Ho sempre trovato le analisi post partita di Roberto Mancini molto intelligenti, e quasi mai intrise di quella banalità che avvolge le dichiarazioni del mondo del calcio. Certo, forse a volte è un po' condizionato nel giudizio finale e tende a considerare le prestazioni delle sue squadre più positive di quelle che in realtà si sono dimostrate, ma si tratta di un peccato veniale che ad un intenditore di calcio come lui si concede volentieri.

Dopo il match contro la Lituania, di sicuro non uno dei migliori della squadra azzurra da quando l'ex allenatore di Inter e Manchester City è al timone della barca, Mancini ha minimizzato le difficoltà riscontrate dai nostri giocatori, affermando allo stesso tempo una verità innegabile nel mondo del calcio moderno: le vittorie non sono mai scontate, contro nessun avversario. E del resto è bastato un giro alla ricerca dei risultati della serata per confermare quanto affermato dal commissario tecnico dell'Italia: avete visto la Germania massacrata dalla Macedonia o il Portogallo, in crisi a lungo contro il Lussemburgo?

Il calcio è cambiato e si è, almeno in parte, globalizzato. Le nazionali schierano spesso giocatori naturalizzati e il livello, specialmente delle più piccole, ha compiuto un salto in avanti. In un'annata come questa poi, nella quale praticamente tutte le partite si sono giocate senza la spinta del pubblico di casa, la squadre meno blasonate hanno patito molto di meno la differenza, sentendosi forse persino più tranquille e meno sotto pressione, mentre per le corazzate del pallone e per i fuoriclasse, giocare senza la presenza dei tifosi ha portato sovente a clamorose deconcentrazioni.

In ogni caso, dopo queste lunghissime premesse, quello che rimane della serata di ieri è il risultato. L'Italia ha vinto la terza partita di qualificazione mondiale di seguito, portando a 25 la striscia di risultati utili consecutivi. Mancini ha così eguagliato il precedente record di Marcello Lippi, ma soprattutto ha già scavato un piccolo solco tra la nostra nazionale e la Svizzera, graziata da chi ha compilato i calendari con un impegno ufficiale in meno in questo periodo di fuoco della stagione. Centrarne tre su tre alla partenza, con due trasferte, non impossibili ma insidiose in Bulgaria e Lituania, è stato un grande risultato. Anzi, un capolavoro.

Anche perchè, forse per un accordo non scritto con le varie squadre del campionato (Mancini ha allenato per tutta la carriera squadre di club e ben sa quanto conti rimanere in buoni rapporti con i colleghi) o forse per una normale ripartizione delle energie fisiche, il Commissario Tecnico ha mandato in campo una formazione totalmente rivoluzionata rispetto alle prime due apparizioni: dentro in difesa l'esordiente Toloi, accompagnato da Mancini e Bastoni, Pellegrini e Pessina a ruotare intorno al playmaker Locatelli e l'insolito duo El Shaarawy-Bernardeschi a giocare sulla stessa linea di Immobile.

Forse a causa dei troppi cambi, i nostri hanno faticato seriamente a portare pericoli verso la porta lituana per tutto il primo tempo, e la squadra ha dovuto attendere la ripresa, con gli ingressi di Chiesa e Sensi al posto degli spenti El Shaarawy e Pellegrini, oltre che la strigliata del tecnico nell'intervallo, per cominciare a far vedere quello che sa fare. Locatelli ha così potuto affidare a Sensi i compiti della regia, spostandosi in una posizione da mezz'ala che più si addice alle sue caratteristiche e la palla ha iniziato a girare nel modo giusto, tanto che sono bastati 2 minuti proprio al centrocampista dell'Inter appena entrato per segnare il goal dell'1-0.

La partita, un po' come successo tra giorni prima con la Bulgaria, si è così messa in discesa, tanto che per lunghi tratti l'Italia ha dato l'impressione di poter segnare numerose volte; e l'avrebbe anche fatto, se non fosse che la serata del capitano Ciro Immobile si è rivelata una delle peggiori del suo già poco brillante periodo; il centravanti della Lazio è sembrato quasi più interessato a centrare il portiere avversario (anche da due passi) o a mandare la palla fuori di pochi centimetri che a cercare di spedirla in fondo alla rete, sbagliando tutto ciò che poteva sbagliare.

La Lituania ha mantenuto lo stesso atteggiamento guardingo per tutta la partita, giocandosela nell'unica maniera a disposizione delle squadre più piccole quando incontrano le favorite: difesa e contropiede. La partita si è così trascinata in equilibrio fino all'ultimo quarto di gara, quando i padroni di casa hanno avuto sui piedi di Eliosius la possibilità di centrare un clamoroso pareggio, negato solo dal prodigioso intervento di Donnarumma. I nostri ci hanno messo un po' a riprendersi dallo spavento, ma sono tornati in avanti per cercare di chiudere la partita, senza tuttavia trovare fortuna.

Quando ci si stava preparando già mentalmente a contare gli ultimi secondi di recupero però, Barella è stato colpito in area da un difensore avversario, che nel tentativo di rinviare ha centrato maldestramente la coscia del centrocampista dell'Inter. Calcio di rigore e, finalmente, Immobile è riuscito a vincere il suo personale duello col portiere Svedkauskas, realizzando il goal del definitivo 0-2. Le qualificazioni mondiali torneranno ora a Settembre, proprio con il match clou Svizzera-Italia, che Roberto Mancini ha già dichiarato di non accontentarsi di pareggiare.

IL CAMPIONATO INTERSTELLARE SARA' PRESTO REALTA'

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Era nell'aria da tempo, ma ora, con le ultime dichiarazioni rilasciate in giornata da Elon Musk, il campionato interstellare può finalmente posare la prima mattonella della sua futura realizzazione. I lavori per la costruzione degli impianti che ospiteranno le gare sono infatti stati mandati avanti in gran segreto in questi mesi, tanto da risultare quasi completatati e le ultime notizie parlan già della data dell'evento, che si giocherà nel futurista stadio denominato Tesla Arena il primo di Aprile del 2023.

Per conoscere i nomi dei giocatori che faranno parte della spedizione terrestre è naturalmente ancora troppo presto, ma Warren Buffett, co-finanziatore del progetto, ha lasciato intendere che non si baderà a spese e che verranno ingaggiati i più alti profili a disposizione sul pianeta:

Messi e Ronaldo? Penso piuttosto a giovani campioni come Mbappé e Haaland nella nostra squadra, ma se le icone del calcio di questi ultimi dieci anni riusciranno a mantenere un livello accettabile faranno sicuramente parte della spedizione. Pensate che non riusciremo a convincerli? Per entrare nella storia, tutti saranno disposti ad accettare.

In attesa di comprendere se le previsioni di Bufett si riveleranno azzeccate o meno, e quali giocatori accetteranno di far parte della spedizione terrestre, facciamo un po' d'ordine: il campionato, denominato Interstellar Championship si svolgerà nell'arco di 24 ore e comprenderà otto squadre, ovvero una per ogni pianeta del sistema solare; ad aprire le danze, come già annunciato, ci penserà la sfida Terra-Marte (l'allenatore del nostro pianeta dovrebbe essere l'inglese Fish), seguita dagli altri quarti di finale Mercurio-Venere, Giove-Saturno e Urano-Nettuno.

Naturalmente c'è grande attesa per conoscere i volti dei calciatori che formeranno le altre squadre, ma Jeff Bezos, che ha deciso di sponsorizzare la formazione venusiana (sulle magliette azzurre campeggerà la scritta Amazon Prime Video, il servizio di streaming che trasmetterà tutte le partite del torneo), ha già annunciato di poter disporre di alcuni calciatori "di un'altra galassia" rispetto a quelli che siamo abituati a vedere ogni fine settimana sui nostri campi di calcio e che la sua squadra è di gran lunga la favorita per la vittoria finale.

Staremo a vedere cosa succederà, ma il fermento nel mondo degli appassionati di pallone è già enorme e cresce di ora in ora. Le informazioni del resto vengono centellinate proprio per creare un clima di attesa sempre più grande intorno all'evento ma Musk e Buffett hanno già annunciato che entro la mezzanotte di oggi sveleranno quanti più particolari possibili. Nel frattempo vi lascio il link del sito ufficiale del torneo e vi prego, se ci avete capito qualcosa di più di me, spiegatemelo nei commenti.

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