Gravina rischia grosso - Gravina takes big risks [Multilanguage]

CAPOLINEA?

Come emerso anche dalle ultime vicende giudiziarie, nel fantastico mondo del pallone italiano, siamo abituati a vedere nascere come funghi scandali creati ad arte per affossare il nemico designato, ma allo stesso tempo comportamenti ben più gravi ed evidenti trattati con leggerezza nello spazio di una notte, perché magari non meritevoli di vendere qualche copia in più.

Di esempi se ne potrebbero fare tantissimi, a partire da Calciopoli per arrivare all'ultimo caso delle plusvalenze. Tragicomica in questo senso la dichiarazione del A.D. del Sassuolo, Giovanni Carnevali, che l'estate scorsa, poche ore dopo la sentenza definitiva emessa ai danni della Juventus sulle "partnership sospette", dichiarò come se nulla fosse che i due giocatori della primavera appena acquistati dalla Roma a peso d'oro, servivano per dare una mano al bilancio di una "società amica".

Naturalmente sui giornali nessuna campagna stampa denigratoria verso le due società, così come fondamentalmente a pochissimi importa tutt'oggi dell'iscrizione sul registro degli indagati della procura di Roma di Aurelio De Laurentiis, in relazione all'affare Osimhen.

_{Aurelio De Laurentiis (al centro) festeggia con la squadra la conquista della Coppa Italia del 2014. Hanson K Joseph, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Un indagato è innocente fino a prova contraria, si dirà. Corretto, peccato però che per la giustizia sportiva non sia così e che spesso le ipotesi accusatorie dei pubblici ministeri vengano trasformate in pena senza che gli imputati abbiano la possibilità di difendersi.

Di certo, chi sostiene un sistema penale degno di una democrazia, come chi vi scrive, non può accettare le storture del sistema sportivo. Ergo, mi auguro che De Laurentiis e il Napoli vengano puntiti solo se ritenuti colpevoli al termine di un giusto ed equo processo e non per dare sfogo alla bile dei tifosi, come di solito accade in casi del genere.

Tuttavia, se fossi un sostenitore della squadra partenopea, dormirei sonni tranquilli. Alcuni protagonisti hanno dimostrato di possedere la capacità e la fortuna di cavarsela sempre, indipendentemente dalla grandezza del guaio nel quale sono capitati. In alternativa, è possibile spostare l'attenzione su quanto sta accadendo nelle ultime ore al presidente della FIGC, nonché vice-presidente dell'UEFA, Gabriele Gravina.

_{Il presidente dell'UEFA, Alexander Ceferin (a sinistra), foto da Steffen Prößdorf, CC BY-SA 4.0 , attraverso Wikimedia Commons
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina (a destra), foto da Quirinale.it, Attribution, attraverso Wikimedia Commons}

Dall'inchiesta di Perugia, della quale ci siamo occupati ieri, abbiamo appreso che il numero uno del movimento tricolore è finito nel registro degli indagati della procura locale per appropriazione indebita e auto-riciclaggio. La vicenda risale al 2018, quando il nostro eroe era a capo della Lega Pro, e poteva trattare in maniera diretta la cessione dei diritti televisivi.

Secondo le indagini, alcune aziende vennero brutalmente escluse dalla gara, nonostante avessero tutte le carte in regola per partecipare. Il motivo sembra risiedere in una tangente mascherata da circa trecentomila euro, ricevuta da personaggi legati alla ditta vincitrice dell'appalto, per una compravendita di libri antichi appartenenti allo stesso Gravina, sospettata di essere fittizia.

Il numero uno del calcio italiano si è prodigato nel comunicare alla stampa la propria visita volontaria ai magistrati, al fine di chiarire la vicenda, ma molti sospettano che questa sia stata semplicemente una mossa per anticipare l'avviso di chiusura indagini e il rinvio a giudizio che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, con relativi sensazionalismi che ne sarebbero derivati.

Singolare il commento alla vicenda rilasciato da Alexander Ceferin, presidente dell'UEFA, che ci ha tenuto a ricordare come tutti siano da considerare innocenti fino a prova contraria. Più o meno l'opposto di quello che dichiarava l'anno scorso, quando nel centro del mirino erano finite il Barcellona e soprattutto la Juventus.

Auguri presidente, a differenza sua da queste parti rimaniamo garantisti.

Statemi bene, alla prossima!

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