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RE: Il vero miracolo italiano

in #ita6 years ago

Insomma Salvini e Di Maio hanno i numeri per fare male come e quanto i predecessori, ma condannarli in stile Minority Report prima ancora di commettere il fatto non si era mai visto.

Che io ricordi è sempre stato così, è quello che fanno politici e giornalisti ogni volta.
A sto giro poi le hanno sparate particolarmente grosse (il discorso sulle coperture), e ci sono elementi istituzionalmente irrituali (questo a me interessa poco).
Da liberale non mi posso aspettare niente di buono, sarò felice se mi sbaglio. La cosa migliore per me è che non riescano a combinare nulla di ciò che hanno promesso, altrimenti saranno il peggior governo che abbia visto, il più statalista, nazionalista, giustizialista, anti-scientifico, protezionista, razzista?, ecc ecc.
Naturalmente ad altri può piacere proprio per questo.

Sort:  

Non mi stavo riferendo ai politici italiani, ma alle ingerenze estere. Io penso che spostare la levetta un po' più verso la metà riguardo a statalismo, protezionismo e nazionalismo sia bene e dovuto. Dovuto perché ci sono stati fior di referendum disattesi che andrebbero onorati. Se ci svendiamo la rete elettrica, postale e informatica, poi non ci dobbiamo lamentare che i servizi vanno peggio di prima e si paga di più. Il problema è che come italiani non riusciamo mai a trovare una sintesi di mezzo, o tutto da una parte o tutto dall'altra. La ricetta europea della competizione (svendi tutti gli asset) è sotto il naso di tutti come fallimento. E dice bene che abbiamo fermato l'acqua e il nucleare (che dietro nascondeva il monopolio francese a cui il sig. berlusconi aveva promesso di tutto e di più, magari un giorno sapremo in cambio di cosa) ma rimangono pesanti rischi, come il libero mercato dell'energia e gas, un'altra inculata made in europe di cui si vede molto chiaramente come andrà a finire.

Beh lo sai anche tu perché ci sono commenti da fuori Italia, non li giustifico, ma si tratta di un caso più unico che raro sulla rottura della politica estera ed europea (anche se quando sono commenti positivi, vedi Le Pen, sembra siano ok).

Di competizione ce n'è troppo poca per i miei gusti, non troppa, come dicono i nuovi governanti (vedi Bolkenstein, questione spiagge, ambulanti, messa a gara del trasporto pubblico romano ecc).

Le privatizzazioni si possono fare bene o male, in Italia le abbiamo fatte molte volte male (Telecom esempio più eclatante), ma questo non ce l'ha chiesto l'UE. Così come non ci ha chiesto di vendere gli asset e tenerci le liability...

La storia di creare una "banca pubblica" per me è veramente inquietante, ammesso che si possa fare a trattati vigente.

Purtroppo si dà la colpa di tutto al troppo mercato, quando è proprio l'opposto e dove c'è reale concorrenza le cose vanno meglio, ma questa mi rendo conto che è una visione super-minoritaria.

Bolkenstein = dumping sociale che si è puntualmente verificato. Un altro esempio di come l'europa sia in pesante e voluta malafede. Invece di unificare le norme sui diritti e le tutele del lavoro ci si inventa queste boiate che permettono di violare e violentare leggi e diritti di un altro stato sovrano.

Non so dove hai visto che dove c'è troppo mercato libero le cose vanno meglio. Dove hanno applicato il neoliberismo sono avvenute le peggiori sciagure sociali. Se ti riferisci agli Stati Uniti c'è da mettersi la mano nei capelli, penso in modo esclusivo alla sanità e gli homeless, e grazie ad una serie di conoscenze della east coast mi hanno raccontato cose che credevo potessero avvenire in Congo o in Burkina Faso, non negli Stati Uniti.

Non so dove hai visto che dove c'è troppo mercato libero le cose vanno meglio.

Telefonia mobile e voli aerei mi sembrano due esempi dove la concorrenza ha giovato al consumatore.

Se invece volevi un esempio di stato "liberista", mi piace la Svizzera (anche come modello democratico, anni luce avanti a noi).

Dove hanno applicato il neoliberismo sono avvenute le peggiori sciagure sociali.

Può essere, sicuramente non è stato applicato in Italia : )
Gli Stati Uniti hanno una grossa contraddizione per quanto riguarda la spesa pubblica, usata per fare guerre invece che welfare.

Si ma sono solo due settori, il mercato libero va guardato nel complesso non nei dettagli. La Svizzera non è liberale, è fascista. Hanno parecchie cose statalizzate. Mentre in Italia il neoliberismo è stato attuato eccome ma la costituzione (che qualcuno vuole demolire) e i cittadini non erano d'accordo, e siamo ancora in guerra visto che la questione è ben lontana dal concludersi. Se non altro la gente ha cominciato a svegliarsi e non credere a quello che dicono in tv o sui giornali.

Forse non ci intendiamo sui termini.
Dov'è il neoliberismo in un posto che fa crescere le tasse, crescere la spesa pubblica, aiuta con soldi statali imprese private che altrimenti fallirebbero (ma solo se sono grosse), non apre alla concorrenza per non perdere consensi, spende vagonate di soldi per tutelare gli over 55, usa cassa depositi e prestiti per contrastare scalate estere a società private, è pieno di municipalizzate in perdita per via di clientele, ecc ecc...

Ma quello che descrivi non è ne il neoliberismo nel il modello keynesiano, ma non è neanche l'Italia odierna. Le tasse crescono perché l'Europa ci impone maggiore avanzo primario per pagare gli interessi (di cui ho già spiegato che a mio avviso non sono dovuti). La spesa cresce ma è minore delle entrate, quindi non è vero che spendiamo oltre le nostre possibilità. Poi non so dove leggi di aiuti alle imprese private nei vari modelli proposti. Si parla di una sintesi tra un modello statalista e quello concorrenziale. Le infrastrutture non possono essere privatizzate, ma anche solo per una questione logica, e in parte perché abbiamo già visto come è andata a finire (vedasi il caso dell'acqua con i francesi). Il resto diventa impresa di libero mercato, e mi pare che ce ne sia anche troppo, visto e considerato che delocalizzano lasciando macerie sociali ed ecologiche che lo stato deve pagare di tasca sua. CdP al momento è stata utilizzata per tentare di rilevare Telecom, ma quella (tra l'altro una delle pochissime cose fatte bene da Renzi) rientra appunto nelle infrastrutture, la rete dati e di telecomunicazione non può essere in mano ai tedeschi o ai francesi.

Per il neoliberismo, le cose che ho scritto sono inammissibili. E sono successe in Italia. Questo per dire che non c'è mai stato il neoliberismo in Italia.
Poi io sono un anti-statalista e tu no, quella è questione di gusti, ma non mi puoi dire che in Italia è stato applicato il neoliberismo, e di conseguenza non si possono dare le colpe a questa dottrina economica. Un altro esempio: salvare Alitalia, anche da società privata, con prestiti che non verranno mai rimborsati (fatto da governi di destra e di sinistra).

Mi sono dimenticato, sulla Bolkestein, come si fa a sostenere (come M5S e Lega) che non si devono mettere a gara le concessioni di spiagge e via dicendo? Per quale motivo oscuro si devono tutelare i gestori esistenti, a vita?

Non ho seguito la cosa, so solo che in Svezia non l'hanno presa per nulla bene tanto da contestarla e rigettarla. E non sono gli unici da quello che ricordo.

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