Peccato essermi persa questo post che avrei voluto votare! Ma il mio tempo libero è troppo ridotto al lumicino e mi è materialmente impossibile passare ovunque vorrei, sia pure se non mi fermassi neppure per mangiare nè dormire (e già così faccio le ore piccole, pure che non potrei). Ma passando al giorno della laurea, quanto alla mia prima, quella italiana, c'erano veramente solo 5 persone (i miei piu strettissimi amici del corso), anche se allora come allora, nel "lontano" 2006 (ma quanto pare lontano davvero!) nessuno di noi si sarebbe neppure lontanamente sognato il covid. Ma nel mio ateneo già il senso di amarezza aleggiava. E non certo per una pandemia che si sarebbe verificata circa 14 anni più tardi, quanto la consapevolezza di avere scelto un corso di studi sbagliato (anzi, più che corso di studi, indirizzo sbagliato), vera e propria fabbrica di disoccupazione. Quindi si doveva già allora iniziare a pensare a risparmiare in vista delle grige nuvolazze (che difatti non tardarono ad apparire, specie per chi oltre al corso di laurea avesse preso pure il diploma sbagliato e per sbagliato intendo modificato "in peius" da nuove disposizioni legislative che non permettevano più di lavorare con il solo diploma, costringendo a un percorso che oggi è divenuto pressochè impossibile per molti, vedere ragioneria). Aula Magna e modalità di un tempo anche per me, ma all'uscita, niente pomposi festeggiamenti. Ok, avevo comprato una camicia nuova per l'occasione, quindi abiti eleganti, orecchini e collana in argento e pettinatura quanto meglio mi riuscisse (avevo risparmiato pure sulla parrucchiera, quel giorno) e con i miei 5 amici eravamo prima scesi per le foto dell'occasione (c'era il fotografo degli eventi universitari, alle lauree) e poi andati al bar che serviva gli studenti del mio ateneo quotidianamente per qualche contenuta consumazione. Per me è stato ottimo, pochi ma buoni, rinfresco piccolo ed essenziale. Alla seconda laurea, quella brasiliana, non conoscendo ancora bene l'ambiente ero stata presa alla sprovvista. In segreteria mi avevano parlato di mera consegna del certificato e invece c'era stata una vera e propria riunione formale con tanto di conferenza. Purtroppo non stavo affatto indossando i miei migliori abiti e me ne dispiacque davvero tanto, ma non ero stata minimamente avvisata della cosa (ma dopotutto dalle nostre parti si dice che le informazioni sono divulgate appena "meia-boca", vale a dire a mezza bocca, incomplete e lacunose quanto basta.