Giorno 0 - "Viva" Wizzair

DUE ORE DOPO

Dunque la finale di Euro 2024 si disputerà tra Spagna e Inghilterra. No, vi prego non scappate pensando ad un titolo clickbait, perché questo post col calcio non c'entra nulla. Tuttavia, si può tranquillamente affermare che arrivati a Tirana il nome delle due finaliste coincida con la prima cosa di cui ci siamo resi conto.

Gli albanesi sono un popolo a tradizione calcistica e un po' dappertutto nei locali, ma persino in botteghe come minimarket o dai barbieri, si erano formati capannelli di persone intente ad assistere alla seconda semifinale, tra Inghilterra e Olanda; piazza Scanderbegh, il cuore della città, si presenta per metà occupata da quello che sembra una specie di Eurovillage, con maxischermi, tribune per assistere alle partite e bancarelle.

Avrei preferito ritrovarla spoglia, immensa e bellissima come me la ricordavo l'anno scorso, ma tant'è. Dunque siamo tornati a Tirana e per la prima volta abbiamo scelto di replicare una destinazione già visitata in passato, alla quale aggiungeremo una coda con qualche giorno "di mare" da trascorrere a Durazzo.

_{Foto di proprietà dell'autore}

La scelta è dettata da una serie di motivi, tra i quali gli esami di terza media del nostro pargolo più grande, la necessità di effettuare di persona iscrizione alla nuova scuola e le difficoltà conseguenti nel trovare buone offerte per luglio, specialmente quando ci si muove in cinque. L'Albania è ancora sorprendentemente economica, ma consiglio a chi la vuole visitare di fare in fretta perché non durerà a lungo.

La giornata era cominciata bene, con l'aeroporto di Torino raggiunto comodamente dal nuovo servizio di navetta in treno, che passa ogni mezz'ora circa, ad un prezzo "family" più che accettabile di 20 euro complessivi per 5 persone. Siamo partiti dalla stazione di casa, provincia di Vercelli, ma per chi è già in città, il prezzo è ovviamente inferiore.

All'aeroporto Sandro Pertini però, le spiacevoli sorprese: i voli del pomeriggio erano tutti in ritardo. Prima mezz'ora, poi un'ora e infine un nuovo raddoppio. Attese infinite, code, un boarding che sembrava non terminare mai e poi finalmente la partenza. Wizz Air è probabilmente la peggior compagnia tra le peggiori compagnie, ma spesso è quella che ha i prezzi migliori e occorre fare di necessità virtù.

_{Una vista interna dell'aeroporto Sandro Pertini di Torino, foto di proprietà dell'autore}

L'arrivo era previsto per le 19.15, ma quando l'aereo mette le ruote sulla pista della capitale albanese sono passate le nove. Per fortuna non abbiamo da fare code al ritiro bagagli o all'ufficio informazioni per chiedere come arrivare in città, fiondandoci direttamente al terminal dei bus che si trova in fondo alla strada, uscendo dalla porta di sinistra.

Il biglietto non è aumentato, 400 leke (4 euro) e anche quest'anno il più piccolo non ha pagato, ma prima di muoversi questi bus aspettano di essere pieni o di raccogliere quanti più voli possibile. Si fanno così tranquillamente le 22.00 e dopo la canonica mezz'oretta di strada eccoci di nuovo in piazza Scanderbegh.

La piazza brulica di gente, un po' per il viavai dal già citato Eurovillage, un po' per la naturale propensione da queste parti a godersi la vita, ma i nostri programmi, ovvero andare subito a rifornirci di acqua e prodotti per la colazione del giorno dopo (e magari addentare anche qualcosa per cena) vanno un po' a farsi benedire.

C'è ancora da raggiungere la casa, alla quale per fortuna si entra con self check-in, con una passeggiatina di un altro chilometro, posare gli zaini e andare all'avventura alla ricerca di qualcosa di aperto. Troviamo un Conad illuminato e incrociamo le dita.... chiusura 23.45!

Sono le 23.30, in zona Cesarini, come le vittorie dell'Inghilterra.

A domani

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