Quando il diverso è il vero razzista [CONTEST immingrati]

in #ita6 years ago

Vorrei iniziare la mia partecipazione al contest di @serialfiller con un episodio che mi è capitato giusto un paio di giorni fa.

Per lavoro faccio la pendolare, sono una ventina di chilometri che faccio con i mezzi pubblici. Autobus pieno, una signora dall'accento particolare, sicuramente non senese, ma dubito anche italiano, occupa il posto accanto al suo con delle borse. Dopo alcune fermate salgono un gruppo di persone ed un ragazzo di colore le chiede (non so come perchè ero alcune file più indietro) di sedersi nel posto libero. In poche parole inizia una discussione accesa con la gente che urla alla donna di farlo sedere e lasciargli il posto. Insomma gente in piedi e questa non voleva far sedere questo ragazzo vicino a lei. Urlava dicendo a questo ragazzo di colore che lei era italiana, che lui era razzista e tante altre stupidaggini, fatto sta che stavo per alzarmi e cedergli il posto, ma visto che in passato avevo già preso uno schiaffo da una peruviana che litigava con un ragazzo (credo albanese, ma comunque non italiano) ho preferito farmi i fatti miei.

Ora... premesso che entrambi i protagonisti di questo episodio erano "immigrati" perchè sentendoli parlare era palese che fossero entrambi "diversi", come si fa a dire che gli abitanti del posto non accolgono chi viene da fuori?

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Pixabay -CC0 Creative Commons

Tutto questo discorso per ... siamo sicuri che la ragione sia dalla parte di coloro che vogliono chiudere i porti? O in alternativa, dalla parte di coloro che vogliono accogliere a tutti i costi? Si parla di accogliere il diverso, ma chi è oggi in questa Italietta il "vero" diverso?

Purtroppo ogni categoria vede solo i propri diritti calpestando chi non appartiene al proprio gruppo. Una riprova del mio pensiero che può sembrare "razzista" viene da una dichiarazione di Vladimir Luxuria. In pratica la frase che ritengo inopportuna è:

La Rai renda pubblico un codice etico in cui nessun dipendente, nessun ospite, nessun lavoratore all'interno della Rai deve essere insultato per motivi legati alla razza, alla religione, al suo orientamento sessuale e all'identità di genere.

Cioè... si specifica quali categorie non vanno offese, quindi un balbuziente, uno strabico o grasso si può insultare? Ci andrebbe scritto che non bisogna insultare nessuno a prescindere. Una dichiarazione del genere è molto più razzista di un Salvini che non vuole far sbarcare Aquarius, però tutti ad applaudire perchè si tutela un genere di diversità che è molto di moda.

Si, perchè ora essere immigrato è di moda, quindi ogni tipo di dichiarazione su di loro diventa un affare di stato, un modo per mettersi in mostra. Un modo per far vedere che si è dalla parte dei buoni. Questo è il vero populismo.

Riallacciandomi al commento di @electronicsworld nel post di @serialfiller mi viene in mente un esempio... se vado in vacanza o a lavorare in un paese estero, io sono obbligata a rispettare le loro leggi, le loro tradizioni, perchè noi italiani quando li accogliamo non chiediamo loro la stessa cosa? Va bene accogliere e accettare, ma non per questo bisogna annullarsi per accogliere. Noi abbiamo leggi e usanze che vanno rispettate. Io rispetto te e te e te rispetti me. Uno scambio alla pari.

Prima di accusare di non accogliere bisogna chiedere... ma l'altro vuole essere accolto? Come sempre ci sono due facce della medaglia, non esiste un bianco e un nero ma molte tonalità di grigio.

Rispondendo a @nawamy, spesso le persone non temono il diverso, ma sono così semplicemente "normali" da venire messe in un angolo perchè se non hai una qualche diversità allora non hai diritti. Perchè il diverso ha trattamenti particolari? Perchè si lotta per dare diritti maggiori ai diversi? Bisognerebbe lottare affinchè tutti siano "normali" non perchè il diverso abbia qualcosa in più. Perchè si vuole dare lavoro ed alloggio a chi viene in Italia e non si fa lo stesso a chi in Italia ci sta già da tempo? Perchè ci sono gruppi che speculano sull'immigrazione e quindi conviene agire su alcuni gruppi di persone invece che sulla massa.

Per finire voglio raccontare un aneddoto che spiega benissimo chi tra Salvini e Saviano ha ragione...
Un agricoltore in tempo di guerra aveva due maiali. Arrivarono i tedeschi e gli presero un maiale, erano gli invasori. Arrivarono i partigiani e gli presero l'altro maiale, erano i liberatori. [Storia vera raccontata da un vecchio contadino] Secondo voi per l'agricoltore chi era dei due il buono e chi il cattivo? Invasori e liberatori si erano comportati nello stesso modo. Quando risponderete a chi tra tedeschi e partigiani è il buono allora saprete chi tra Salvini e Saviano ha ragione.

Vorrei concludere dicendo che quando si parla di diverso... son tutti froci col culo degli altri.

Vorrei specificare, tra gli immigrati, i diversi, ci sono persone meravigliose e persone cattive così come ci sono tra gli autoctoni, i normali. Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma guardare i singoli che, nella massa, purtroppo scompaiono.

Sort:  

Ciao, io sono il Coordinatore locale del partito nel mio paese per cui il mio commento potrebbe risultare molto di parte, tuttavia cercherò di rispondere al tuo post in modo oggettivo e super partes. Apprezzo davvero molto il tuo post e i concetti da te espressi, tante verità, io credo che le scelte fatte dalla maggioranza degli italiani e dunque il successo di Salvini siano dovuti al vero voto di protesta, un voto di protesta alla moda cui tu hai accennato nel post e a tutte le pieghe che esso comporta sia a livello sociale sia sul piano politico con relative agevolazioni e trattamenti non legittimi a discapito di altre categorie come gli autoctoni che pure si trovano in gravissime difficoltà economiche e sociali. La linea politica di Salvini credo sia giusta perchè mira a dare più importanza ad una categoria che al momento è debole nel quadro mondialista con l'intento di ripristinare ordine e regole che come ben sappiamo non vengono assolutamente rispettate, per questo non credo che si tratti di un fenomeno di razzismo bensì di legalità, coloro che godono dello status di rifugiato sono i benvenuti e troveranno (nei limiti delle possibilità) aiuto e conforto, i clandestini invece vanno espulsi, proprio come succede per un qualsiasi italiani che si rechi in un altro Paese e che non abbia dichiarato di aver sottoscritto un regolare contratto di lavoro e di possedere un'alloggio idoneo e regolare. Le regole, come insegna un pensatore a me molto caro come Hobbes, esistono per regolamentare u rapporti tra gli uomini e vanno rispettate. Sono nuovo nella community e sto imparando man mano il funzionamento di questa fantastica piattaforma, chiedo scusa se sono sembrato prolisso ma il post e il tema sono molto interessanti e meritano argomentazione. Ti saluto con una buonanotte e con la speranza di un refollow.

Ciao e grazie per aver cercato un dialogo costruttivo. Non scusarti per la lunghezza, dovevi dire il tuo pensiero e questa è la lunghezza corretta.
Premetto che io non ho votato Salvini e non mi sento rappresentata da nessun partito politico, quindi le mie non sono considerazioni basate su un'ideologia, ma solo sul vissuto ordinario.
Un immigrante che sta anni in attesa di un riconoscimento e quindi è segregato in un campo, anche se scappato da una brutta realtà di sicuro non ha trovato quello che cercava.
Ci sono troppe persone che lucrano e si approfittano degli altri ed è questo che bisogna combattere.
Purtroppo nessun partito politico è in grado di abbattere il lucro che gira intorno all'immigrazione e finchè non cambieranno le cose sarà sempre più difficile integrarsi ed essere bendisposti

Esattamente, bisogna lasciare a bocca asciutta le coop. Proprio ieri su Facebook girava un articolo del Fatto Quotidiano su una di esse entrando nel merito di come gestissero i buoni da 35€. Purtroppo occorrono misure drastiche per dare segnali di rimedio, le prefetture ormai non incarnano più il loro ruolo e molti prefetti sono corrotti, bisogna riformare tutto, a partire dalla giustizia. Io credo che questo governo possa davvero agire in questo senso. Vi auguro buona giornata.

Caro @paololuffi91
anch'io pensavo a Hobbes, ma purtroppo in senso negativo: pensare che “homo homini lupus” (l'uomo è lupo per gli altri uomini) significa accettare che la natura umana sia basata sull'egoismo, incapace di amare in modo naturale, spinta solo dalla paura, dalla tendenza al potere e dalla prevaricazione. E io preferisco non farlo.
Sono d'accordo quando parli di legalità, ma anche i clandestini, la maggior parte delle volte, sono sulla stessa barca. Vi invito ad ascoltare Manu Ciao con un video intenso:

Davvero molto interessante il tuo post sono daccordo su molte tue affermazioni spprattutto sul fatto che il "diverso" sia di moda perche' e' cosi, ogni diverso va rispettato se no chissa' la massa cosa pensa! Non e' cosi che deve essere e lo dico sempre che se uno straniero viene qui si deve adattare come facciamo noi all'estero. Un esempio l'ho vissuto a Valencia, ero dentro alla cattedrale cattolica che seguivo parte di una messa in spagnolo, era aperta al pubblico e visitabile anche durante la funzione. Entra una musulmana tutta avvolta ed incappucciata e con la figlia urlante si aggira durante la messa senza un minimo di rispetto! Ma noi se vogliamo visitare una moschea dobbiamo coprire la testa e togliere le scarpe! Mi spiace ma non esiste! Alla materna di mio figlio parlano solo di Babbo Natale perche' ci sono diversi musulmani e non lo trovo ne giusto ne corretto, vogliono vivere qui e fanno come diciamo noi, se no che tornino pure da dove sono venuti!

Grazie per il commento e ne approfitto per ribattere.... in classe mia alle medie c'era una ragazza ebrea. La professoressa di religione chiese a lei e alla madre di spiegare a tutta la classe la Pasqua Ebraica. Oggi non si potrebbe fare. Quale professore oserebbe proporre una cosa del genere? Eppure è integrazione anche questa, insegna ad accettare il "diverso"

Grazie @coccodema, in molti non avranno apprezzato toni e contenuti ma io Si e tanto.
Non perchè sia daccordo con quel che dici ma perchè darei la vita per far si che tu possa esprimerti, che chiunque possa farlo senza censura e senza essere etichettata.
Tornando alla sostanza credo che tu abbia esposto benissimo quali sono alcuni dei preconcetti e delle situazioni quotidiane che si vengono a creare e tra l'altro le hai collegate ed argomentate molto bene.
Secondo me però per risolvere il problema bisogna sganciarsi dall'aspetto aneddotico e quotidiano e ragionare di "alto livello".
Tutti avremmo almeno un episodio brutto da raccontare (e tanti altri simili legati ad italiani son sicuro) e non dobbiamo a mio avviso farci scudo di questi episodi per giustificare la piega pericolosa che stiam prendendo.
L'approccio per cui bisogna redistribuire i flussi a tutta l'europa ed accogliere i migranti in modo diverso ci sta, è fondamentale.
Legare ogni problema a loro è inaccettabile.
Detto ciò mi è piaciuto molto il ragionamento che fai sulla questione "diversità".
Meglio un vaffanculo da un amico che un buongiorno da un ipocrita doppiogiochista si dice.
Oggi rischiamo di essere querelati per una parola offensiva magari scherzosa ma di vedere scene ed atti veramente razzisti, veramente discriminatori passare inosservati.
In ogni caso bisogna lavorare sulla cultura delle persone, sulla loro forma mentis.
Non basta farsi un'idea, bisogna farsi anche una cultura sul fenomeno e sul rispetto del diverso.
Rispetto non vuol dire essere prevaricati ma vuol dire appunto calarsi nei panni degli altri e non creare in loro disagio.
Capita a noi andando all'estero capita a loro venendo da noi.
Discorso come vedi lungo e complicato.
Il tuo post è un ottimo elemento del puzzle.
Grazie!

Ma guarda, e credo che in molti avranno frainteso le mie parole e la cosa mi dispiace, ma secondo me il problema che è nella mentalità delle persone è: o la pensi come me o sei razzista.
Sono certa che tra le persone che vengono qua ci sono persone degne e bravissime, così come so per certo che ci sono molti delinquenti che sono italiani.
A me danno fastidio gli arroganti e quelli che accettano solo il proprio pensiero e lo ritengono il solo corretto.
Come disse qualcuno...

La mia libertà finisce dove inizia la vostra

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ens%C3%AC di
+rispetto della
legalit%C3%A0

però @coccodema ti faccio una domanda: rispetto ai maiali dell'agricoltore non pensi che ci sia differenza nella finalità di chi li ha rubati? io darei volentieri il mio maiale a Gino Strada ma non lo darei per nulla al Grande Fratello .... non sei d'accordo??

@road2horizon puoi fare tutte le domande che vuoi.
Io penso che entrambi abbiano preso il maiale per mangiarlo.
Io faccio una premessa... se il maiale fosse l'unico modo per dare cibo e istruzione alla mia famiglia non lo darei a nessuno. Sarò egoista, ma non voglio morire di fame per dare da mangiare a sconosciuti.
Avessi un maiale in più che mi avanza non lo darei a Gino Strada, ma lo darei a qualcuno che so per certo che lo fa avere a chi serve. Non mi importa di che colore o religione sia, deve essere qualcuno che ha bisogno davvero.
Però sono d'accordo con te... deve andare dove fa la differenza non deve essere sprecato.

Non voglio parlare di estremismi, morire di fame non lo chiederei a nessuno. Ma se proprio dobbiamo pensarci, tra pagare l'università a mio figlio o sapere di avere salvato una vita umana preferirei salvare una vita umana e sarei felice di dare questo esempio a mio figlio.

Certo e aggiungo.... qualunque vita essa sia.

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