L'Alleanza delle Altcoins [ITA]

Erano passate alcune settimane da quando il prode Cavaliere Bitcoin utilizzò l'artefatto magico "Fork of Split Chain" per creare un suo clone, battezzandolo Bitcoin Gold. Il cavaliere lo fece per poter intraprendere separatamente due Cerche diverse, con lo scopo di decidere quale fosse il miglior cammino da percorrere e proclamare il migliore di fronte a tutto il regno di Cryptoland.

Purtroppo il giovane e sbarbato Bitcoin Gold non fu all'altezza del compito: ma non siamo qui per parlare di lui... né dello scudiero Segwit2x che decise di incamminarsi da solo e contro il volere popolare alla ricerca della verità, senza scudo e senza spada, ben sapendo di dover combattere contro le potenti Balene che dominavano il regno nell'ombra. Diremo solo che le sue spoglie sono custodite in un piccolo cimitero nella città che vide i suoi natali, Bitfinexville.

Il nostro scopo è quello di narrare nuovamente le gesta del Valoroso cavaliere Bitcoin, primo del suo nome, conquistatore delle Cryptowars, Mattatore del drago Icoban, Liberatore del reame dalle grinfie del perfido Jamie Demon e, da oggi, comandante dell'alleanza delle Altcoins.

Ma procediamo con ordine: superate agilmente le insidie della montagna conosciuta come "Il Sesto Mil", egli giunse finalmente alla meta: il Tempio dei Grandi Investitori, dove egli avrebbe avuto finalmente il riconoscimento che gli spettava.

Scese dal suo cavallo e, prima di entrare, si tolse l'elmo mostrando la sua nera chioma striata di grigio e le cicatrici sul suo volto, ancora piacevole nonostante l'età e le ferite. I Grandi Investitori erano lì, ad attenderlo di fronte all'altare del Mercato Azionario, sul quale era stata deposta una spada.
Egli era Coraggioso come un leone e Temprato da mille battaglie: eppure, quando vide quella lama lucente, le sue ginocchia tremarono lievemente e non poté fare a meno di tradire un'occhiata di stupore.

Quella era la spada leggendaria nota come "La Flamberga delle Futures".

Interi tomi furono scritti su tale artefatto: si diceva che il suo potere fosse incommensurabile, che il suo filo fosse indistruttibile e che il suo utilizzatore fosse capace di infliggere colpi tremendi in base al rialzo o alla discesa del suo splendore.
Ma la parte della leggenda che più emozionava Bitcoin era un'altra: "La Flamberga delle Futures" permetteva a chi la detiene l'ingresso nel reame proibito de "La Grande Finanza", un reame dove tanti altri cavalieri sono morti combattendo contro mostri ed avversari di livello completamente diverso da quelli affrontati fino ad ora... ma aprendo la porta a ben più alte ricompense.

"Prode Cavaliere Bitcoin, benvenuto nella dimora dei Grandi Investitori"

Disse uno dei sacerdoti, con il volto coperto da un cappuccio. Egli indossava una lunga tunica color verde con ricamato, in oro, il simbolo della loro chiesa: una "S" con una barra verticale a dividerla in due.
Il nostro eroe si inchinò.

"Sei arrivato fin da noi superando difficoltà indicibili. Eppure dovresti sapere che il tuo regno, Cryptoland, non è che una goccia nel mare della Grande Finanza. Ma tu ti sei dimostrato lodevole, e vogliamo darti una possibilità che concediamo veramente a pochi. Vogliamo farti dono della leggendaria Flamberga delle Futures"

Bitcoin parlò, e nonostante tutto, la sua voce non tradiva alcuna debolezza.

"Miei signori, il dono che mi fate è enorme. Non so se sarò degno di tale benedizione: ma vi posso assicurare che farò di tutto per tenere alto il nome di Cryptoland, a costo della mia stessa vita"

Il sacerdote si avvicinò all'altare, depositò la spada su un cuscino rosso con sopra stampate le lettere "CBOE", e si avvicinò al prode cavaliere. Bitcoin si alzò ma il sacerdote alzò una mano, perentorio.

"Ad una condizione, prode Bitcoin: non partirai da solo alla conquista dei nuovi reami. Dovrai guidare un esercito alla vittoria, un esercito composto dai migliori guerrieri e vassalli del regno di Cryptoland, dovrai cavalcare con loro e portare gloria ed onore al paese che ti ha dato origine. Lo farai?"

La risposta fu scontata.

Così Bitcoin tornò indietro su suoi passi. Scendendo dalla montagna sacra, incontrò uno dei suoi fratelli, Bitcoin Cash, liberatosi dalle sabbie mobili.

"Ciao fratello! Sono riuscito a liberarmi ed ora sono pronto per una nuova sfida" - disse Bitcoin Cash.
"Seguimi, e di sfide ne avremo a bizzeffe" - rispose il fratello.

Alla base della montagna, egli incontrò tutti i cavalieri con cui, in passato, aveva combattuto fianco a fianco ed altri con i quali, invece, aveva combattuto faccia a faccia.

Lord Ethereum, con il suo codazzo di scudieri, cavalieri di ventura e contadini alle armi che lui amava chiamare "La banda degli Smart Contracts".
Sir Litecoin, conosciuto come il più veloce spadaccino del regno grazie al suo fioretto magico "Lightning Network transaction".
Il misterioso mercenario Monero, vestito nella sua celebre armatura nera “Ring Signature system” che gli offuscava i lineamenti del volto conferendogli totale anonimato.
Persino il simpatico cagnolino Dogecoin era presente, più come mascotte che per altro.

Erano tutti lì, in attesa dei suoi ordini, pronti a combattere per il proprio reame.
Bitcoin non si fece tradire dalle emozioni e puntò la sua luminosa lama ad ovest, verso un gigantesco portale alto più di cento metri e incassato tra due enormi montagne, sulle quali erano scolpite le fattezze di un orso da un lato e di un toro dall'altro.

"Miei signori... oggi siamo riuniti qui, superando le nostre divergenze per un bene superiore. I Grandi Investitori ci hanno permesso l'ingresso alle terre della Grande Finanza. E noi partiremo all'assalto di quel regno. Sarò schietto: sarà un miracolo uscirne indenni. Ma ogni compagno ferito verrà vendicato con furia, ogni metro di terra conquistato sarà protetto col sangue. Noi siamo la prima alleanza delle Altcoins e non ci faremo intimorire da niente e da nessuno! PER CRYPTOLAND!"

Tutti gli altri seguirono il suo urlo di battaglia, ma Bitcoin non attese oltre: la lancia era in resta, lo scudo alto, il suo cavallo al galoppo… ed era seguito dal suo minuscolo, insignificante e male organizzato esercito di uomini (e cani) coraggiosi...

...Alla conquista della Legittimazione.