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Grecia la truffa legalizzata

L’euro è una moneta unica comune a 19 Stati, che la adottano come valuta ufficiale.

Il problema è che si creano all’interno della stessa Eurozona, a causa di diversi livelli di competitività fra le varie economie, degli squilibri economici, per cui nel tempo, le economie più forti distruggano quelle più deboli che di conseguenza si ritrovano ad aumentare in maniera esponenziale il loro debito pubblico.

Ogni Stato, nonostante si abbia una moneta comune, ha quindi i suoi titoli del debito pubblico con differenti tassi di interesse, che sono diversi fra loro e dipendono dal rischio connesso alla solvibilità di ciascun Paese.

Per fare un esempio pratico in Germania, la cui economia è indubbiamente più forte di quella degli altri stati europei, il costo del denaro è bassissimo, anzi addirittura interesse negativo, quindi le banche tedesche raccolgono denaro dai risparmiatori tedeschi e con quei soldi comprano i titoli di stato della Grecia che paga in alcuni casi anche il 15% di tasso di interesse,in quanto ritenuto un paese a rischio.

Le banche tedesche quindi guadagnano una montagna di soldi, speculando su un paese povero come la Grecia, per cui enormi risorse si trasferiscono dal cittadino greco che paga le tasse, verso un paese ricco come la Germania attraverso la differenza dei tassi di interesse.

Siamo in presenza dunque di un meccanismo subdolo per cui un paese povero si impoverisce sempre di più, mentre un paese ricco si avvantaggia in maniera esponenziale.

Quando il paese povera non è più in grado di pagare i debiti, causati da un tasso di interesse elevato, arrivano gli aiuti europei, in “aiuto” del paese in difficoltà come è successo con la Grecia.

Noi abbiamo dato allo stato ellenico 250 miliardi di euro ma non per le pensioni dei Greci, ma per pagare gli interessi alle banche tedesche e francesi, cioè quelle banche che hanno acquistato grandi quantità dei titoli di stato greci.

Ben 220 miliardi di euro, sui 250 miliardi di aiuti, sono andati direttamente alle banche, quindi in realtà quando ci dicono che paghiamo le pensioni o i vizi dei Greci, tramite gli aiuti europei, non è vero, stiamo solo facendo gli interessi degli stati più forti dell’Eurozona, facendo in modo di salvare il loro sistema bancario che rischierebbe di andare in bancarotta se la Grecia fallisse.

Tutto questo diventa insostenibile ne lungo periodo e un cambio di rotta si renderà necessario al più presto, per evitare altri drammi come quelli vissuti dalla Grecia.

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