Una cena da dimenticare.

Avete presente quando ricevete quell'invito a cena che suona più come una condanna? Quell'invito che avete tanto rimandato al quale non potete più accampare scuse altrimenti ci scappa un incidente diplomatico?

Ecco due mesi fa, è arrivata quella cena tanto rimandata quanto odiata.
Andiamo per gradi, cominciamo dall'inizio.

Un annetto fa una delle mie amiche, F., lascia il fidanzato buzzurro e un po' rozzo dopo dieci anni insieme con la mia gioia per lei che finalmente si liberava da quella zavorra che a me era anche simpatico in realtà, ma con lei non mi piaceva. La sminuiva, le tarpava le ali, non condivideva nulla di quello che lei faceva nella vita.
C'è stata tanto tempo, con una persona perennemente nervosa e che a parte avere i soldi (credo la facessero sentire sicura) non le dava nulla di quello di cui aveva bisogno.

Con un certo tatto la rassicurai, dicendole che a 25 anni è ora di stare per conto proprio e di assaporare la libertà e gli anni che aveva. L'amore sarebbe arrivato.
Io, la solita ingenua, non avevo minimamente sospettato che dietro a questa scelta coraggiosa ci fosse qualcun altro, di assai peggio del buzzurro dalla mente semplice ma simpatico.
Dopo mesi da quella famosa chiacchierata mi arrivano le prime voci su una sua eventuale relazione con il Tom Cruise de’ noantri.

Il mandrillo in questione era tornato sulla piazza da due anni, fresco di divorzio e con due figli in età adolescenziale sul groppone. Chiamato così per la sua chioma invidiabile, ricorda vagamente Tom Cruise. Ho detto vagamente.
Non so cosa abbia spinto la mia amica a finire in quella rete come il più rincoglionito dei tonni, non so cosa abbia visto in lui. Lei nel fiore degli anni, lui 45 anni e con tanti problemi, visibili e non.

Per carità l'amore quando arriva arriva e via cantando ma possibile che dopo una storia penosa si vada a finire in un'altra che è un letto di spine? Tutti e due i ragazzi che ha avuto pieni di soldi, questo va detto. Ma veramente conta solo questo? Veramente non c'è altro a parte lo sporco denaro? E’ così importate salire su un BMW quando in testa c’è la pochezza? La macchina la cambi ma la persona no, soprattutto se ha 45 anni.
Dopo le prime voci di una loro probabile relazione (che negavo con tutta me stessa) è arrivato il giorno in cui lei mi ha parlato della loro storia, di come fosse nata e come stesse procedendo.

Lei era tutta sorrisi e ammiccamenti io una maschera di cera, dentro di me si era scatenato l'inferno. Come poteva essere che l'amica che tanto stimavo, passasse da un idiota all'altro? Prima avevo dato la colpa all'età, era piccola quando si era fidanzata con l’altro, adesso che mi invento?!?
Ho cercato di elencarle le mie perplessità ma il caro Tom se l'era lavorata per benino: la mia amica mi dava tutte risposte preregistrate della serie, quando io chiedevo:
"Ascoltami, sei sicura? Non avresti bisogno di qualcun altro accanto ma prima di tutto di stare con te stessa?"
Lei: " Ma si che sono sicura, non mi ostacolerà in nulla. "
E io: " Ha già due figli, tu pensi al matrimonio e ne vorresti dei tuoi, è giusto per te?
Lei: lui è pronto a risposarsi e a farne altri senza problemi
E io: e il carattere? E l'età? (Si insomma cercavo un appiglio)
E lei: sai meglio di me che l'età non conta, e poi siamo uguali.
Colpita e affondata. Le era già partita la nave inutile stare a ragionare.

Passato altro tempo arriva la fantomatica proposta: ma dai organizziamo una cena tutti e quattro, ci divertiremo.

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Ora io non conoscevo proprio bene Tom a parte di vista ma il mio ragazzo mi elencò subito tutti i suoi difetti.
Rimandai la cena fino al limite massimo fino a quando sono stata costretta ad accettare. Me ne uscii con un: "VEDRAI che ci ricrederemo, di solito quando la serata parte sottotono poi si rivela molto meglio del previsto" rivolto più a me stessa che al mio ragazzo.

Sono un'ingenua, non c'è che dire.
Ci preparammo per la cena come due condannati a morte, ci sembrava l'ultimo pasto. Appena saliti in macchina dell'altra coppia capii che il mio fidanzato non solo aveva avuto ragione ma che addirittura era anche peggio di come me l'aveva descritto.

Il caro Tom era simpatico come un acquazzone quando non hai l'ombrello, come la febbre ad Agosto e le sue battute erano come dei proiettili, si infilavano nella carne.
Consolazione della serata fu la cena, veramente ottima a base di pesce accompagnata da un vino bianco niente male. Mio fedele amico della serata.
La coppia con noi era tutte smancerie adolescenziali (io non le ho mai fatte davanti ad altre persone neanche a 15 anni), si estraniavano, parlottavano all'orecchio con tanto di mano davanti la bocca e io allibita assistevo alla scena inerme, chiedendomi come si possa diventare così cretini. E non diamo la colpa all'amore che non ha niente a che vedere con questi comportamenti puerili.

Attendevo la fine della cena con tutto il cuore e il fato ci ha messo lo zampino. Dopo un quarto d'ora in cui mi sentivo strana e spossata, mi alzo per andare in bagno e dopo tre passi, 1-2-3 tutti giù per terra. Sono svenuta in mezzo al locale senza colpo ferire. Un attimo di black out, di buio per alcuni minuti fino a quando non mi hanno fatta sedere.
Mentre riprendevo conoscenza sentivo voci allarmate susseguirsi: Portiamola dalla guardia medica, no dal dottore, no al pronto soccorso!!! E io dentro di me: Ma si dal Papa, magari mi fa la grazia! solo che non riuscivo a dirlo ad alta voce altrimenti avrei sdrammatizzato.
Passati altri minuti lunghissimi, ho ripreso possesso del mio corpo e il controllo della situazione e con un semplice: Non sto morendo vi prego ho avuto solo un piccolo abbassamento di pressione, tutto ok, ho mandato via le persone che avevo accanto e tranquillizzato tutti.

Immagine CC0 creative commons

Incidente a parte, che è stato come una ciliegina sulla torta, la cena è stato un totale fallimento.
Io e F. ci siamo allontanate, troppo diverse nel modo di fare, di vedere le cose e di comportarsi. Le auguro di svegliarsi una mattina e di scrollarsi di dosso Tom e tutte le paure che ha per rinascere di nuovo e avere vicino una persona di spessore.

Da amica è il mio augurio più grande. Io sarò sempre qui per lei. La aspetto.

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