Dieci anni di tenerezza

Forse può sembrare un po' esagerato, ma oggi è un giorno importante nella mia famiglia: esattamente 10 anni fa nasceva una piccola palla di pelo che con la sua tenerezza, fedeltà e simpatia ha conquistato tutti noi: il nostro cagnolino, Rocky.

Primo piano di Rocky

Rocky è uno shih tzu di razza pura, comprato su capriccio di mia madre in negozio e pagato anche non poco. Vabbè, vero che ci sono tanti cani abbandonati, nei canili, che aspettano solo un padrone che gli dia affetto, ma in questo caso la scelta è stata assolutamente personale; benché ne avessimo parlato in casa e, su 4 persone, 3 fossero contrarie, un giorno rientro a casa dall'università e mi trovo questo cosetto tra i piedi.

Tutto nasce dal fatto che non avevo nessuna voglia di stare dietro a un cucciolo, bisogni ovunque, necessità di uscire a qualunque ora del giorno e forse anche della notte, io ero mr. pigrizia in persona e sapevo che la gestione sarebbe toccata in primis a mio padre e poi a me e mio fratello. Ma visto che la frittata era fatta, ci è toccato conviverci. I primi tempi neanche ci si decideva a dargli un nome ed io semplicemente odiavo le proposte di mia madre: Pissi, Fuffi, Sossi ed altra roba simile... Finché intervenni e dissi che se avessimo dovuto tenere sto cane in casa, avrebbe almeno dovuto avere un nome incazzato, non ste cose da femminuccia. Decisi io il nome, nonostante al tempo fosse il cane di tutti, tranne che il mio.

Rocky sul pianerottolo di casa

In realtà ricordo quei primi mesi come se fosse ancora oggi, non mi piaceva avere questo cuccioletto intorno che, per quanto tenerissimo, era motivo di tensioni e malumore in casa ed io avevo raggiunto un "accordo di non belligeranza" per non occuparmene. Sfortunatamente, dopo alcuni mesi in cui era davvero piccolo e silenzioso e con uno stratagemma mia madre riusciva a portarlo in ufficio, arrivò il periodo tra maggio e giugno 2008 e, con mio fratello ancora impegnato con la scuola ed i miei a lavoro, mi ritrovavo tutte le mattine Rocky ai piedi del letto ad aspettare che io mi alzassi. In quel periodo odiavo la vita, poiché stavo preparando l'esame di diritto commerciale e cercavo solo scuse per distrarmi appena possibile. Non trovai niente di più facile che "portare fuori il cane", così iniziammo a socializzare.

Rocky a passeggio, totalmente indipendente ed ubbidiente

Beh, alla fine si rivelò così tenero, ubbidiente e coccoloso, che pian piano mi conquistò. Riuscii anche ad adattare le sue abitudini mattutine alle mie: inizialmente veniva ad appoggiarsi sul mio letto verso le 8 di mattina, ma col tempo capì che prima delle 10 non era cosa. Per non saper leggere l'orologio, tutti i giorni veniva esattamente alla stessa ora, alle 10:10, a chiamarmi. Io mi alzavo e si andava a passeggio.

Iniziammo anche a fare sport insieme: per essere piccolino, era un ottimo corridore e non perdevamo occasione per farci una corsetta nel garage di casa. Inoltre, era ed è ancora attualmente (anche se sulla via del tramonto) un ottimo calciatore, o al limite un "canatore":

Oltre all'aspetto calcistico, è in generale un giocherellone: gli piace fare la lotta e, se per caso ci ferisse tentando di mordere (per gioco), viene subito a sincerarsi delle nostre condizioni leccando il punto ferito e guardandoci con gli occhioni pieni di sensi di colpa. Gli piace anche rubare gli stracci per casa e farli a pezzi o giocarci, oltre che nascondersi sotto i letti, le sedie ed ogni pertugio disponibile.

Rocky in versione fantasma

Rocky nel mio armadio (foto di pessima qualità)

Altra cosa sorprendente è che ama tantissimo viaggiare: quando sa che stiamo per andare da qualche parte, non vede l'ora di salire in macchina, prendere il suo posto sul sedile posteriore ed ogni tanto alzarsi ad osservare fuori dal finestrino. Le tratte più lunghe di qualche ora lo stancano un po', per cui diventa irrequieto ed inizia a buttarsi addosso a chi gli sta accanto od a saltare sul sedile anteriore, ma basta fare un piccolo break ogni 2-3 ore ed è tutto apposto.

Rocky sul sedile posteriore della mia punto, prima seduto e poi affacciato ad ammirare la neve

Beh, credo di avervi raccontato un po' tutto di lui, dopo 10 anni ancora ci sorprendiamo di quanto sia ubbidiente, buono ed affettuoso. Non sono informato sulla durata media della vita di questa razza e neanche lo voglio sapere, anche perché non avrebbe senso: per noi è come uno della famiglia, riceve tutte le dovute attenzioni e partecipa ad ogni momento importante delle nostre vite, positivo o negativo che sia. Purtroppo negli ultimi anni non sono riuscito a godermelo più come prima a causa della lontananza, ma la sua reazione quando sente la mia voce su skype o quando mi vede arrivare all'aeroporto sono una gioia immensa per me. Prima di lui non ho mai avuto un cane in casa e non immaginavo minimamente che un essere così piccolo potesse essere capace di tanto affetto e di offrire compagnia, divertimento e tanti momenti indimenticabili insieme.

Auguri cucciolino mio!

Le immagini ed i video di questo articolo sono tutte di mia proprietà e pubblicate con l'autorizzazione abbaiata di Rocky