Inversione di rotta [theneverendingcontest]

in #theneverendingcontest5 years ago (edited)

Era un caldo martedì di luglio e mi stavo imbarcando sul volo Boston – Los Angeles delle 15.05.
“Cazzo cazzo cazzo” pensai tra me e me buttangio giù una pillola. Odio volare e quel giorno non faceva eccezione. Il cuore mi batteva forte e sudavo freddo. I miei colleghi, con cui spesso viaggiavo per lavoro, ridevano prendendomi in giro.
-Tutto bene signore?- mi chiese l'hostess gentilmente.
Risposi con un sorriso forzato. “Cosa puoi saperne tu che voli felice distribuendo panini e caffe!” e l'idea del caffè per poco non mi fece vomitare.
Mi sedetti, posto 18C, lato corridoio. Vicino al finestrino era seduta una bella donna con in braccio un bambino piccolo. La guardai attentamente: era bella anche se parte del suo viso era nascosto da enormi occhiali scuri. Il bambino invece, che non avrà avuto più di due anni, era come una nota stonata in quella scena: pensai che non la vedevo proprio come madre, ma cosa m'importava? Le feci un leggero saluto con la mano che lei ricambiò, mi allacciai la cintura e iniziai a fare respiri profondi per contenere il panico.
Dopo la fase di decollo mi tranquillizai un poco e cercai di passare le prime ore di quel volo leggendo un libro, ma tutto mi distraeva: le hostess che andavano su e giu, degli amici che ridevano forte qualche fila più indietro, il bambino della signora al mio fianco che si era svegliato.
All'improvviso l'aereo iniziò a fare una manovra strana inclinandosi pericolosamente da un lato, eseguendo un'inversione a U. Tutti si chiedevano cosa stava succedendo, forse avevano sbagliato rotta?
Poco dopo, il pilota, anche se con voce incerta, disse all'altoparlante che l'aereo aveva dei problemi al motore, si scusava ma era necessario tornare a Boston.
Si sollevarono mille proteste da parte dei passeggeri, ognuno con i propri problemi personali: impegni di lavoro, coincidenze, vacanze. La signora mora a mio lato si espresse con un sonoro “shit” e si innervosì non poco. E le hostess dovettero faticare molto per calmare gli animi.
Ma qualcosa non stava andando per il verso giusto perchè dopo due ore l'aereo era ancora in volo e
il pilota ancora una volta ci informò che non era possibile scendere a Boston, ma ci avrebbero dato via libera all'aereoporto di New York. Ora nessuno era tranquillo e anche i volti delle hostess erano visibilmente preoccupati anche se erano ben addestrate a dimostrare il contrario.



Immagine CC0 creative commons


Poi successe il finimondo: delle persone entrarono nella cabina di pilotaggio e uno dei due motori esplose squarciando un lato dell'aereo. Dannazione, il mio incubo peggiore era diventato realtà. Furono momenti molto confusi in cui tutto accadde velocemente: stavamo perdendo quota verso l'oceano, alcuni sedili volarono fuori risucchiati dalla pressione dell'aria, tutti urlavano. C'erano molti feriti, me compreso. Probabilmente ero anche svenuto. Tutti dovevano indossare il giubbotto di salvataggio perche sicuramente l'aereo avrebbe ammarato, erano già stati lanciati dei gommoni in mare e la guardia costiera stava venendo a prenderci. Molti si stavano gia lanciando, allora guardai la donna al mio fianco e vidi che era schiacciata tra due sedili. Cercai di capire cosa fare ma lei mi indicò il bambino che cercava di tenere al riparo sotto il sedile. Lo presi in braccio e lei mi fece un cenno disperato di andarmene con lui, di salvarlo. Così, quando mi trovarono, tenevo questa povera creatura cosi stretta a me che era più facile che morisse soffocata che annegata.

Quel giorno morirono 27 persone, compresa la bella donna seduta a mio lato.
Il bambino venne affidato ai servizi sociali e appurato che non aveva un padre rimase lì a lungo. Forse non avrei dovuto, ma io andavo a trovarlo spesso, mi faceva tenerezza. E anche quando diventò più grande cercavo sempre di mandare dei soldi per i suoi bisogni e per la scuola. Lo feci per 12 anni, poi per lavoro cambiai città.

Circa vent'anni dopo, all'ora di pranzo, qualcuno busso alla mia porta.
-Thomas Ross, finalmente ci rivediamo – mi disse quel giovane uomo mostrandomi un tesserino dell'FBI. -Proprio tu … che pezzo di merda- continuò senza tanti convenevoli.
Lo guardai bene: assomigliava molto a sua madre.
-Ragazzo!- lo chiamai come sempre – come ….?-
-Si, pensavi di averla fatta franca dopo tutto questo tempo vero? E invece no, mio caro, ti ho scoperto. E' arrivata la resa dei conti. E la pagherai cara. Come ho fatto? Dopo aver saputo dell'attentato in cui è morta mia madre sono cresciuto con un gran senso della giustizia e sono entrato all'FBI perchè volevo lavorare contro il terrorismo. Poi ho avuto la malsana idea di leggere il dossier di quello che era accaduto quel giorno. Ci ho messo del tempo, ma poi ti ho riconosciuto in una delle foto segnaletiche: non eri un passeggero qualsiasi che mi ha salvato la vita, eri un sospettato terrorista in fuga. E con te ce n'erano altri quattro. Quando l'aereo stava tornando indietro avete fatto esplodere un motore ...-
-Ragazzo ...- lo interruppi.
-”Ragazzo”, si, scommetto che non sai neanche il mio nome! Tu hai ucciso mia madre - rise in un modo isterico.
-E' vero, non lo so il tuo nome, non l'ho mai voluto sapere. Ma non è andata così, non ti hanno detto niente i colleghi dell'Agenzia?- mi allontanai di poco per prendere un documento e glielo mostrai.
-Il mio vero nome è Robert Thompson e sono anch'io dell'FBI. Ero sotto copertura quel giorno, era una missione segreta, avevamo individuato il responsabile di un attentato al Presidente e dovevamo prenderlo prima di decollare, ma c'è stato un contrattempo con l'autorizzazione a procedere cosi siamo dovuti salire sull'aereo anche noi. Tutto il resto è stato veramente un'incidente, l'esplosione del motore non era prevista, e soprattutto non era previsto che morisse nessuno, credimi. L'Agenzia ha solo coperto questa parte, sai come vanno certe cose-.
Il suo viso si irrigidì mentre tirava un pugno feroce contro il muro.
-Questa è la verità, è stato un assurdo incidente. E se volevi giustizia quell'uomo è morto-.

Lo vidi andarsene in qualche modo sollevato dalla storia che gli avevo raccontato. Forse sarebbe riuscito finalmente a buttarsi tutto alle spalle. Di sicuro non ci sarebbe riuscito sapendo che il terrorista di cui gli avevo parlato e che io dovevo sorvegliare da vicino era sua madre. Il resto era tutto vero.

In partecipazione a:
theneverendingcontest n° 39 S4-P8-I1 – Contest di @spi-storychain

Sort:  

Complimenti, mi è piaciuta tantissimo! Saluti @kork75!

grazie mille @kork75!! che fine hai fatto??

Ciao, ultimamente sono impegnato nel progetto "fantasy", quindi partecipare mi riesce difficile, ma leggo sempre tutto😉Un saluto Kork75

Posted using Partiko Android

Congratulations @road2horizon! You have completed the following achievement on the Steem blockchain and have been rewarded with new badge(s) :

You published a post every day of the week

You can view your badges on your Steem Board and compare to others on the Steem Ranking
If you no longer want to receive notifications, reply to this comment with the word STOP

To support your work, I also upvoted your post!

You can upvote this notification to help all Steem users. Learn how here!

You got a 86.21% upvote from @minnowvotes courtesy of @road2horizon!

Coin Marketplace

STEEM 0.16
TRX 0.15
JST 0.029
BTC 56278.39
ETH 2377.99
USDT 1.00
SBD 2.29