Da Vinci Times #11.2
Placenta and schizophrenia
According to a recent research published in Nature, the insurgency of complications related to the placenta in the gestation period could predispose the fetuses to develop schizophrenia.
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It has long been believed that disorders such as schizophrenia, dyslexia, Tourette's syndrome, are more pronounced in subjects who have been subjected to states of suffering and stress of different kinds during prenatal development,. The hypothesis, therefore, foresaw that problems in the neurological development of the fetus were directly linked to pathologies of this type. This new research seems now to show that, especially in subjects already genetically predisposed to these diseases, states of fetal distress could have more bad effects, further complicating the clinical picture.
The problem of the Great Barrier Reef
The Great Barrier Reef of Australia was about to disappear five times in the last 30,000 years. The reasons is the raising and lowering of the sea level, due to the long periods of glaciation of the Earth.
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This is what emerges from a new study, which highlights how the corals in the past failed to adapt quickly enough to the changes in the environment in which they lived. In particular, the lowering of the seas has exposed them too quickly to the air, while in the process of the sea raising were deposited large amounts of debris on corals, which have almost completely disappeared. Today the rise in global temperatures has already caused the death of much of the Australian coral reef, and the future could be dramatic. This is why it is fundamental to understand how corals have responded to climate change in the past.
How to find fossils on Mars
New research suggests that the fossils of the hypothetical life forms that appeared on Mars billions of years ago could be more easily found in the clay rocks rich in iron and silica.
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Four billion years ago, Mars was rich in liquid water, and probably had a suitable climate to sustain bacterial life. The rocks that were formed at that time are still well preserved in some sites of the Red Planet, because on Mars there is no geological activity for a long time. This new research will help the next robotic missions on the surface of Mars, starting with the European ExoMars mission, which will start in 2020.
Post of the day
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@dysfunctional invites us to continue with him the discussion about one of the new and more interesting Google project, Google Duplex, a very innovative idea for the creation of an artificial intelligence system that will be able to carry out a part of our daily activities, like fixing appointments, in almost total autonomy.
Immagine CC0 Creative Commons, si ringrazia @mrazura per il logo ITASTEM.
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Placenta e schizofrenia
Secondo una recente ricerca pubblicate su Nature, i feti geneticamente predisposti alla schizofrenia manifestano maggiori probabilità di svilupparla se, durante la gestazione, si presentano complicanze, in particolar modo se collegate alla placenta.
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Da tempo si crede che disturbi come la schizofrenia, la dislessia, la Sindrome di Tourette, si manifestino con incidenza maggiore in soggetti che, durante lo sviluppo prenatale, siano stati sottoposti a stati di sofferenza e stress di diverso tipo. L’ipotesi, quindi, prevedeva che problemi nello sviluppo neurologico del feto fossero direttamente collegati a patologie di questo tipo. Questa nuova ricerca sembra ora dimostrare che, soprattutto nei soggetti già geneticamente predisposti a queste malattie, stati di sofferenza fetale possono incidere negativamente, complicando ulteriormente il quadro clinico.
Il problema della Barriera Corallina
La Grande Barriera Corallina dell’Australia ha rischiato di scomparire cinque volte negli ultimi 30’000 anni. I motivi sono da ricercare nell’innalzamento e nell’abbassamento del livello del mare, dovuto ai lunghi periodi di glaciazione della Terra.
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È quanto emerge da un nuovo studio, nel quale viene evidenziato come i coralli in passato non sono riusciti ad adattarsi abbastanza velocemente ai cambiamenti dell’ambiente nel quale vivevano. In particolare, l’abbassamento dei mari li ha esposti troppo velocemente all’aria, mentre nel processo di innalzamento sono stati depositati grandi quantità di detriti sui coralli, che sono quasi del tutto scomparsi. Oggi l’aumento delle temperature globali ha già causato la morte di buona parte della barriera corallina australiana, e il futuro potrebbe essere drammatico. Per questo è fondamentale capire come i coralli hanno risposto in passato ai cambiamenti climatici.
Dove cercare i fossili su Marte
Una nuova ricerca suggerisce che i fossili delle ipotetiche forme di vita apparse su Marte miliardi di anni fa potrebbero trovarsi più facilmente all’interno delle rocce argillose ricche di ferro e silice.
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Quattro miliardi di anni fa Marte era ricco di acqua allo stato liquido, e probabilmente possedeva un clima adatto a sostenere la vita batterica. Le rocce che si sono formate a quell’epoca sono ancora ben conservate in alcuni siti del Pianeta Rosso, perchè su Marte non c’è più attività geologica da tantissimo tempo. Questa nuova ricerca sarà di aiuto per le prossime missioni robotiche sulla superficie di Marte, a cominciare dalla missione europea ExoMars, che partirà nel 2020.
Post del giorno
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@dysfunctional ci invita a proseguire insieme a lui la discussione circa uno dei nuovi progetti di Google, ossia Google Duplex, un’idea decisamente innovativa per la creazione di un sistema di intelligenza artificiale che sarà in grado di svolgere una parte delle nostre attività quotidiane, come fissare appuntamenti, in quasi totale autonomia.
Immagine CC0 Creative Commons, si ringrazia @mrazura per il logo ITASTEM.
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