Robottella nel Paese dei Balocchi

Geppa era una scultrice che creava le sue opere usando rottami e parti metalliche. Non era famosa come altre colleghe, ma riusciva sempre a vendere qualcosa per vivere degnamente e pagare le bollette.
Ogni mattina faceva una visita alla discarica per recuperare gli oggetti più disparati per le sue opere e fu per puro caso che vide una bella sfera metallica liscia e lucente. Non si capiva da dove fosse arrivata, ma era bella e perfetta per le sue sculture e la prese per portarla a casa.

Aveva tutti i suoi rottami in un angolo quando sentì alle sue spalle Ciao ed iniziò a guardarsi intorno Ciao sono qua dietro continuò la voce Dentro la sfera lucente e Geppa svenne.

Quando riprese i sensi era molto confusa, credeva di aver sognato, ma la sfera sembrava guardarla… Ciao, mi puoi aiutare ad uscire da questo buio in cui mi trovo? Ormai non aveva dubbi non aveva sognato!
Messa la sfera sul banco di lavoro cercò tra i materiali immagazzinati le cose più belle e adatte ed iniziò a lavorare.
Con dei cristalli celesti fece gli occhi, con lunghi fili di rame i capelli. E con altri pezzi di metallo lucente il naso, la bocca e le orecchie.

Adesso va meglio?
Si grazie adesso non è più buio e sono meno spaventata. Te chi sei?
Io sono Geppa e di mestiere lavoro i metalli. Per questo ti ho portata a casa con me invece di lasciarti alla discarica. E tu?
Non lo so da dove vengo e come mi chiamo, so solo che appena mi hai portato qua ho avuto paura del buio ed ho cercato di contattarti. Mica riesci anche a farmi muovere?
Senza dire una parola Geppa si mise al lavoro e creò corpo, gambe e braccia alla testa appena fatta.
Riesci a muoverti?
Si, grazie. Adesso mi mancano solo dei vestiti ed un nome…
Nel mio armadio ci sono alcuni vestiti, eventualmente andremo a comprarli e per il nome… che ne dici di Robottella?
Robottella… Tella! Mi piace!

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Iniziò la nuova vita delle due donne insieme. Geppa era più sorella maggiore che madre e Tella si stava integrando bene con quella nuova vita. Aveva imparato a leggere e scrivere e fare di conto ed era pronta ad andare in prima superiore vista l'età che dimostrava.
Geppa, lo sai che c'è una scuola che ti insegna a disegnare e a cucire i vestiti? Mi piacerebbe un sacco andarci… Così potrei farmi i vestiti da sola invece di usare i tuoi.
Va bene Tella, va ad informarti su come fare per iniziare i corsi, che libri servono e tutto il resto. Ormai sei in grado di muoverti tranquillamente da sola per la città. Nel solito cassetto ci sono i soldi per i libri, prendili pure senza problemi.

Tella prese i soldi e si incamminò per le commissioni che le erano rimaste da fare. Uscita dalla scuola con la lista dei libri in mano ragionava ad alta voce per capire se i soldi che aveva erano sufficienti o doveva in qualche modo cercare qualcosa di seconda mano. Mentre stava facendo i suoi conti le si avvicinò una vecchia signora, aveva un'aria strana... indossava un collo di pelliccia di volpe ed aveva un enorme gatto in mano.
Cara, ti ho udito ragionare su come trovare qualche soldino in più... Sono la donna che cercavi e ti posso aiutare ad aumentare il tuo denaro con voce flebile e mielosa si rivolse a Tella cercando di avvicinarsi a lei Seguimi, qui dietro c'è il famoso Campo dei Miracoli. Chiunque semini lì denaro vedrà nascere un albero pieno di banconote. Dai i tuoi soldi a me e vedrai che in una decina di giorni avrai il tuo albero e tese decisa la mano ossuta verso la giovane mentre il gatto fissò Tella coi suoi grandi occhi gialli.
Oh nonna, ma per chi m'hai preso? Un so mica così grulla io! Lo sanno tutti che i soldi non crescono sull'alberi! Va da qualche altro sciabordito a provare sta truffa. E soprattutto... togliti sta pelliccia che con questo caldo non ti si pole vedè!

Tella contava i giorni che mancavano all'inizio della scuola e quando Geppa lavorava o era fuori, passava molto tempo a parlare col suo grillo parlante. Gli raccontava tutto e lui le dava consigli su come affrontare la nuova scuola e l'aiutava a superare le notti insonni che sempre più spesso si verificavano.
Il primo giorno di scuola era emozionata, fortunatamente il suo aspetto diverso non destò paura, ma molte attenzioni da parte dei ragazzi più grandi. Uno di questi ragazzi le si avvicinò, era davvero bello... alto, biondo, occhi chiarissimi ed un sorriso meraviglioso.
Ciao, devi essere quella nuova di cui tutti parlano. Io sono Lucignolo, piacere di conoscerti.
Ciaciao io sono Tella, piapiacere mio
Tella, bel nome, dopo la scuola incontriamoci, sono sicuro che apprezzerai il Paese dei Balocchi.

Lui le sorrise e riprese il suo cammino. Tella era emozionata e non si reggeva in piedi dall'emozione. Corse in bagno e tirò fuori il suo amico grillo parlante dallo zaino
Hai sentito? Sono emozionatissima, non vedo l'ora.
Non ti fidare, non lo conosci... Non andare
Ma è così bello... il più bel fico del bigoncio!
Tella è rischioso, non andare!
Basta, ho deciso che vado se non vuoi venire rimani qua E mollò il grillo sul lavandino incurandosi della sua sorte.
Durante le lezioni non riusciva a stare attenta e pensava solo a quel bel giovane e quando la campanella dell'ultima ora si fece sentire, il suo cuore iniziò a battere a mille e felice andò al luogo dell'appuntamento.
Lucignolo era già lì e stava fumando e l'accolse con un sorriso. La prese per mano e la portò in una vicina discoteca che si chiamava "Paese dei Balocchi". Lì tutti potevano bere e fumare liberamente. Ballavano con indosso il minimo consentito di stoffa e le ragazze erano truccatissime. La pelle metallica di Tella riluceva in un modo davvero sensuale e Lucifero dopo averla baciata la portò in pista a ballare.

Il tempo passava e Tella si divertiva un sacco, beveva, fumava, ballava e ogni tanto Lucifero la portava dietro a delle tende per stare soli. Andavano avanti senza sosta finchè crollarono insieme sul divanetto dietro la tenda. Nessuno sa quanto dormirono, ma fatto sta che appena svegli trovarono una bella sorpresa... La discoteca era scomparsa, si trovavano in una gabbia. Specchiandosi nella ciotola dell'acqua notarono che il loro volto era trasformato... avevano lunghe orecchie e muso da asino.
AIUTO! Qualcuno ci aiuti!
Una nuvola di fumo ed apparve una specie di Malgioglio tutto vestito di azzurro e con una bacchetta magica in mano.
Sono la fatina turchina e siccome fino ad ora sei stata una robottina brava, sono venuta ad aiutarti e ad offrirti una possibilità.
Scusa, ma.... come fatina? Sei un uomo....
Io sono donna dentro quindi non discutere o ci ripenso e me ne vò! Allora dicevo... Robottella, siccome sei stata virtuosa in questa tua vita ho deciso di aiutarti e premiarti. Ti toglierò da questo pasticcio e ti trasformerò in donna in carne ed ossa e così potrai fare tonnellate di abiti per tutte le Drag Queen del mondo. Accetti la proposta?
Accetto!!

Tella fu trasportata a casa immediatamente. Geppa, Geppa urlava per la casa.
Tella finalmente, eri scomparsa da giorni che paura, ma... ma... e Geppa svenne.
Geppa forza, sono io, svegliati
Ma tu... tu...
Si, una certa Malgioglio fata turchina mi ha trasformato a patto che diventi stilista per Drag Queen. Ed io ho accettato, mi aiuterai?
Certo piccola mia e le due donne si abbracciarono felici.

Con questo post partecipo al Neverendingcontest di @spi-storychain.
Ho rivisto e ridotto il più possibile la celebre storia di Pinocchio di Collodi cercando di ambientarla ai tempi attuali. Mancano molte cose, ma spero di aver inserito almeno le principali che permettano di capire di che storia si parla.