Giorno 13 - Tipi da spiaggia

23 LUGLIO

Non nutrendo, a differenza del resto della famiglia, una passione sfrenata per i bagni in mare, soprattutto al mattino mi capita di trascorrere molte ore sul lettino, un po' all'ombra, un po' crogiolandomi sotto i raggi del sole. Il rumore delle onde del mare induce un profondo rilassamento, di tanto in tanto interrotto dalla voce dei venditori o dagli schiamazzi dei bambini.

Dei secondi, con chi ne avrà voglia, parleremo domani, provando a sviluppare una riflessione sul modo in cui perlopiù vengono educate le nuove generazioni, mentre oggi ci concentreremo su tutto quel microcosmo di personaggi che si guadagna da vivere percorrendo avanti e indietro la costa, nel tentativo di vendere i propri prodotti o servizi.

Il prodotto di gran lunga più gettonato sono le "petulle", frittelle che vengono vendute un po' ovunque ma che soprattutto in spiaggia trovano una lunga pletora di ammiratori. Il pacchetto ne contiene circa una decina, proposte al costo di un euro e cinquanta (se siete a corto di spiccioli solitamente vengono accettate anche le nostre monetine).

Sebbene siano diversi i venditori di petulle sulla spiaggia, conviene affidarsi a quelli più "professionali", che dietro si portano anche la borsa con i vari topping. Noi le abbiamo provate con il miele (o almeno speriamo che lo fosse), in una specie di ricordo di infanzia, ma molti scelgono cioccolato o amarena, a seconda dei gusti.

Subito dopo, nonostante il caldo, sono le pannocchie a catturare il favore dei bagnanti. Anche in questo caso sono diversi i venditori che passano per gli ombrelloni a proporle, ma il numero uno rimane il signore proposto nella foto, che trascina con gran vigore avanti e indietro il suo carretto sul quale le arrostisce direttamente, consegnandole incandescenti.

In questo caso siamo di fronte ad un vero e proprio street food albanese, che abbiamo potuto notare essere preparato e consumato anche in diversi angoli della capitale, Tirana. All'interno della nostra vacanza albanese non ci siamo ancora abbandonati al suo gusto eccezionale, un mix di dolce e salato irresistibile, ma presto rimedieremo.

Di certo l'eroico signore che arrostisce le pannocchie sotto il sole e a temperature costantemente sopra i 35 grandi, dovrà compiere uno sforzo non indifferente per sopportare costantemente il calore emanato dal carretto con la brace, ma ugualmente tenerezza suscitano i venditori di tende o vestiti, di solito signore minute, che si caricano sulle spalle interi sacchi di merce.

E dopo il cibo è il turno dei giochi gonfiabili. Mini-piscine, salvagenti, materassini e palline, tutto rigorosamente in plastica, trascinato su e giù per la spiaggia a contatto diretto con il corpo. Mi è capitato di assistere ad una vendita di una piccola pallina, poco più grande di una da tennis, pagata dal papà di turno la bellezza di cinque euro: diciamo che nel prezzo è evidentemente compreso anche lo sforzo.

_{Venditore di giochi gonfiabili, foto di proprietà dell'autore}

La palma del più stravagante comunque rimane sempre in capo a lui, lo showman di cui avevo già parlato ieri e che oggi è passato rapidamente davanti alla mia postazione, sempre armato di casse e microfono, soffermandosi alcuni istanti qualche ombrellone più in là, giusto il tempo di permettermi di immortalarlo con uno scatto.

Se dovesse coinvolgermi, in uno di questi giorni, gli chiederò di mettersi alla prova con una canzone italiana, magari un grande classico come Al Bano o Adriano Celentano e, in caso di difficoltà, lo accompagnerò con il secondo microfono. Tanto siamo in Albania e, per fortuna, qui non mi conosce nessuno.

_{Foto di proprietà dell'autore}