrenza sleale a ribasso sui prezzi che ha portato a svilire la qualità).
Se non conosciamo noi stessi e non abbiamo nemmeno gli attributi, e ci facciamo dire dagli altri come si gestiscono le cose... non possiamo nè essere accoglienti verso gli altri nè, prima di questo, essere in grado di risolvere i loro problemi purtroppo. Aumentando, come un cane che si morde la coda, i nostri.
Non so se sono riuscito a spiegare il mio punto di vista, ma per molti versi ho trovato elementi di congiunzione con il tuo post e mi sono permesso di esprimerli.
Ciao e grazie.
Hai espresso il tuo punto di vista in maniera esemplare.... e conosci perfettamente I veri problemi che ci affliggono e ci rendono fragili! Un saluto @giornalista
Caro @giornalista hai scritto poco ma sei riuscito ad essere critico senza essere verbalmente violento, scettico ma proponendo soluzioni, umano ed empatico pur sollevando un problema.
Hai reso la lettura semplice senza semplificare il problema.
Davvero molto felice del tuo post.
Grazie.