Studiare, tra passione e necessità

in #ita6 years ago (edited)

Libro.png
L'immagine è tratta da pixabay ed è liberamente utilizzabile

Ho letto con molta attenzione il bel post di @serialfiller sull'importanza dello studio e sui suoi benefici, questa è la mia risposta.

Caro @serialfiller non ti nascondo di essermi interrogato molto sugli argomenti che tu esponi nel post Studiare: che Passione!: anche io sono laureato e - come se non bastasse - ho conseguito altri importanti pezzi di carta post laurea.

Ne è valsa la pena? Io penso di si e provo a spiegarti il perchè.
Innanzitutto mi pare giusto spendere due parole sulla metodologia della tua analisi. La tua visione è fondamentalmentalmente incentrata sui principi dell'analisi costi/benefici. Da qui parte la tua disamina che laurearsi non sia poi così conveniente, almeno dal punto di vista economico. Io non ho mai creduto a questa metodologia di analisi se non come elemento d'appendice di un'analisi più generale. Questo perchè l'analisi costi/benefici si fonda su un assunto non dimostrabile che cozza con le caratteristiche della vita stessa: assume l'ipotesi che tutto rimanga invariato - ceteris paribus dicono gli economisti - e che la vita e la Storia (quella con la S maiuscola) scorrano senza scossoni. Tu dici, per esempio che un laureato "magistrale" impiegherà 90 anni per recuperare la quantità di salario accumulata da un diplomato nel periodo in cui questo era impegnato a svolgere il suo percorso universitario. Ma è realmente così? Sarebbe così se non esistessero gli scossoni della vita e della Storia. Il problema è che questi esistono. In altri termini affinchè ci sia un gap così forte bisogna assumere come dato che il "non laureato" lavori dalla sua entrata nel mondo del lavoro, dopo il diploma, fino al raggiungimento della tanto agognata pensione di anzianità. E' plausibile un'ipotesi del genere? Io sinceramente ritengo di no. E' davvero difficile che nel corso della propria vita lavorativa una persona non si trovi di fronte ad una crisi della propria azienda magari causata da una innovazione tecnologica che lo rende repentinamente e brutalmente un esubero oppure una crisi aziendale causata dalla feroce competizione internazionale oppure ancora, una crisi aziendale causata da una terribile crisi finanziaria come quella esplosa nel 2008.

lerning.png
L'immagine è tratta da pixabay ed è liberamente utilizzabile.

Io credo che sia tutta una questione di forma mentis. Nei momenti di cambiamento che ci si presentano davanti nella vita occorre avere una elasticità e una capacità di reinventarsi che può esserci data solo dalla cultura. Aver letto più libri significa aver messo più fieno in cascina. Significa avere un'arsenale di strumenti che possono farci percorrere strade innovative che ci migliorano. In queste situazioni emerge ciò che realmente abbiamo imparato soprattutto come metodo. E' in queste situazioni che avere un bagaglio culturale, che è dato anche da un percorso di studi più approfondito, può fare la differenza rispetto a chi ha skills inevitabilmente più limitati.
Certamente poi dipende dalla persona. Se un laureato, una volta conseguito il titolo, smette di interrogarsi, si sente arrivato, non osserva e non decodifica la realtà certamente sarebbe stato meglio che all'Università non ci fosse mai andato, intanto ha solo perso tempo.
Se invece una persona, dopo il conseguimento della laurea, continua a studiare con passione, continua ad interrogarsi sulle cose del mondo, non potrà che beneficiarne in futuro. Soprattutto nel momento dell'inevitabile crisi che presto o tardi arriva.

Mediamente, credo che proprio nella crisi quel gap anche retributivo che il laureato ha accumulato nei confronti del diplomato viene più facilmente colmato. E questo anche in una nazione come l'Italia che certamente non investe in innovazione e che è strutturalmente ingessata anche dal punto di vista sociale.

Per tutto questo io continuo a consigliare, a chi me lo chiede, di intraprendere un percorso di studi il più amplio possibile. Aggiungo, ovviamente, di farlo per se stessi, per migliorarsi. E' fondamentale poi evitare di guardarsi alle spalle o davanti. I buoni frutti maturano con lentezza. Per questo sono migliori.

Sort:  

Molto interessante anche il tuo post, con cui mi sono trovata d’accordo a mia insaputa, avendo commentato quello di @serialfiller prima di leggere la tua risposta 😊

Grazie siamo telepatici allora! :)

Il vostri dibattito è molto interessante. Ci sarebbe da capire che cosa è ascrivibile al percorso e che cosa alla persona. Ritengo che una componente individuale faccia senz'altro la differenza. La curiosità, la voglia di mettersi in gioco, di riciclare le competenze e di ibridarle rende sicuramente più valorizzabile un percorso universitario, specie in un mercato del lavoro così enigmatico e frammentato come quello attuale.

Assolutamente d'accordo con te. Il lato umano è assolutamente fondamentale....però allenare la mente è importante e lo studio è innanzitutto quello. Grazie del tuo intervento Marta.

Grazie @giuseppemasala.
Sono daccordo con te.
Nel mio post ho più volte sottolineato che la mia analisi fosse di tipo "economico". Quando poi parlo di gap da comare in 52 anni o 90 anni specifico di non aver tenuto conto di nessun aspetto e di aver fatto questo conticino in maniera del tutto provocatoria.
Inoltre, specifico anche che dal punto di vista culturale, delle esperienze e della forma mentis quello che offre un serio percorso di studi è inpagabile.
Solo adesso mi rendo conto di aver commesso un errrore, avrei dovuto articolare il mio post in 2 diversi articoli: uno "negativo" basato sulla narrazione economica della problematica e uno "positivo" basato sulla narrazione culturale della problematica.
Non è detto che nei prossimi giorni non lo faccia.
Anche io da laureato la penso come te e credo che a livello culturale e intellettuale sia necessaria un'avventura universaria però ti rivolgo una domanda:
pensavi di essere "economicamente" dove sei dopo tutti i sacrifici fatti?
Non so cosa fai e quanto guadagni e che sbocchi offre la tua professione, ma non vorresti avere maggiori gratificazioni e prospettive?
Quando mi sono iscritto all'università avevo altre prospettive, ero sereno che il pezzo di carta mi avrebbe dato garanzie e futuro eccellente.
Mi rendo conto che dal punto di vista economico e professionale son cambiate un po di cose.

Coin Marketplace

STEEM 0.20
TRX 0.13
JST 0.029
BTC 61016.36
ETH 3388.27
USDT 1.00
SBD 2.56