[Recensione libro] La battaglia di Stalingrado - Vasilij Ivanovič Čujkov (Васи́лий Ива́нович Чуйко́в).

in #ita6 years ago (edited)

Esistono parecchi libri, film e documentari sulla seconda guerra mondiale; buona parte di questi sono realizzati da persone che non hanno accesso a testimonianze dirette e si basano in genere su storie riportate o ricerche di documenti. Quindi perché non andare alla fonte?
La battaglia di Stalingrado non è un libro come molti, è in tutto e per tutto la testimonianza diretta (e sembra senza filtri, o quanto meno senza tanti filtri) del comandante della 62sima armata rossa, impegnata nella disperata missione di fermare gli eserciti dell'asse nella città che porta il nome dell'allora leader sovietico Stalin, disposto a sacrificare ogni cosa pur di non farla finire in mano nemica.

Durante l'invasione dell'URSS i tedeschi riuscirono a prendere prigionieri milioni di soldati sovietici, convinti che anche l'armata rossa non sarebbe stata in grado di resistere alla guerra lampo attuata già in gran parte dell'Europa. I russi hanno adottato la stessa tattica (terra bruciata) usata da centinaia di anni nei confronti degli invasori: farli addentrare nell'entroterra, allungando di molto le loro linee di rifornimento, costringerli a dura battaglia fino all'arrivo del gelido inverno, procedere ad accerchiare il nemico e sconfiggerlo.

Ciuikov racconta come avviene la sua nomina a comandante della 62sima armata rossa, tramite le sue parole capiamo il peso di tale compito e la sua grande determinazione. Il racconto è dettagliato fin dall'inizio con la presentazione della situazione prima del suo intervento diretto. La città è già ridotta a uno scheletro di quel che era prima della guerra, i tedeschi hanno costretto i sovietici su una striscia di terra vicino alle coste del Volga.

Il generale Ciuikov. Public Domain.

Il grande fiume fa da barriera naturale alla città, purtroppo per i sovietici non dal lato del nemico ma da quello dei loro rifornimenti, questo vuol dire che per i russi la ritirata è impossibile, vittoria o morte.
Seguono racconti di personaggi a lui vicini mischiati a ricordi personali, il tutto fa da contorno ad una descrizione estremamente dettagliata delle posizioni di combattimento (che passeranno da una mano all'altra diverse volte durante i duri scontri), armamenti, uomini e rifornimenti vengono descritti in modo attento e il libro ci fa capire che ci troviamo davanti ad un misto tra fredda cronaca degli avvenimenti e sprazzi di coraggio e disperazione dei soldati sovietici che nonostante l'inferiorità aerea (la Luftwaffe li martellerà per quasi tutto il tempo) si rintanano dove possono e tengono testa al nemico, soprattutto grazie alle riserve che continuano a giungere tramire barconi che attraversano il Volga, specialmente la notte nella speranza che l'oscurità copra le loro operazioni.

Tra i momenti particolari che vanno segnalati non posso tralasciare l'eroismo indiscusso delle Guardie (corpi di specialisti composti da uomini che avevano già diversa esperienza sul campo e che si erano distinti per merito e coraggio), le quali hanno dato tutto quel che potevano pur di fermare l'avanzata del nemico. In particolare, durante la lettura, restai colpito da un passo nel quale si descrive la resistenza opposta da un piccolo gruppo rimasto a guardia di un punto strategico e privo di armi anti carro. Quando i panzer tedeschi si avvicinano, le Guardie si riempono il corpo di granate e si gettano sotto i carri esplodendo sotto di essi e distruggendoli (la parte inferiore dei carri era quella più vulnerabile e anche esplosivi anti uomo riuscivano a creare abbastanza danno da distruggerne l'interno). L'ultimo eroe di quel piccolo gruppo resta gravemente ferito e quando arrivano i rinforzi racconta loro la storia della loro incredibile resistenza e del loro ultimo sacrificio per fermare l'avanzata dei corazzati tedeschi, prima di seguire il destino dei suoi fratelli di armi.

Un altro momento di estrema tensione viene affrontato dall'armata quando arriva l'inverno e il fiume inizia ad essere pieno di lastre di ghiaccio, rendendo impossibile l'arrivo di rifornimenti e rinforzi. Questo è sicuramente il momento più pericoloso della battaglia per i russi che devono resistere con unghie e denti al nemico fino a che ricevere nuovi aiuti non sarà possibile. Ciuikov racconta un evento che ha del misterioso, mentre si trova a parlare con il resto del team di comando si sente un boato che li scuote, corrono verso il Volga e scoprono che un'enorme lastra di solido ghiaccio si è incastrata proprio davanti a loro, creando di fatto un percorso tra le sponde attraversabile a piedi, dopo aver fatto testare il percorso a qualche esploratore si può finalmente procedere a riaprire i rifornimenti per l'armata che era quasi allo stremo.

Ciuikov non manca di elogiare anche l'operato delle donne russe che sul fronte lavorano e muoiono sotto le bombe, principalmente impegnate nei ruoli di personale medico e riserve, il loro lavoro e sacrificio è di fondamentale importanza per la riuscita della vittoria sovietica.

In definitiva il libro non è uno di quelli facili da leggere, la maggior parte è appunto la descrizione (dettagliata con mappe etc.) delle fasi della battaglia, nei minimi particolari e in molti casi riportando i numeri delle perdite e dei rinforzi, in stile diario di guerra. Una pagina nera della storia raccontata attraverso gli occhi di chi è stato protagonista e ha voluto lasciare la sua testimonianza per i posteri.


Monumento che rappresenta Ciuikov. CC BY 2.0

La città dove è presente il monumento che vedete sopra è Stalingrado, la quale venne in seguito rinominata in Volgogrado, prendendo il nome dell'enorme fiume che la costeggia, per sempre luogo e tomba di centinaia di migliaia di uomini morti in quella che sarà la fermata definitiva dell'avanzata tedesca, la quale ripiegherà in modo disordinato e disperato per tornare in patria, lasciando indietro i tedeschi accerchiati dai russi.

Curiosità.

Anche noi italiani siamo stati pesantemente coinvolti nella guerra in Russia, per approfondimenti riguardo alle esperienze sul campo vi consiglio quest'altra recensione scritta da me: https://steemit.com/ita/@charlesx/recensione-libro-il-sergente-nella-neve-mario-rigoni-stern


Canali social e contatti:

Twitter: https://twitter.com/Charles73710680
[email protected]

Mi trovate anche su koinsquare:

https://www.facebook.com/groups/125929638106816
https://twitter.com/koinsquareNews
Email: [email protected]

Sort:  

Bellissimo post e bellissimo libro. Ti ringrazio di cuore per avermelo fatto conoscere e dirti che lo leggerò è poco. Solo un piccolo appunto. Non ci fu alcuna invasione della Russia, non c'era alcun generale russo Ciukov, non c'era neanche una armata russa. C'era l'URSS, l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, l'Armata Rossa dei Lavoratori e dei Contadini e c'era il Generale Sovietico comandante della 69 Armata Sovietica.

Grazie del commento e della correzione, ho sistemato i termini!

Hai perfettamente ragione! I conflitti spesso ci sembrano lontani nel tempo, leggiamo qualcosa sui libri di scuola ma a volte non ci rendiamo conto di quanta sofferenza e quanto coraggio siano nascosti dietro quelle pagine. Quando leggo opere scritte da persone che hanno materialmente preso parte a battaglie ed eventi di guerra, di solito il coinvolgimento emotivo non è neppure lontanamente paragonabile alle sensazioni prpvate leggendo i libri a scuola. E chi ha vissuto una battaglia ne conosce e riporta, spesso, anche il lato meno noto, quello nascosto ai più, che spesso è anche il lato più umano: i sacrifici, i sogni infranti, le amicizie, gli eroismi, le strategie, le scelte dolorose di chi è coinvolto nell'azione di guerra. E quelle nozioni vaghe di storia diventano improvvisamente cose vere e profonde, toccanti,cose umane.

Grazie del commento, in effetti solo leggendo o sentendo testimonianze dirette (nella speranza che non siano inventate, perché ci sono anche quei casi) si capisce bene che disperazione e sacrificio ci siano stati dietro.

Sono un grande appassionato di libri e film storici. Le guerre inoltre da sempre mi incuriosiscono moltissimo, soprattutto per l'aspetto strategico.
Bravo Carlo!

Posted using Partiko Android

Finalmente riesco a risponderti! anche io sono sempre stato interessato alla storia e alle testimonianze, anche se dietro c'è sempre qualcosa in più o di nascosto che pochi sanno. L'aspetto strategico è una delle cose più interessanti sicuramente :)

Coin Marketplace

STEEM 0.19
TRX 0.15
JST 0.029
BTC 63635.72
ETH 2597.20
USDT 1.00
SBD 2.91