BIOTESTAMENTO....Italia, era ora!!!

Era ora, sì.

Ieri dopo mesi e mesi di blocco (dal 20 aprile 2017 votata alla Camera) è stata approvata, in Senato, la legge che introduce il biotestamento.

E finalmente direi.

Finalmente l'Italia ha spalancato la porta ad un'innovazione...innovazione, sì, perché di questo si parla, in uno stato che è costantemente paralizzato da partiti politici, lobby, interessi personali e in questo caso, da movimenti politici cattolici e dalla Chiesa.

Mi spiego...

Viviamo in un paese dove si è molto ancorati alla religione Cattolica e quindi per essa, si vive - a mio modesto parere eh - in una serie di limitazioni che sfociano poi nell'irragionevolezza. Si è molto discussa questa cosa, c'è chi ha gridato ad una "legge per favorire la morte" , chi parla di "un brutto giorno" , una "sconfitta per la società", ma nessuno di questi è capace di vederne le potenzialità, né tanto meno ci si pone e immedesima nella condizione in cui, determinate persone, vivono ogni giorno.

In Europa, già da anni ed anni, sono presenti in quasi tutti i Paesi membri, leggi che favoriscono l'eutanasia e il rifiuto volontario all'accanimento terapeutico a soggetti ormai in condizioni irreversibili.

Vediamo il caso di Dj Fabo, o di Welby.

Il primo, è dovuto andare in Svizzera per poter porre fine alla propria vita dopo anni ed anni di richieste al capo dello Stato stesso, di poter avere una morte degna tornando nel proprio paese; il secondo, lo conosciamo tutti... Piergiorgio Welby, a causa di una distrofia muscolare, non poteva respirare autonomamente e dal '97 continuava la propria vita attaccato ad un respiratore automatico.

Entrambi sono stati aiutati da due rispettivi soggetti che hanno facilitato l'accompagnamento in Svizzera, nel primo caso, e l'eutanasia vera e propria nel secondo e puntualmente entrambi hanno subito denunce e provvedimenti penali per aver facilitato un qualcosa di "abominevole".

Ora, dove voglio arrivare?

Trovavo assurdo e inammissibile che, nel 2017 - quasi 2018 - ci si doveva rivolgere ad altri Paesi o Stati per poter porre fine alla propria vita in condizioni di legalità. 

Si pensava più che fosse inammissibile, inconcepibile, irragionevole, una scelta del genere poiché, secondo me, ancora fermamente ancorati alla religione cattolica, che si è dichiarata sempre contraria a norme suddette, e alla giurisprudenza vera e propria, poiché, non esistevano le basi che permettessero tale tipologia di scelta.

Finalmente - forse eh - iniziamo ad intravedere degli spiragli di apertura mentale a questi argomenti e problematiche che magari ci possono far crescere ed evolvere come Paese.

Detto ciò, sono felice che, finalmente, si pensi e si agisca in favore degli individui prima di tutto, non ostacolati da assurde ideologie correlate alla religione e alla paura di una giurisprudenza non all'altezza di considerarci prima di tutto ESSERI UMANI con tutti i diritti scelta autonoma sulla propria vita.

Voi cosa ne pensate?

A presto.