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RE: Causalità, superstizione, correlazione. E un signore scozzese

in #ita6 years ago (edited)

No, certo, ti sei spiegato bene, non sono d'accordo sulla tua posizione ma ti sei spiegato bene. Dovrei spiegarmi io ma ora non posso, non sono neanche sicuro che a te interessi, caso mai farò un post sull'argomento quando trovo il tempo.

La scienza funziona, su questo sono d'accordo. Come funziona un gatto per catturare un topo e come funziona lo stregone quando cura gli altri componenti della tribu.

A presto, e grazie per la risposta!

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Mi interessa molto invece :)

Non so se lo stregone funziona...forse si ma entro certi limiti (come la scienza, dirai tu). Vero, ma un pregio che vedo nel metodo scientifico è quello di voler costantemente migliorare i propri modelli, con un serio spirito di autocritica. Questa cosa difficilmente si trova da altre parti

Ok, se ti interessa farò un post, ma devo prepararlo bene e ora ho altri contenuti che mi premono postare, ma siccome le questioni epistemologiche sono per me centrali per comprendere la nostra cultura e società attuale, sicuramente approfondirò questi concetti, e spero che possa nascere anche con la comunità italiana che si occupa di argomenti scientifici un sano confronto.

Per ora ti ho dato solo dei piccoli accenni di quello che penso senza spiegazioni.

Lo stregone funziona, la medicina praticata al di fuori della scienza occidentale funziona, in una lettera dei primi coloni che sbarcarono in america si scriveva: abbiamo bisogno di nuove armi e di nuovi soldati, non mandate dottori, non servono, questi sono bravi. (ok, sembra quasi una battuta, ma non lo è).

A parte questo.

La questione centrale è: al di là dei limiti che la scienza ha (e che anche tu pensi giustamente che ci siano), al di là di questi limiti, è possibile attribuire alla conoscenza scientifica un valore che ci può legittimamente far dire che tale conoscenza sia "più vera", più vicina a ciò che il mondo è, di altre conoscenze, tipo quella dello stregone o di altre tipologie di interazione col mondo quali quelle di un gatto?
Insomma, si può dire che lo stregone ha una conoscenza a cui manca la scienza (quindi una conoscenza più limitata) e alla modalità che ha un gatto nel relazionarsi col mondo manca la conoscenza, vale a dire la nostra capacità razionale che produce perciò maggiore aderenza alla realtà?

Mancare non nel senso di non avere (sappiamo che lo stregone non ha una mentalità scientifica e il gatto non ha una conoscenza razionale) ma mancare nel senso "a cui manca", come elemento limitante. A quell'uomo manca un braccio e quindi perciò è più limitato degli altri uomini. Ecco in questo senso.

Io rispondo di no ad entrambe le domande, Lo spirtito autocritico che dici è secondo me un finto spirito autocritico, che costruisce intorno ad alcune presunzioni degli idoli (per dirla alla Carlo Sini, Idoli della conoscenza) che sono le superstizioni della scienza, ma ti devo spiegare perché, secondo quali ragionamenti arrivo a pensarla così.

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