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RE: I Soldi Non Fanno La Felicità, Ma Le Tasse Si! #CONTEST

in #ita6 years ago

Ciao, prima cosa complimenti per il post e per il tempo che ci hai messo, su molti punti sono d'accordo con te su altri un po' meno (ciò non inciderà sulla valutazione della qualità del post) e visto mi piace dibattere ti risponderò sui punti che non sono d'accordo (alcuni come IVA, investimenti sul terziario etc etc sono MOLTO d'accordo)

  1. Esiste già per i lavoratori dipendenti una no tax area dove non è applicata nessuna aliquota IRPEF
  2. Il canone RAI, non lo paghiamo per vedere i programmi della RAI di punta, tipo i vari "Che tempo che fa", "Festival di Sanremo" etc etc, questi si autofinanziano con la pubblicità, compensi compresi, il canone lo paghiamo per i canali di nicchia, i vari Rai 4, Rai 5, Rai Storia che fanno documentari e programmi molto interessanti, o magari Radio Rai, che fa delle rubriche niente male
  3. Accise sulla benzina, si sono odiose, sono rimaste, dico io, gli potrebbero almeno cambiare nome per come sono adesso sono una presa in giro... però ci si può fare il giusto
  4. Il reddito di cittadinanza a tempo (due anni) assomiglia alla "disoccupazione" attualmente in vigore
  5. Il lavorare meno e lavorare tutti (ai soliti stipendi) è stato il programma della sinistra più radicale per anni, purtroppo per farlo servirebbe una riduzione del costo del lavoro non indifferente.
  6. gli 80 euro a mio modo di vedere non sono una mancetta, ma una detassazione dell'IRPEF, la più grande mai avvenuta nella storia repubblicana italiana, non ha rilanciato i consumi è vero, il tempismo con cui è stata fatta l'ha fatta passare da mancia elettorale, ma ciò non toglie che è stata la più grande detassazione sul lavoro dipendente mai fatta in italia
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Grazie @deusjudo, davvero grazie per aver letto tutto e da quel che vedo assimilato i concetti. Sono ancora più soddisfatto di vedere un dibattito, soprattutto sulle cose che non ti sono piaciute molto nei miei contenuti: questa è la vera democrazia!
Provo a controrisponderti punto per punto:
1.Vero, verissimo ma sarebbe bello avere uno scaglione dove chiaramente i più poveri vengono sempre esentati dalle tasse.

  1. Hai ragione anche su questo ma io oggi vedo una rai che non è sempre al passo coi tempi e che ha sempre più un lato commerciale molto spinto. "Costringermi" a pagare 100 euro all'anno per qualcosa che non vedo, non mi piace e che non mi appartiene non lo trovo giusto. Troverei giusto questa tassa se la trovassi un bene, un servizio pubblico ma ahimè non vedo più in mamma Rai questa funzione, non la riconosco più come aggregante sociale e culturale. Più che un'abolizione opterei per una revisione, diminuzione o magari sul lasciare i versamenti a delle donazioni, un 5 x mille ad hoc non so. So solo che ad oggi la trovo una tassa iniqua. Il mio era comunque solo un esempio di tassa "famosa" che non condivido.
    3.Sulle accise non sono daccordo con te per il semplice fatto che all'interno delle accise c'è di tutto, dal finanziamento per la guerra in etiopia (?) a quello per la crisi di Suez, fino ai vari terremoti e alluvioni degli ultimi 50 anni. Sommando le varie cifre abbiamo 50 centesimi al litro di aggravio. Lo trovo inaccettabile. Dovremmo ritornare ad avere la decenza almeno di chiamare le cose con il proprio nome, per quel che sono.
  2. Ci assomiglia ma ha una ratio e un presupposto diverso. La disoccupazione puoi percepirla se disoccupato causa licenziamento. Il reddito lo può percepire chiunque sia disoccupato o inoccupato. La fetta sarebbe più grande e i benefici enormi, soprattutto in termini di serenità della persona che sta cercando ansiosamente lavoro. Ognuno grazie a questa piccola manovra potrebbe mirare ad un lavoro che piace e dignitoso e non prendere il primo laovro che capita, magari sottopagato, magari acontestuale alle sue competenze pur di portare a casa qualche soldino per pagare l'affitto.
  3. Questo punto senza una degna rieleborazione e rivoluzione culturale non è applicabile. Non è comunismo, non è socialismo ma è un riuscire a redistribuire la ricchezza senza dimenticarci della meritocrazia. Le coperture se vuoi le trovi, lo vedo a livello aziendale nel mio piccolo. I rami secchi da tagliare li trovi, ma per tagliare devi volerlo, devi voler rinunciare a qualche privilegio o tradizione.
  4. Una delle manovre più becere e dannose sono stati gli 80 euro e lo dico da persona che ha praticamente sempre usufruito del bonus. Non ha migliorato la mia situazione, non mi ha aiutato a migliorare la qualità della mia vita, non ha aiutato a migliorare le mie prospettive lavorative. Non la condivido in nulla e credo che sia stata solo una manovra elettorale che ha portato un 41% che è stato il più evidente fumo negli occhi degli ultimi anni.

Grazie ancora del tuo intervento, il dibattito è stimolante!

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