PostIT - n.47

Una stanza arredata con modestia: un letto, due sedie, una finestra sul mondo. Un concentrato di colori dettati dal genio artistico più che dalla realtà. Un genio passato alla storia come innovatore e incredibile talento. Tormentato, estremo, folle. Pazzia, quella sottile forma di distacco dalla realtà che spinge a concentrarsi incredibilmente su se stessi e sulla propria percezione del mondo. E, di rimando, questo sentire personale e assoluto del mondo esterno, questo chiudersi dentro le proprie sensazioni in realtà si rivela un’apertura totale sulla natura, sugli uomini, sulla realtà narrata secondo la percezione aumentata delle cose. La normalità, se così si può chiamare è un sottile filo che bilancia percezione del se e del mondo esterno con parsimonia ed equilibrio. Quando gli argini cedono, si può sprofondare nell’egoismo più totale o nella più alta forma di apertura: la comunicazione senza freni del proprio mondo interiore. Osservando un’opera d’arte, quel mondo si apre completamente all’animo e agli occhi di chi guarda. E capiamo un po’ di più, sempre di più.

"Van Gogh - La Camera da Letto" di @elvisxx71

Si può essere viaggiatori anche nella propria città. @mrliga, armato di fotocamera, ha visitato il parco romano della Caffarella, un polmone verde nella Garbatella, tra la via Appia e la via Latina. È bello girare senza meta e percorrere i sentieri in base all'ispirazione del momento: ci si può trovare tra boschi e radure, e scoprire anche alcuni edifici storici.

The Danish Girl, un film di cui g-e-m-i-n-i si è innamorata e che definisce delicato e forte, coinvolgente e struggente. Per chi non lo avesse ancora visto, questo è un film che affronta il tema dell’identità sessuale. È ambientato a Copenhagen nel 1920, tratto da una storia vera. I protagonisti sono Einar Wegener, un artista affermato, e la moglie Gerda, un’artista anche lei che fa però fatica a emergere. (SPOILER) Un giorno, la modella che avrebbe dovuto posare per Gerda, non si presenta. A fare da modella sarà Einar Wegener, il marito, indossando degli abiti femminili. Da qui inizia ad emergere la parte nascosta del marito di Gerda, una persona, Lili Elbe, una donna. Fortunatamente, anche se Gerda inizia a perdere il suo uomo giorno dopo giorno, decide di sostenerlo nel suo processo di trasformazione psicologica e fisica. La storia di Einar Wegener è molto importante in quanto è stato uno dei primi transgender della storia e lo ha portato, o meglio dire, l’ha portata a perdere la sua vita. Un film che insegna molto. Insegna alle persone che non si trovano a loro agio nel loro corpo, di prendere coraggio ed affrontare i dubbi e le paure, sulla loro identità sessuale.

@monopalla ha creato una semplice guida per chi è alle prime armi con la scrittura, trattando alcuni argomenti nello specifico. Forse non tutti sanno che ci sono delle differenze tra la scrittura tradizionale e la scrittura sul web e, cosa più importante per quanto riguarda quest’ultima è che moltissima gente naviga leggendo un po’ di contenuti qua e là senza finire mai del tutto gli articoli. Importante dunque è la scelta dei propri contenuti e il metodo di scrittura che va dalla correttezza grammaticale e lessicale, alla lunghezza adeguata ed alla formattazione del testo. Il post di @monopalla ci spiega anche che, definire i propri obiettivi è fondamentale. Uno di quelli principale è la fidelizzazione con gli utenti. Per leggere gli altri consigli, non perdetevi il post di @monopalla.

Panoramica sulle nuove tabelle della settimana appena conclusa. Alcune categorie, come di consueto, sono ricche e variegate, in altre invece si avverte un leggero calo di post di qualità, è ora di rimboccarsi le maniche.

Nuovo contest lanciato da @fulviaperillo, questa volta sotto i riflettori accesi ci sarà il nostro colore preferito, che dovremo presentare attraverso parole o disegni. Ne vedremo di tutti i colori!

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