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RE: Cosa significa fare politica oggi?

in #ita6 years ago

Per me fare politica e' la mediazione di diversi interessi.
Nella nostra epoca si fa principalmente individuando un metodo di distribuzione delle risorse (tasse), dove fare debiti, quanto grandi. Ci sarebbe anche altro, ma purtroppo o per fortuna e' marginale in questa fase.

Tra parentesi, questo e' il motivo per cui chi non accetta il compromesso fa anti-politica. Non c'entra nulla con l'essere contro i privilegi, c'entra col rifiutare il dialogo. Ad esempio PD e M5S nell'ultimo mese sono campioni di anti-politica.

il perché di questo parlare da esperti in ogni campo di cui tutti noi (la maggior parte di noi) siamo in qualche modo schiavi.

Non so perche', ma abbiamo cattivi esempi, che partono credo dai media mainstream e alimentano un circolo vizioso fino ai bar sottocasa o ai social network.
Politici e giornalisti come mestiere devono fare finta di sapere tutto di qualsiasi argomento, e apparire convinti come non mai. La gente poi si lascia trascinare in questo modo di fare. E' un paese di tifosi coi paraocchi, piace scontrarsi senza un valido motivo (conoscenza dei fatti).

Non ci sarebbe nulla da vergognarsi a rispondere "non lo so", "ci dovrei riflettere sopra", "forse hai ragione".

Sort:  

Non ci sarebbe nulla da vergognarsi a rispondere "non lo so", "ci dovrei riflettere sopra", "forse hai ragione".

Non solo non ci sarebbe nulla da vergognarsi, ma sarebbe anche un segnale di intelligenza.

Ad esempio PD e M5S [perché gli altri no?] nell'ultimo mese sono campioni di anti-politica.

Sono d'accordo se per "anti-politica" intendi tutta la politica, diciamo "di palazzo" degli ultimi (tanti, tanti) decenni.
Chi vince le elezioni politiche e occupa posti in parlamento non può essere che campione di queste prassi di anti-politica (che fanno vincere).

Per questo in questo post io propongo una cosa diversa.
Innanzitutto che dobbiamo tornare tutti a far politica, e poi che la politica che dobbiamo fare non è quellea per ottenere voti, né per convincere i politici, né per fare solo operazioni di denuncia o sfoghi sull'anti-politica.

Ormai già sappiamo che è così, o più correttamente alcuni di noi lo sanno.
Propongo quindi, a coloro che lo sanno (non a tutti quindi): smettiamo di fare solo analisi e denunce pensando in questo modo di convincere chi non lo sa che questa politica è cacca e che bisogna fare qualcosa di diverso, facciamo qualcosa di diverso noi. Se non riusciamo a fare qualcosa di diverso diamo ragione a quel ragazzo, come dicevo a @serialfiller , un mio ex alunno di un mio ex lavoro di insegnante che mi ha detto sinceramente (e ne sono ancora grato per questo):

"io non ascolto gli adulti, perché gli adulti dicono solo cazzate, come te ad esempio, perché tu mi dici di credere nelle mie passioni e poi sei solo un poveretto che fa un lavoro del cazzo in questa scuola che non serve a niente e che si trova sotto ricatto, che non può rinunciare a farlo perché non arriverebbe a fine mese".

Fare qualcosa di diverso passa per forza di cosa nel ripensare la politica, smettere di guardare al "palazzo" e guardare intorno a noi (fra di noi).

Caro @bnoise ti ringrazio veramente molto per il commento e ti preannuncio che riprenderò il discorso con l'idea di fare un percorso insieme (insieme a tutti coloro che lo voglio fare, naturalmente).

L'esempio di anti-politica riguardava in particolare quei due partiti nell'ultimo mese (cioé dopo le elezioni) perché sono quelli che più duramente mettono veti e si rifiutano di dialogare a priori, e di giungere a compromessi. Che per me è la politica.

Per il resto tutto d'accordo, più facile a dirsi che a farsi : )

sì, è vero, più facile a dirsi che a farsi 😕

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