Dal punto di vista di una che crede nella predestinazione per qualsiasi cosa, filippica in arrivo, prepararsi... Predestinazione comunque non nel senso di fatalità superstiziosa, semmai, nel caso degli individui che hanno cambiato il mondo proprio perché hanno osato rischiare, come scrivi, sicuramente avevano ricevuto due doni dal Signore: il primo, capacità al di sopra della media e secondo, un terreno circostanziale favorevole, pure a fronte di tutti i rischi assunti. Senza questi due doni, non è bello da dire, lo so, ma il fallimento è pressochè assicurato. No, non sto consigliando l'immobilità assoluta, occhio. Sto semmai considerando la oggi fin troppo vituperata insicurezza. L'amministratore di un forum parallelo al mio ritiene che quest'ultima null'altro sia se non istinto di sopravvivenza (da parte mia spesse volte la riterrei intuizione). Se affiora, se guardando indietro si vede solo voragine costituita dall'assenza di feed-back positivi, magari meglio dare retta all'intuizione. L'ignorarla fa imboccare la strada del fallimento, insegna la storia.