Here the fantasy ends, and reality begins. What you have read in the first lines is a short synopsis of a part of my novel, "The Great Secret Tournament", to be released next month, published by the [Montag] publishing house (https://www.edizionimontag.it/). Everything is the result of my head, even more "stimulated" during the lockdown period of last spring, so much so as to give birth to a novel of over three hundred and fifty pages written in more or less a month and a half of afternoons spent on the balcony.

The story of Mrs. Stéphanie Frappart is however not too different from the one that came out of my "pen": the French referee in fact entered history last night, becoming the first female referee to direct a match of Champions League, the one staged in Turin between Juventus and Dinamo Kyiv.

Parallel to what happened to Emilia Torrevieja, the referee of my story, Mrs. Frappart has quickly climbed the international hierarchy, considering that only six years ago she refereed her first match among professionals, whistling inside a French second division match and that since then, thanks to impeccable performances and physical tests passed better than many male colleagues, the thirty-seven-year-old transalpine has seen increasingly important games entrusted to her decisions, such as the final of the women's world championship of 2019, and the English derby Liverpool-Chelsea valid for the European Super Cup of the same year.

Despite having had no qualms in waving a yellow card in front of the first player after only ten minutes, Stéphanie did not have to face too intense protests last night from the protagonists, evidently softened by her grace and serene face with the which imposed the sanctions; some replay have caught the players in the act of exchanging handshakes and signs of understanding with the referee, this time a harmonious part of the game, rather than a common enemy to fight.

The confidence with which he entered the Olympus of European football, as well as the skill with which he unraveled all the most delicate episodes, always making the most correct decisions, suggests that the future of Madame Frappart could even contemplate one of the most important matches of the competition and who knows, in the future also the final.

A sensational coincidence would occur (or if you prefer, you can call it prophecy), such as those occurring for example within the famous cartoon series "The Simpsons", able to predict some rather important events of the future (the election by Donald Trump, the virus that came from the East, 3D printers, smartwatches and more ...), but rest assured, at least in my case it would be just an exceptional dose of luck.

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Immaginate un torneo calcistico, in cui la posta in palio sia altissima. E non mi riferisco solo ad una questione economica, ma anche e soprattutto ad una visione puramente sportiva. Vincere quella manifestazione può permettere ad un calciatore di scrivere per sempre il proprio nome nella leggenda, tanto che tutti i più grandi assi del mondo sono disposti anche a sacrificare una parte della propria vita personale pur di alzarne la coppa, il simbolo di un primato destinato a rimanere nella storia.

Quanta tensione credete ci sarebbe in ogni partita di una manifestazione simile? Se poi aggiungiamo che spesso, tra i vari calciatori, alla ruggine portata dal campo si va ad aggiungere a quella legata a motivi personali, ad ideologie politiche o esistenziali e a vecchi rancori di spogliatoio, capite bene come solo un arbitro speciale possa essere capace di tener testa a ventidue contendenti pronti a scendere in campo con il coltello tra i denti.

Ed è qui che l'organizzazione di questo torneo, seppur tra mille contraddizioni e alcuni scheletri nell'armadio non facili da cancellare, trova il suo uovo di colombo: far arbitrare la finale ad una donna. Nonostante i campionati europei siano divenuti sempre meno seguiti, per via delle circostanze sanitarie in cui buona parte del vecchio continente è immersa, in uno dei più importanti tra essi si sta mettendo in luce da qualche anno una graziosa signora, capace di tener testa agli uomini e al loro eccessi da testosterone a suon di fischietto, cartellini e anche schiaffi, quando necessario.

STOP!

Photo by Supporterhéninois, CC0, via Wikimedia Commons

Qui termina la fantasia, ed inizia la realtà. Quello che avete letto nelle prime righe è una breve sinossi di una parte del mio romanzo, "Il Grande Torneo Segreto", in uscita il mese prossimo, edito dalla casa editrice Montag. Tutto è frutto della mia testa, ancora più "stimolata" durante il periodo di lockdown della scorsa primavera, tanto da partorire un romanzo di oltre trecentocinquanta pagine scritto in più o meno un mese e mezzo di pomeriggi trascorsi sul balcone.

La storia della signora Stéphanie Frappart non è tuttavia troppo diversa da quella uscita dalla mia "penna": la direttrice di gara francese è entrata infatti a sua volta nella storia ieri sera, diventando il primo arbitro donna a dirigere un match di Champions League, quello andato in scena a Torino tra Juventus e Dinamo Kiev.

Parallelamente a quanto occorso ad Emilia Torrevieja, l'arbitro della mia storia, la signora Frappart ha rapidamente scalato le gerarchie internazionali, se si pensa che solo sei anni fa ha arbitrato il suo primo match tra i professionisti, fischiando all'interno di una partita della Serie B francese e che da allora, a suon di prestazioni impeccabili e test fisici migliori di molti colleghi uomini, la trentesettenne transalpina ha visto affidare alle sue decisioni partite sempre più importanti, come la finale del campionato del mondo femminile del 2019, e il derby inglese Liverpool-Chelsea valevole per la Supercoppa europea dello stesso anno.

Liverpool-Chelsea, European Super Cup 2019 Final, photo by MojNews, CC BY 4.0

Pur non avendo avuto scrupoli nello sventolare un cartellino giallo di fronte al primo giocatore dopo soli dieci minuti, Stéphanie non ha dovuto affrontare ieri sera proteste troppo accese da parte dei protagonisti, evidentemente ingentiliti dalla sua grazia e dal viso sereno con il quale comminava le sanzioni; alcuni replay hanno pescato i calciatori nell'atto di scambiare strette di mano e cenni di intesa con l'arbitro, questa volta apparso una parte armoniosa del gioco, più che un nemico comune da combattere.

La sicurezza con la quale ha fatto ingresso nell'Olimpo del calcio europeo, nonché la maestria con la quale ha sbrogliato tutti gli episodi più delicati, prendendo sempre le decisioni più corrette, lascia presagire che il futuro di Madame Frappart potrebbe addirittura contemplare una delle partite più importanti della manifestazione e chissà, in futuro anche la finale.

Si realizzerebbe una clamorosa coincidenza (o se preferite chiamatela profezia), come quelle avvenute ad esempio all'interno della famosa serie di cartoni animati "I Simpson", in grado di predire alcuni avvenimenti piuttosto importanti del futuro (l'elezione di Donald Trump, il virus giunto dall'oriente, le stampanti 3D, gli smartwatch e altro...), ma tranquilli, almeno nel mio caso si tratterebbe solo di un'eccezionale botta di fortuna.

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