Marmolada e gli altri ghiacciai: sono giganti fragili. / Marmolada and other glaciers: they are fragile giants. [Multilanguage]

I cambiamenti climatici stanno accelerando la fusione dei ghiacciai di tutto il mondo, resi sempre più sottili e fragili.

Le alte temperature hanno un impatto non solo sull'estensione totale dei ghiacci ma anche sulla loro architettura, rendendo più probabili crolli come quello del 3 luglio 2022 sulla Marmolada.

Fabrizio De Blasi, ricercatore dell'Istituto di Scienze Polari del CNR (ISP-CNR) con sede a Venezia, spiega: crolli e instabilità avvengono di continuo sui ghiacciai, che sono per definizione in movimento, ma non è un caso che questo sia successo dopo oltre 60 giorni in cui le temperature medie mensili sono rimaste superiori di oltre 2 °C alla temperatura media registrata in loco nel 2008-2021.

A questo caldo c'è da aggiungere una forte siccità: in autunno e in inverno è caduta pochissima neve, con un accumulo invernale del 40-50% peggiore rispetto alla media degli ultimi anni.

Il ghiacciaio ha accumulato energia termica che in qualche modo doveva liberare.

Dal 1902 ad oggi la Marmolada ha perso l'80 per cento del suo volume di massa glaciale e potrebbe scomparire nell'arco di 15 anni.

Da un'analisi pubblicata qualche tempo fa su Nature Communications, a causa delle nostre emissioni climalteranti dal 2000 al 2014, i ghiacciai di tutto l'arco alpino hanno perso un sesto del loro volume totale.

Le conseguenze si ripercuotono anche a valle: sull'incolumità di chi vive a ridosso dei ghiacciai e sulla netta riduzione delle riserve idriche.

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• Marmolada e gli altri ghiacciai: sono giganti fragili.