Si grida allo scandalo! - Il Resto dello Steem 18.03.21

in Italy3 years ago

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NUOVA BUFERA

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Photo by Tama66 (Pixabay), CC0

Una nuova bufera sta attraversando nelle ultimissime ore il calcio italiano, portando allo scontro mediatico i sostenitori di Inter e Juventus, le due rivali storiche che potrebbero dare vita al duello finale di questa seconda parte di stagione: l'ATS di Milano ha vietato la disputa della partita Inter-Sassuolo, in programma sabato 20 marzo, a causa della positivita al test diagnostico sul covid-19 di quattro giocatori nerazzurri,come comunicato ufficialmente dalla società meneghina.

Nel giro di tamponi di controllo effettuato in giornata infatti, a seguito delle positivita di Handanovic e D'Ambrosio, sono risultati contagiati dal virus anche Stefan de Vrij e Matias Vecino, cosa che ha fatto scattare l'allarme dell'autorità di tutela della salute del capoluogo lombardo. Troppi i quattro giocatori contagiati, secondo l'ATS di Milano, per poter rischiare che questo piccolo focolaio venga a contatto con giocatori e membri dello staff avversario; i calciatori positivi sono, come da protocollo, già in isolamento fiduciario presso le proprie abitazioni, mentre al resto del gruppo è stato proibita qualsiasi attività, compresi gli allenamenti, per quattro giorni, fino cioè al momento di ulteriori controlli.

Tutto era cominciato in casa nerazzurra lo scorso 25 febbraio, quando a risultare positivi al tampone era toccato ad alcuni dirigenti del del club, come Beppe Marotta e Alessandro Antonello, seguiti nella stessa sorte da Piero Ausilio e un paio di altri membri dello staff; con i quattro calciatori contagiati nelle ultime ore diventano ben 14 i casi di positività al covid 19 nell'Inter da inizio anno, cosa che rende la società del Gruppo Suning la seconda squadra d'Italia più coinvolta in questa poco fortunata classifica.

La palla passa ora nelle mani della Lega, che potrebbe agire questa volta in maniera differente rispetto ai due precedenti di Juventus-Napoli e Lazio-Torino, decidendo di ratificare le decisioni dell'autorità sanitaria e di rinviare in autonomia la partita senza attendere le decisioni del tribunale sportivo su eventuali ricorsi. Dopo quanto stabilito dal giudice Gerardo Mastandrea in merito al ricorso della società granata per la mancata presentazione a Roma, in una sentenza destinata a fare giurisprudenza ancora più di quella precedente del Consiglio di garanzia del Coni, appare evidente che le decisioni prese dalle varie ASL o istituti affini, godano della totale preminenza su ogni aspetto sportivo, come del resto pare essere l'interpretazione più accreditata assegnata al famoso "protocollo" stabilito ad inizio anno e ritenuto valido...

...fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali o locali nonchè della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

In altre parole, secondo quando stabilito dall'accordo tra le società e la Lega, il rinvio della partita scatta in automatico solo quando nel gruppo squadra viene diagnosticata la positività al covid-19 di almeno 10 giocatori, o quando un'autorità statale o locale decide di intervenire in merito, per motivi di interesse pubblico. Secondo quanto scritto e controfirmato, tutto starebbe andando secondo le regole: fine delle discussioni quindi? Non proprio, perchè, come accaduto anche in occasione delle due gare rinviate nelle settimane passate, sono in molti a lamentarsi del diverso trattamento ricevuto da altre realtà in situazioni analoghe.

Perchè, ad esempio, la ASL di Genova non è intervenuta per impedire al Genoa di giocare a Napoli il 27 settembre, quando le positività di Perin e Schone, più un altro paio di membri dello staff, nelle ore immediatamente precedenti alla partita potevano far tranquillamente sospettare la presenza di un focolaio? Successivamente alla gara infatti, tutta la squadra rossoblu risultò positiva ai tamponi di controllo, cosa che portò poi alla decisione del rinvio di Juventus-Napoli per il rischio di trasmissione del focolaio anche alla squadra partenopea. E che dire del Parma, regolarmente in campo ad Udine il 18 ottobre dopo la scoperta di quattro positività nel gruppo solamente tre giorni prima?

Ma sono i tifosi bianconeri i più scatenati in queste ore, scandalizzati dalla decisione di rinviare Inter-Sassuolo e dalla difformità di trattamento. Alcuni hanno ricordato come nello scontro diretto disputato a San Siro, lo scorso 17 gennaio, la Juventus sia stata regolarmente chiamata a giocare nonostante le positività di Alex Sandro, De Ligt e Cuadrado, diagnosticate nei giorni immediatamente precedenti alla gara: in quella partita, il migliore in campo, Hakimi, giocò sulla fascia contro il povero Frabotta, massacrandolo in lungo e in largo, e altri sono certi che, a parti invertite, si sarebbe gridato allo scandalo con la ripetizione del solito ritornello sul campionato falsato.

Che si prenda posizione da una parte o dall'altra, per puro spirito campanilistico, è condizione normale e piuttosto avvezza alle italiche faccende pallonare; la rinnovata rivalità Juve-Inter aggiungerà sicuramente un pizzico di pepe ad una stagione piuttosto triste, per l'assenza del pubblico sugli spalti e per l'imprevedibilità delle condizioni sanitarie (anche se alla fine tutti i calciatori contagiati fin ora sono risultati fortunatamente guariti dal covid), ma ciò che fa discutere cercando di elevarsi ad un livello più alto di neutralità, e la diversità di valutazione che ne è risultata nel corso dei primi tre quarti di stagione, cosa mai buona quando si tratta di competizioni sportive.

Appare superfluo notare quanto il rischio che, nelle prossime settimane, i casi di partite rinviate cresca esponenzialmente sia ad oggi più che reale. Chi accetterà di giocare un fondamentale scontro salvezza senza chiedere l'intervento delle ASL per evitare l'assenza di alcuni titolari fermati dalla positività al tampone? O immaginatevi cosa accadrebbe se alla vigilia di Juventus-Inter della penultima giornata, qualora decisiva per il titolo, ad una delle due squadre dovesse mancare un titolare fondamentale perché colpito dal virus? Chi ci dice che, per esempio, la ASL di Firenze non giudicherà pericoloso il disputarsi di una prossima partita anche con un solo caso di positività nella Fiorentina?

Sia chiaro come il sole che con questo non si intende entrare nel merito della bontà delle scelte perpetrate dalle varie autorità sanitarie, ma non si può che notare come il protocollo, stilato a garanzia di regolarità del campionato, si sia dimostrato in poco tempo fallace e non in grado di garantire equità. Senza regole chiare e inappellabili, note e uguali per tutti, il giocattolo rischia di saltare per aria in una sorta di far west normativo ed allora sì che avrebbe senso parlare di campionato falsato.

CUORE TORO PER LA SALVEZZA

E così, dopo cinque mesi di campionato, è arrivata anche la prima vittoria casalinga del Torino, ottenuta ieri pomeriggio allo stadio Olimpico battendo 3-2 il Sassuolo, nella partita valevole per il recupero della ventiquattresima giornata di Serie A. I granata hanno così portato la loro testa qualche centimetro fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione, superando di un punto il Cagliari e raggiungendo il quart'ultimo posto a quota 23, con ancora una gara da recuperare.

E dire che la partita era iniziata nel peggiore dei modi per la squadra di Davide Nicola, partita molle e distratta in un condizione che poco si sposa a chi dovrebbe fare della fame di punti la sua forza motrice: dopo soli sei minuti i padroni di casa si sono ritrovati sotto, quando Caputo e Berardi, in mezzo a ben otto avversari, hanno avuto il tempo il primo di sistemare di testa il pallone ricevuto da Djuric per l'assist al compagno, il secondo di sparare una spettacolare girata di sinistro in fondo alla porta.

Compresa l'importanza della posta in palio, i granata si sono riversati nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio, impedito loro solo dalle grandi parate di Consigli sui tentativi di Mandragora, Murru e Sanabria, ma hanno dovuto subire la doccia fredda del raddoppio ospite al 38° minuto, quando ancora lo juventino mancato, Domenico Berardi, ha spedito in porta al volo il cross proveniente da destra da parte di Tolijan, beffando non solo Sirigu sul suo palo, ma anche Rincon e Murru, incapaci di opporsi al tiro.

Nella ripresa i neroverdi, rientrati in campo forse un po' troppo convinti di aver già raggiunto i tre punti, avrebbero potuto anche dilagare se Djuricic non avesse fallito un paio di clamorose opportunità da solo davanti alla porta difesa da Sirigu, e come legge del calcio vuole spesso e volentieri in questi casi, hanno finito per buttare al vento la partita. Il cambio effettuato da Davide Nicola, che ad una ventina di minuti dalal fine ha mandato in campo Zaza al posto di un anonimo Rincon, si è rivelato quanto mai decisivo già dopo pochi giri di orologio, quando l'attaccante lucano, è andato subito in goal, poi annullato per fuorigioco.

E' stato il segnale che ha risvegliato l'orgoglio granata, mentre De Zerbi abbandonava la sua filosofia offensiva scegliendo di inserire Peluso al posto di Berardi; il messaggio di paura mandato ai suoi giocatori si è rivelato in breve oltremodo negativo, dato che la squadra ha iniziato ad abbassarsi troppo a protezione del risultato, venendo trafitta ancora da Zaza, ben servito da Sanabria, e a quattro minuti dalla fine da Mandragora, quando un Consigli apparso perfetto nel primo tempo ha commesso un clamoroso errore sul tiro di Gojak, respingendo corto e permettendo così all'ex giocatore dell'Udinese di impattare.

I neroverdi, comprendendo di averla fatta grossa, si sono procurati un'occasione per riportarsi in vantaggio subito dopo, ma Sirigu è stato bravissimo a respingere la conclusione a botta sicura di Obiang, fin quando non si arriva al novantaduesimo, con Zaza abile a spedire di testa in fondo alla rete difesa da un incredulo Consigli il pallone che significa un'insperata vittoria in rimonta del Torino. Il numero 11 granata non ha esultato, mostrando con qualche gesto polemico di non aver gradito il mancato impiego dal primo minuto, ma è stato ugualmente travolto dall'entusiasmo di compagni e panchina, tutti in campo per una vittoria che profuma di salvezza.

Ora per il Torino sarà fondamentale continuare sull'onda positiva di questa vittoria anche a Genova domenica sera, contro la Sampdoria di Claudio Ranieri, prima di cercare di riordinare le idee in vista del derby in progamma il 3 aprile allo stadio Olimpico, subito dopo la sosta per le nazionali.


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Photo by Football.ua, CC BY-SA 3.0 GFDL

LA LAZIO SALVA SOLO L'ONORE

Solo un miracolo sportivo avrebbe potuto permettere alla Lazio di qualificarsi ai quarti di finale di Champions League, dopo la sconfitta per 4-1 patita nella gara d'andata, e benché ogni tanto anche nello sport accadono eventi impronosticabili alla vigilia, le cose ieri sera in baviera sono andate come tutti si aspettavano.
Il Bayern Monaco ha vinto infatti anche la gara di ritorno, senza spingere troppo sull'acceleratore per preservare energie utili negli impegni futuri, permettendo così alla squadra di Simone Inzaghi di uscire di scena senza l'onta di una nuova goleada.
Al fischio finale il tabellone dell'Allianz Arena segnava 2-1 per i padroni di casa, che pur non avendo mostrato inizialmente l'intenzione di voler accelerare troppo la loro manovra, sono riusciti a bucare due volte la retroguardia biancoceleste nel momento di maggior pressione: l'1-0 è arrivato grazie ad un calcio di rigore trasformato da Lewandowski per l'atterramento di Goretzka da parte di Muriqi, il raddoppionella ripresa sul tocco sotto porta di Choupo-Moting, colpevolmente dimenticato dalla difesa laziale.
Il goal degli ospiti è giunto ad otto minuti dalla fine con Parolo, quando ormai i ventidue protagonisti stavano già pensando alla doccia calda e ai massaggi post-partita. La Lazio esce con un doppia sconfitta e con l'amara consapevolezza di non potersi nemmeno avvicinare all'altissimo livello degli avversari.

ANCHE LA SPAGNA NON RIDE

Il calcio italiano, com'è purtroppo ormai tristemente noto, non sta attraversando un periodo florido sotto il punto di vista tecnico e dei risultati; l'eliminazione di tutte le squadre tricolori dalla Champions League già agli ottavi di finale ha certificato la condizione di difficoltà nella quale versa oggi il nostro movimento, ma c'è un altro Paese che, a dispetto del dominio fatto registrare fino a qualche stagione fa, sta incontrando enormi difficoltà nel qualificare le proprie squadre alle fasi finali delle competizioni europee. Con una sola formazione sopravvissuta agli ottavi di finale di Champions League (il Real Madrid), la Spagna sta mostrando infatti una preoccupante inversione di tendenza rispetto alle annate gloriose recenti: l'Atletico Madrid, dominatore della stagione calcistica iberica, è stato malamente eliminato dalla coppa più importante dal Chelsea, quarto in Premier League a 20 punti di distacco dalla capolista Manchester City, senza mai dare l'impressione in 180 minuti di potersi qualificare, mentre il Barcellona, secondo, ha dovuto patire la strapazzante vendetta sportiva del rullo compressore Paris Saint Germain.
Se ne è accorto anche l'ex giocatore del Chelsea, Joe Cole, che commentando la partita per l'emittente BT Sport non ha esitato a paragonare la squadra di Simeone a quelle della Championship o della zona retrocessione della Premier League: "Se è questo il meglio che la Liga può offrire, allora sono nei guai". Il divario tra gli inglesi e quasi tutto il resto d'Europa comincia ad essere sempre più evidente.


I migliori post sportivi:

ACCADDE OGGI - 18 MARZO

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Photo by ulleo (Pixabay), CC0 Creative Commons

  • 1893: nasce a Novi Ligure, vicino ad Alessandria, Costante Girardengo, ex ciclista vincitore di due Giri d'Italia.
  • 1992: la Microsoft distribuisce Windows 3.1.
  • 1998: la Juventus batte 4-1 in trasferta la Dinamo Kyev grazie alla tripletta di Pippo Inzaghi, e si qualifica per le semifinali di Champions League.
  • 2007: Kimi Raikkonen vince, su Ferrari, il Gran Premio d'Australia di Formula 1.

FRASI CELEBRI

  • “Lo sport deve essere patrimonio di tutti gli uomini e di tutte le classi sociali.”
    (P. De Coubertin)

  • “La storia pone dei limiti, gli uomini devono superarsi per generare altri ostacoli che puntualmente verranno abbattuti. E' lo sport, come la vita.”
    (V. Vezzali)

  • “Il bodybuilding è come tutti gli altri sport. Per aver successo serve dedicarsi al 100% all'allenamento, alla dieta e alla testa.”
    (A. Schwarzenegger)

ALTRE NEWS

  • Lo juventino Adrien Rabiot è stato convocato dal C.T. della Francia Didier Deschamps per le sfide di qualificazione mondiale contro Ucraina, Kazakistam e Bosnia.
  • Jannick Sinner è stato eliminato dal torneo ATP di Dubai ai quarti di finale, battuto dal russo Karatsev in 3 set.
  • L'Udinese raggiunge la cifra di 15 milioni di followers totali sui social, con un incremento in un anno di circa 11 milioni.
  • Daniele De Rossi entra a far parte dello staff tecnico della nazionale: si aggiungerà al gruppo dei collaboratori del C.T. Roberto Mancini.

LETTERE AL DIRETTORE

Mi scrive Elio, da Milano:

Carissimo Direttore,
mi consiglia un posto dove andare in vacanza?

Gentile sig. Elio,
apprezzo il suo ottimismo e la sua voglia di normalità e pertanto, nonostante il mio giornale non parli (almeno per il momento) di viaggi, voglio accogliere la sua richiesta consogliandole di visitare appena le condizioni lo permetteranno la città di Porto, econimica, bellissima, e abitata da persone fantastiche.

Per contattare la "Redazione" de "Il resto dello Steem" su discord: frafiomatale#9013

N.B. - L'intestazione è stata realizzata sul sito canva.com.


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