Affittare una parte di internet

in #ita5 years ago

Vivere di rendita comprando e affittando case era un gioco che andava forte soprattutto negli anni ‘90.

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C’è sempre un meccanismo curioso che va ad azionarsi quando gli organi centrali si accorgono che con un minimo di pianificazione, volontà e sacrifici, anche l’ultima ruota del carro riesce ad assicurarsi la libertà di non dover più timbrare il cartellino.

Ricordo vagamente mio padre pianificare la compravendita di immobili in liquidazione all’asta per poi affittare a fine anni ‘90, allora il mercato era ancora roseo e particolarmente semplice da navigare anche per non ‘addetti ai lavori’.

Ci fu una piccola bolla d’interesse in quel settore a quei tempi, con i soliti auto dichiarati guru a vendere libri e ospitare corsi.

La risposta è stata che con gli anni, le tasse sono aumentate a dismisura, così come gli interessi (e per contro gli affitti solo per restare a galla), in modo tale da scoraggiare il tizio qualunque ad intraprendere questa strada da zero.

Dopotutto, la cosa più semplice da tassare è qualcosa che non può muoversi, come un terreno, una casa...

Ma con internet?

Blockchain lentamente sta diventando il layer di base del web 3.0.

Mentre il protocollo TCP/IP è di libera condivisione, è ormai chiaro che anche i migliori provider di servizi internet come Google, Apple o Facebook, non sono in grado di garantire la sicurezza dei dati di ciascun utente.

Questo perché con un web centralizzato è estremamente più semplice attaccare un nodo centrale piuttosto che singole ramificazioni distribuite che partecipano al consenso garantite da blockchain.

Ognuno qui è padrone dei propri dati ma anche di una frazione dell’intero network.

Qualsiasi blockchain noi vogliamo analizzare, garantisce crittograficamente la proprietà di una parte delle risorse rappresentate dal token nativo.

Su Bitcoin ovviamente BTC, su Ethereum c’è ETH che funge da “gas” per smart contracts, su Steem chiaramente c’è STEEM che garantisce resource credits e così via...

Siamo ancora relativamente agli inizi di questa enorme rivoluzione digitale, spesso si guarda al solo prezzo del token dimenticandosi ciò che rappresenta davvero.

Si sta avvicinando la conclusione dello sviluppo di SMT, il protocollo che a mio avviso cambierà Steem in maniera radicale, trasformandolo gradualmente una volta per tutte in utility token, il che significa che sarà la risorsa primaria sulla quale basare l’intero ecosistema.

Il prezzo del token a quel punto facilmente non sarà più accessibile a tutti, pensiamo già a Steem.DAO, che fornisce fondi sulla base della volontà degli stakeholders che votano le proposte.

Ciò che intendo è, se per garantire resource credits al mio business avessi bisogno di 100 mila SP, con un prezzo di 0.16$ è ancora relativamente accessibile e richiederebbe 16000$ di budget, con STEEM a 10$ richiederebbe un budget di 1 milione di $, molto più complicato da ottenere per progetti kickstart.

Ecco come con SMT e resource pooling, un meccanismo in cui io, privato, posso prestare le mie risorse in avanzo alle Dapps per un ritorno, affittare su internet sarà possibile.

La parte migliore è che, tale affitto di risorse, avviene su accordo peer to peer, nessuno coinvolto e nessun middleman parassita a trarre profitto.

EOS ha già qualcosa di simile, il REX, dove ogni EOS rappresenta la quantità di RAM e CPU del virtual computer in tuo possesso, da poter delegare ad una ‘piscina’ da dove poi le Dapps in sviluppo possono attingere in cambio di una fee.

Sembra qualcosa degno dei migliori film di fantascienza, ma sta accadendo realmente.

In sostanza pensiamo a Netflix/Spotify/Xbox Game Pass...per una sottoscrizione fissa mensile, si ha accesso all’intero catalogo scelto di film o serie tv/musica/giochi, un business preciso e a mio avviso geniale che va incontro sia all’utente finale che paga relativamente poco per usare il network, sia ai produttori di contenuti ad alto/medio budget in cerca di esposizione e profitti.

Ora, pensiamo a tutto questo tagliando il middleman grazie a blockchain.

Ecco che improvvisamente tutto quel valore torna nelle mani di ciascun stakeholder che è a sua volta anche utilizzatore del network, davvero fenomenale.

Si parla spesso di come poter regolare questo mercato, ma rimane il fatto che nessuno, per design del software, può mettersi in mezzo alle scelte individuali di milioni (e fra alcuni anni miliardi) di utenti.

Tantomeno porsi nella posizione di poter raccogliere commissioni parassiticamente senza avere un business plan preciso che attiri l’attenzione e l’utilizzo delle persone come fanno banche e governi.

Chi ha la chiave ha i fondi, quindi le risorse, niente di più semplice.

Personalmente, ciò che più mi elettrizza di tutto questo è che ritrovandosi improvvisamente senza barriere burocratiche e finanziarie, ed avendo accesso ad un mercato globale senza frizione dove è possibile trasferire pure 1 milione di dollari in 3 secondi con zero fees ovunque nel mondo, il progresso sarà talmente rapido da portarci in un’era dove le idee non rimarranno più solo su carta per mancanza di risorse.

Con relativa facilità di accesso sia al credito che al mercato libero finalmente l’umanità uscirà dal feudalesimo.

I dinosauri della finanza hanno trovato il loro meteorite, blockchain.

-fedesox

[Written on Esteem IOS]

Sort:  

L'evoluzione ci insegna che non è il più forte a sopravvivere ma chi si adatta meglio al cambio. I dinosauri saranno pure parassiti ma non sono stupidi, anche loro hanno visto il potenziale disruttivo di questa tecnologia e se non puoi vincere il nemico convertilo in alleato. Adeguarsi o morire.
Santander usa Ripple per offrire transazioni gratuite (con una tariffa fissa tipo Netflix), arrivando a triplicare il loro volume, quindi ha deciso bene di ampliare il servizio al Sud America .
Qualche giorno fa già aveva annunciato il lancio di bond utilizzando tecnologia blockchain . Ma era già stato fatto dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale.

Secondo la Banca Mondiale «aiutare i paesi a passare a uno sviluppo basato sulla tecnologia è fondamentale per i nostri obiettivi di riduzione della povertà e di promozione di uno sviluppo sostenibile.

Le intenzioni sembrano buone...
Hanno anche una propria blockchain destinata a esplorare il beneficio della nascente DLT e l'uso delle criptovalute per sostituire i tradizionali sistemi finanziari noti per le loro dubbie operazioni. Con un token proprio come ricompensa ai contributi .

Queste notizie sono riportate giornalmente dai media spagnoli, mentre in italiano si possono leggere solo su qualche web controcultura.
Tempo al tempo, penso che cederanno anche loro.
Non penso che spariranno, ci sarà sempre chi pur avendo la possibilità di essere libero da intermediari non voglia assumersi questa responsabilità.
Da quando ho scoperto Steem non smetto di parlarne ad amici e familiari. Qualcuno sta iniziando a vedere il potenziale di tutto ciò, ma invece di iscriversi e iniziare a minare tramite il Proof of Brain, hanno preferito darmi qualche Euro per comprare Steem Power da depositare nel mio account, come un biglietto della lotteria.

Io: - Ti sto offrendo la possibilità di essere la tua propria banca e mi chiedi di farti da intermediario e utilizzare lo Steem Power in mio beneficio?
Il mio amico: - Sí, io non ci capisco niente e non ho voglia di imparare.

Per le masse adattarsi al cambio richiederà tempi più lunghi.
Ce n'è ancora di strada da fare ma come te sono molto ottimista.
!BEER

Il "tallone d'Achille" della BC Steem è la centralizzazione dello SP in poche mani: questo, a mio modesto avviso, è l'aspetto più pericoloso.

Come si potrebbe ovviare a questo inconveniente?

(io un'idea già ce l'avrei)

Davvero interessante e geniale l'idea della resource pooling, finalmente inizierà ad avere un senso possedere tutti quei resorce credit inutilizzati.
Mi ricordo all'inizio appena entrato avevo 15 sp delegati e non potevo permettermi di commentare sotto i post, era una lotta continua con questi rc. Mi segnavo su un foglio quanti ne avevo, quanti ne consumavo per un post, commento o un voto. Poi invece piano piano questo problema non l'ho avuto più, e ora come ora ho sempre la barra piena al 100%.
Per quanto riguarda il tuo pensiero sono al 1000% e più daccordo con te, e non vedo l'ora che questo meteorite devasti ogni cosa creata da quei criminali legalizzati.
Purtroppo vedo che la gente nei commenti non sia così convinta, o per lo meno spero che non abbiano ancora capito le vere potenzialità che ha la blockchain.
Ragazzi i cambiamenti non avvengono da oggi a domani, è logico che non sarà un percorso facile, quello che vi voglio dire è che il vostro umore negativo di certo non favorirà mai questa rivoluzione.
Se volete che le cose cambino, iniziate dai vostri pensieri.
Ciao

RC pooling fa parte del processo per portare STEEM allo stato di utility token.

Oltre a considerarlo un altro eventuale modo per far lavorare la SP, sarà pure ciò che risolve il problema onboarding definitivamente.

Blockchain è una tecnologia estremamente difficile se non impossibile da controllare per entità singole.

Vale per tutti i meccanismi di consenso.

E più la rete crescerà e si espanderà e più diverrà difficile da controllare. L'unica soluzione per loro sarebbe eliminare internet.
Hanno commesso un grave errore a creare tutto questo intreccio di cavi sotterranei e sottomarini che avvolgono la Terra. Ormai è troppo tardi!!

La vedo dura, la rivoluzione viene dal basso e non dall'alto, ci vuole presa di coscienza da parte delle masse e informazione. Le cryptovalute sono sicuramente uno strumento rivoluzionario che vanno ad intaccare posizioni di potere, ma bisogna anche tenere conto che sono utilizzate anche per creare nuove posizioni di potere in ambiti illeciti, quindi mi chiedo, la mancanza totale di controllo è un qualcosa di auspicabile? Per quel che mi riguarda, lo smantellamento di molte posizioni di intermediazione è auspicabile.

Credo che col tempo si porterà blockchain alle masse senza dover necessariamente informarli, penso a internet e come col tempo la tecnologia si è evoluta al punto di fornire anche ai più repellenti alla tecnologia un sistema semplice e comodo di utilizzo, l’establishment chiaramente non vuole tutto questo ma milioni di developer ogni giorno spingono per un sistema che fondamentalmente non è possibile attaccare, pur avendo risorse finanziarie infinite, credo o ci si adatterà per tempo o si subirà, come successo con i negozi retail nella battaglia contro Amazon o come Blockbuster rimpiazzato da Netflix, per semplice mancanza di adattamento.

È la natura umana il vero difetto, blockchain riesce a smussarne però molti aspetti, la perfezione non sarà mai possibile in alcun sistema dove l’umano e la sua natura egoista è coinvolto, tuttavia un bel passo in avanti si sta facendo, senza dubbio.

E' la chiave di lettura che tutti noi ci auguriamo diventi realtà?
Lo diverrà?
Se si fra quanto tempo?
Avremo la fortuna di essere tra quelli che potranno dire "te lo avevo detto"?
La sensazione è che per quanto tutto questo mondo stia diventando accessibile a tutti, siano davvero pochi quelli che ne capiscano le potenzialità e che siano pronti ad investire, guadagnare, aiutare, comprendere appieno.
Steemit è il classico esempio di come gira e rigira, ta tanti esempi virtuosi, alla fine i veri affari li fanno le balene e dunque gli investitori, ovvero quelli con la grana o con la giusta visione delle cose.
Per una rivoluzione dal basso questo non basta.
Almeno per ora.

Condivido in parte il tuo pensiero, purtroppo in ogni investimento, chi arriva prima ha si un rischio maggiore ma per contro anche un guadagno maggiore, è inevitabile.

Le balene sono un buon segno, significa che il token effettivamente le persone lo vogliono tenere per avere un ritorno.

Steem inoltre, hf21 o meno, rimane l’unica moneta relativamente facile ed accessibile a chiunque, forse è difficile ormai diventare delfini da zero solo postando contenuti, ma ancora possibile, con Bitcoin invece ad esempio, l’accesso al mining per le persone normali è ben fuori portata.

La blockchain per questi "signori" è un po' come la cryptonite per Superman, qualcosa da tenere a distanza perché nociva, anzi, da ostacolare perché altamente lesiva e letale per il loro sistema basato sulle loro regole, sulle loro tasse e sui loro divieti, finché tutto rimarrà sotto la loro sfera d'influenza non avranno problemi, ma se veramente le criptovalute dovessero esplodere e diventare fenomeno di adozione mondiale il loro regno vacillerebbe di brutto e le fondamenta dei loro castelli di carta potrebbe miseramente crollare, con esiti disastrosi per le loro finanze.

Ottenere questa indipendenza sarà un passaggio tutt'altro che semplice, perché perdere il controllo sui nostri portafogli è l'ultima cosa che i parassiti istituzionalizzati finanziari vogliono, la lotta per l'indipendenza è iniziata, vedremo alla fine chi vincerà, ma dobbiamo tentare, la prospettiva in caso di vittoria sarebbe davvero sconvolgente, in alto i boccali con questa !BEER
!trdo

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Ottimo post che da spunti di riflessione da intasare la rete caro @fedesox, ma voglio rispondere qua sotto il commento di @mad-runner perché concordo con ciò che dice nella seconda parte.

Ottenere questa indipendenza sarà un passaggio tutt'altro che semplice, perché perdere il controllo sui nostri portafogli è l'ultima cosa che i parassiti istituzionalizzati finanziari vogliono

Qui è il punto! Ci stanno provando, stanno studiando la tecnologia, come bypassare la tecnologia e in fin dei conti lo hai detto anche te

L’obiettivo è portare blockchain alle masse senza necessariamente far intendere che vi sia una blockchain dietro il funzionamento delle Dapps...

Ho paura che il vero potere di questi signori sta nell'ignoranza delle persone. Venderanno la blockchain sotto falso nome... Pensaci bene.
Personalmente mi sento fortunato ad essere fra quelli che hanno dovuto studiare questa tecnologia, sia per passione personale sia per capire esattamente come funziona, le sue regole, ma anche i limiti e le opportunità che può offrire.
La blockchain sarà il futuro?
si anzi per noi è un presente
Avremo l'opportunità di far a meno degli intermediari?
si, purché si abbia voglia di imparare
e i signori della finanza?
eh... Quelli mi sa che resteranno

Un saluto, nicola

Sono in ogni caso curioso di vedere come andrà a finire nei prossimi anni, se dovessero prenderla in quel posto come sarei contento!!!

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Senza dubbio nulla sparirà così facilmente dopo anni di controllo, barriere, burocrazia e parassitismo.

Ma anche se dovessero creare qualcosa da poter rivendere alle masse come blockchain, rimane il fatto che per avere il controllo sul network, la struttura deve rimanere centralizzata.

Ciò riporta al nocciolo della questione, internet non è sicuro, aziende multimiliardarie non riescono a mantenere sicuri i dati degli utenti e peggiorerà ancor di più nel tempo con l’avanzare della tecnologia.

Libra è il primo esperimento di ciò che accenni e non si sa ancora se vedrà effettivamente la luce in quanto diretto concorrente del dollaro ma...centralizzato e già attaccato da molti stati, Francia tra i primi a opporsi in Europa.

Le blockchain pubbliche sono differenti, alla lunga saranno questi i network di fiducia su cui costruire.

Blockchain è una bella bestia, c’è poco che la finanza tradizionale può fare per fermare questo software, dopo secoli si manipolazioni, truffe e inganni, ora la tecnologia per fuggire c’è, dobbiamo aspettare solo che continui ad espandersi come una macchia d’olio.

Congratulations @mad-runner, you are successfuly trended the post that shared by @fedesox!
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Che dire Fede, come sempre apprezzo il tuo ottimismo e spero che tu abbia ragione, anche se come hanno già detto altri temo che non sarà così semplice, prima di tutto perché chi sta in alto adesso non ha nessuna intenzione di mollare, e secondo poi perché ancora siamo in pochissimi ad avere una mezza idea di come funzioni l'universo Crypto. Proprio l'altro giorno ne parlavo con gente anche piuttosto sveglia, giovane, che lavora nell'informatica...non avevano idea di cosa si parlasse.

Neanche a volerlo far apposta @taskmaster4450 parla proprio di questo nel suo ultimo video con un pensiero molto allineato al mio, il problema di fondo sta nella distribuzione centralizzata che rimarrà tale se vogliono mantenere il controllo, ciò significa che si discosta ben poco dal sistema odierno.

Un eventuale cryptoeuro non cambia la sostanza di ciò che blockchain invece rappresenta.

Ciao, nonostante io sia un fervido sostenitore ferie cryptovalute sono meno fiducioso del processo che hai descritto.
Purtroppo in qualche modo e soprattutto nel settore economico finanziario, penso che la regolamentazione sarà una tappa forzata.
JPM ha creato la sua crypto, si vocifera che la Cina stia facendo lo stesso e i primi ETF su BTC sono ormai sul mercato.
Sono d'accordo con te che si stanno aprendo nuove e esaltanti frontiere che non possiamo nemmeno immaginare dove ci porteranno (almeno per quanto riguarda Steem, come ti ho già detto io comprendo meno di te) ma sulla regolamentazione penso che sia inevitabile è solo questione di tempo...

Non credo sia così semplice come si pensi, se la crittografia è tale da non poter mettere le mani fra un utente e l’altro o sui fondi personali in alcun modo, c’è davvero poco da poter regolamentare, anche un eventuale ban completo otterrebbe solo l’effetto contrario.

Che poi Libra o JPMcoin saranno delle realtà non lo metto in dubbio, ma nascono già come moneta centralizzata digitale, con le blockchain pubbliche non hanno niente a che vedere.

Ciao Fede, partendo dalla premessa che concordo al 100% con tutto quello che dici, la domanda che mi pongo ogni giorno e forse anche più volte al giorno è quale saranno le cotromisure che prenderanno i cosiddetti "dinosauri della finanza".
Pensare che si arrendano senza provare in tutti i modi a contrastare la cosa è impensabile.. a conti fatti lo stanno già facendo con manovre atte a creare disinformazione sull'argomento, oltre a creare degli spauracchi normativi che a tutti gli effetti non sono realmente attuabili.
Non credo che la strada verso l'indipendenza (la nostra) sarà così agevole..

No di certo, sarà una dura battaglia, ma è una battaglia che si può vincere. L’obiettivo è portare blockchain alle masse senza necessariamente far intendere che vi sia una blockchain dietro il funzionamento delle Dapps, Steem lo sta facendo in maniera encomiabile con Steem Engine e presto SMT portando utenti normali in questo universo.

Non ho idea di cosa abbiano in mente per contrastare questa tecnologia, è un fenomeno digitale globale ed estremamente contorto e radicato.

La tecnologia peer to peer ha sempre sconfitto i governi e credo che anche su questo lato monetario e imprenditoriale continuerà a farlo.

La tecnologia peer to peer ha sempre sconfitto i governi

Verissimo!

e credo che anche su questo lato monetario e imprenditoriale continuerà a farlo.

Ecco, coi soldi di mezzo sarà più difficile, ma sicuramente possibile!

Quando sei dentro il cambiamento non riesci a percepirlo se non hai una mente aperta, quindi molti pensano ancora che il denaro che hanno in banca ci sia veramente, e che non sia qualcosa di cripto.
La differenza sta, come dicevi tu, nella mancanza di parassiti intermediari che lucrano sul lavoro altrui.
Anche se, quando i soldi veri saranno di qua... qualcuno troverà il modo per incanalare risorse a discapito di qualcun'altro, è purtroppo la natura umana. Soprattutto chi adesso detiene il potere, farà di tutto per non perderlo, ostacolando i più deboli con leggi, leggine e strategie che purtroppo, nei secoli hanno sempre funzionato.
Il sogno c'è, il mezzo c'è...
Speriamo stavolta di essere più forti noi!

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La cosa migliore è che se vuoi tentare di ottenere risorse, inevitabilmente valorizzi pure tutti gli altri utenti.

Hai detto bene, oggi il mezzo e la tecnologia per cambiare c’è, non c’è dubbio che tenteranno in tutti i modi di replicare il network ma alla lunga, la decentralizzazione vincerà, non solo sul lato finanziario ma anche su quello cyber security, blockchain è estremamente difficile da hackerare, mentre i normali server centralizzati perdono dati di continuo.

@fedesox, Nowadays Rent of houses 🏘 is rising rapidly and many people failing to afford homes and some are stuck in the Dept Trap and working hard to pay loan payment.

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