La città degli Arresi

Un racconto trasversalfantasy per menti scintillanti.

Spesso si arrendevano.
Mandavano una mail.
La prassi era questa.
Scrivevano la frase: “Mi arrendo” e il codice personale.
Dopo qualche ora arrivavano i militari, un corpo speciale molto attento a essere rispettoso e delicato, pur con fermezza.

Gli arresi erano un patrimonio del Paese.
I militari li conducevano al Palazzo degli Arresi.

C’era una grande sala con in terra dei grandi rombi di vari colori.
L’arreso veniva portato sull’unico rombo di colore rosa e gli si diceva di attendere.
Doveva attendere. A volte troppo.
Però, in questa attesa, l’arreso poteva ripensarci e allora gli veniva data un’altra chance.
Se cambiava idea, tornava indietro alla sua casa, accompagnato da un militare.

Ma se l’arreso rimaneva tale, passato il tempo di attesa, si schiacciava un pulsante rosa.
Il rombo si apriva e gli arresi scivolavano in uno scivolo rosa, morbido, che li portava nella città sotterranea degli Arresi.

Laggiù potevano scegliere se dedicarsi unicamente alla musica, unicamente al lavaggio delle automobili, unicamente a infilare perline in fili sottili, unicamente a fotografare piedi, unicamente alla cucina, unicamente alle lezioni di chimica.
Nel tempo degli Arresi c’era posto solo per un’unica attività.

Tutti però dovevano seguire, tre volte alla settimana, una lezione di filosofia.

I filosofi addetti alla città degli Arresi erano dei Liberi e certo non erano dei pivellini.

Se l’Arreso si perde in un bosco, certo non saprà venirne fuori, per ora.
Questa è la teoria.

Il profondo senso di smarrimento non ha sbocchi nel normale corso delle cose oggettive.

Il profondo senso di smarrimento che prende l’Arreso, va considerato come un lampo di chiarezza che ciascuno prima o poi ha.
Ogni persona ha dei lampi di chiarezza.
Molti non si arrendono, spengono i lampi, li dimenticano, non li approfondiscono.

Ma l’Arreso è il patrimonio della Nazione.
L’Arreso è l’unico che veramente contiene il germe dello sviluppo umano verso un’armonia e un equilibrio.
Verso la cancellazione del dolore indotto dalla corruzione umana.
La chiarezza viene soltanto dagli Arresi.

Ma una società intelligente non può lasciare circolare liberamente l’Arreso.
L’Arreso non è capace, nella maggior parte dei casi, di portare a grande teoria sociale il lampo di chiarezza che gli deriva dal profondo senso di smarrimento.
Il profondo senso di smarrimento può apparire anche solo per un attimo.
Ma forse tra gli Arresi, un giorno, comparirà colui il quale riuscirà a rendere quel lampo la chiave del futuro.
Un futuro rovesciato.

I disegni sono dell'autore