La fine del caimano 🇮🇹🇬🇧

in Italylast year (edited)

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🇮🇹
Scrivendo poche righe sulla morte di Berlusconi mi sforzo di vedere qualcosa di positivo, di condivisibile anche se sono consapevole che in politica tutto e' divisivo.

Non posso che sorridere, da vecchio bucaniere, alla sua passione
per l'altro sesso, poi possiamo fare 2000 discorsi ma quell'aspetto
non riesco a non vederlo...alla mia maniera.

Da uomo di sport non posso non riconoscere che se uno in 31 anni
vince 29 titoli allora vuol dire che e' stato un grande presidente.
Ha speso un capitale, ma erano soldi suoi, alla fine restano gli albi
d'oro non le spese sostenute per riempirli.

Da politico riconosco ai suoi governi 2 meriti.
E' stato l'ultimo ad aumentare le pensioni ed e' grazie a lui se
esiste l'inviolabilita' della prima casa da parte della pubblica
amministrazione.

Da imprenditore....beh...partire con una tv da 40 dipendenti ed
arrivare dove e' arrivato, i meriti sono evidenti.

Detto questo, detto tutto questo, al di la' del consueto dispiacere
che accompagna ogni morte, ritengo che ci abbia lasciati una delle
peggiori parti di questo paese.
Se siamo conciati come siamo e' anche a causa di individui simili
e dei loro accoliti.

Colluso con ogni sorta di mafia e mafie, amico di uno come Putin,
anche se preferisco lui al pagliaccio ucraino non posso certo
provare simpatia per chi scatena guerre, per qualunque ragione.

Berlusconi ha calpestato tutte le leggi della Repubblica, facendola
franca grazie al potere, al denaro ed al potere del denaro.
Vederlo andare in giro per il mondo, mezzo rincoglionito da viagra e cialis a rappresentarci ha disegnato uno dei punti piu' bassi del nostro paese, persino peggiore di quello attuale.

Ha comprato e si e' comprato una carriera politica a cui gli italiani
hanno sciaguratamente creduto, come hanno creduto al Presidente
operaio.

Non ho alcun dispiacere per la sua dipartita, il paese non perde
nulla, anzi forse guadagna qualcosa.
Poi ogni testa e' un piccolo mondo, ognuno la pensa a modo suo.
🇬🇧
Writing a few lines on Berlusconi's death, I try to see something positive, something that can be shared even if I am aware that everything in politics is divisive.

I can only smile, like an old buccaneer, at his passion
for the other sex, then we can make 2000 speeches but that look
I can't help but see it...in my own way.

As a man of sport I can not recognize that if one in 31 years
he wins 29 titles then it means that he was a great president.
He spent a fortune, but it was his money, in the end the albums remain
of gold not the expenses incurred to fill them.

As a politician I recognize his governments 2 merits.
He was the last to increase pensions and it is thanks to him if
there is the inviolability of the first house by the public
administration.

As an entrepreneur....well...starting with a TV with 40 employees ed
getting where he is, the merits are obvious.

Having said that, having said all this, beyond the usual displeasure
that accompanies every death, I believe he left us one of the
worst parts of this country.
If we are tanned as we are it is also due to similar individuals
and their acolytes.

Colluded with all sorts of mafias and mafias, friend of someone like Putin,
even if I prefer him to the Ukrainian clown I certainly can't
feel sympathy for those who start wars, for whatever reason.

Berlusconi has trampled on all the laws of the Republic, making it
free thanks to power, money and the power of money.
Seeing him go around the world, half stoned by viagra and cialis to represent us has drawn one of the lowest points of our country, even worse than the current one.

He bought and bought himself a political career to which the Italians
they unfortunately believed, as they believed the President
worker.

I have no regrets about his passing, the country does not lose
nothing, indeed perhaps earn something.
Then every head is a small world, everyone thinks his way.

Sort:  

Proprio in queste ore in cui tutto il Paese omaggia il Cavaliere, e i media ci bombardano con la sua biografia, c'è una parte della sua vita mi ha fatto sorridere: un’altra volta, mentre svolgeva i servizi sociali alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone, Berlusconi fu avvicinato da un’anziana signora che gli chiese: "Presidente, mi può fare un favore? Mi può portare a casa sua?" Il Cavaliere rispose: "Ma signora, io non posso…". E lei insistette: "Per favore, mi porti a casa sua. Lì ci sono i miei figli che non vedo da tanto tempo".
Questa è una storia vera raccontata dallo stesso Berlusconi nel 2014, quando iniziò l’attività di volontariato presso l’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano), dove si occupava di assistere i malati di Alzheimer. L’ex premier era stato condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale nel processo Mediaset, ma aveva ottenuto l’affidamento ai servizi sociali per un anno. Berlusconi descrisse la sua esperienza come una lezione di umanità e disse di aver instaurato un rapporto affettuoso con gli anziani ospiti della struttura, alcuni dei quali lo riconoscevano come il presidente del Consiglio o del Milan. Suonò anche il pianoforte e cantò per loro alcune canzoni, tra cui “Malafemmena” e “O sole mio”.
La signora che gli chiese di portarla a casa sua era una delle tante persone affette da demenza senile che vivevano nella casa di riposo. Berlusconi le spiegò gentilmente che non poteva accontentarla e le propose invece di andare a fare una passeggiata nel parco insieme. La donna accettò e si lasciò accompagnare dal Cavaliere, che le tenne la mano e le parlò con dolcezza (la storia dice questo e a me piace pensare che sia andata proprio così).
Non sono mai stato un fan di Berlusconi, ma devo ammettere che questo aneddoto mi ha fatto riflettere poiché, anche se addolcita, era pur sempre una condanna da scontare e lui l’ha scontata a modo suo con un gesto che dimostra che dietro al personaggio (discutibile o meno) c’era anche un uomo. "Caimano" R.i.p.

Qualche buon gesto non cancella, almeno per me, la sciagura che questo uomo è stato per il paese.

La mia opinione su di lui è che come tutti i politici sia stato una marionetta, seppur con molto più potere economico e mediatico di tutti gli altri.
Fin quando gli hanno lasciato il guinzaglio largo ne ha approfittato per aggiustare tutti i propri affari, forse ad un certo punto si è persino convinto di potercela fare da solo, di diventare una specie di Napoleone dei giorni nostri, ma quando è stata suonata la sua ora nemmeno lui ha potuto opporsi.
Forse con gli amici o in alcune occasioni particolari conservava ancora una dose di umanità, in linea di massima però ha rappresentato anni piuttosto bui della nostra democrazia, indimenticabili i lodi Schifani e Alfano che lo avrebbero dovuto proteggere dai processi, entrambi bocciati ovviamente dalla Corte costituzionale. Poi quelli che sono venuti dopo hanno calpestato la costituzione ancora di più,ma questa è un'altra storia

Lutto nazionale.
7 Giorni.
Giusto per ricordare che per Falcone e Borsellino non è successo...

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