Breve analisi del presente e del futuro tramite il materialismo storico

in #storia7 years ago (edited)

Il materialismo storico rappresenta un metodo di analisi della storia che parte da come una società produce e il tipo di rapporto presente sul posto di lavoro. Questi due elementi in genere vengono chiamati sistema e rapporto di produzione, e rappresentano la cosiddetta struttura di una società. Al di sopra di questa, secondo questa concezione, esiste la sovra-struttura (politica, religione, arte, etc.). In questo articolo voglio fornire un’elaborazione del presente e provare a spingermi in qualche previsione del futuro.



Immagine dove vengono mostrati alcuni sistemi di produzione in ordine cronologico: un frutto della seconda rivoluzione industriale, la catena di montaggio (sistema fordista), la robotizzazione, l’industria 4.0 con l’internet delle cose. Immagine di dominio pubblico

Secondo gli autori del metodo, l’uomo ha attraversato varie fasi di rapporti di produzione:

  • il rapporto dei cacciatori-raccoglitori
  • il rapporto padrone-schiavo
  • il rapporto signore-servo
  • il rapporto impiegante-impiegato
  • altri con caratteristiche geografiche, tipo patrizi-plebei

Questi hanno anche annunciato le loro previsioni per il loro futuro, ossia per dopo la metà dell’800:

  • il rapporto lavoratore-lavoratore
  • il rapporto democrazia della produzione

In genere il passaggio fra un rapporto all’altro avviene quando emergono le sue contraddizioni.

Qualche cenno sul passato

Nonostante questo modello ha oltre 150 anni, l’ultimo tipo di rapporto non ha mai avuto luogo, pur se alcune rivoluzioni lo sbandieravano. Gli autori inizialmente pensavano che la fine del rapporto impiegante-impiegato avrebbe aperto la strada al rapporto lavoratore-lavoratore, però non avevano fatto in tempo a vivere i totalitarismi del XX secolo, che comunque avevano alla base un rapporto di produzione dei loro tempi. In un secondo momento scrissero che la degenerazione di quel rapporto stava nelle barbarie. Qui esistono varie interpretazioni. Qualcuno interpreta il clima politico-economico dell’Europa post grande recessione come barbarie, altri no.
Indubbiamente il loro pensiero ha aiutato a diffondere il penultimo rapporto di produzione, oggi noto con la forma giuridica di cooperative. Però non hanno pensato, e a quei tempi penso che non potevano prevederlo, che potrebbero esistere altri rapporti di produzione.

Il presente

Oggi il rapporto di produzione più diffuso risulta ancora quello impiegante-impiegato, segue quello lavoratore-lavoratore (che risulta in crescita in quasi tutto il mondo) e una minoranza di rapporto signore-servo, più presente nelle aree più povere del pianeta. In Italia quest’ultimo rapporto si manifesta tramite il caporalato.
Gli autori del materialismo storico aveva predetto che gli impieganti hanno incentivi economici verso la meccanizzazione del lavoro. Chiamavano il fenomeno caduta del saggio del profitto: al posto di utilizzare il profitto per assumere più lavoratori, che diventavano anche consumatori (possibilmente degli stessi articoli prodotti dall’azienda, come ricorda Keynes), questi lo utilizzano per comprare più macchinari. In termini più tecnici si parla di sostituzione di capitale mobile (i lavoratori), in capitale immobile (le macchine, che però non consumano). Facendo una specie di limite del fenomeno, si giunge ad un punto dove non esistono abbastanza consumatori per acquistare i prodotti ottenuti tramite le macchine.
Attenzione: chi ha ipotizzato il tutto è vissuto fino alla seconda rivoluzione industriale, più o meno. Questo significa che non hanno visto l’emergere di nuovi sistemi di produzione quali l’elettronica e, sopratutto l’apprendimento automatico (AA) o statistico.

Le meraviglie dell’apprendimento automatico

Questo strumento statistico-informatico permette di fare previsioni, filtrare dati che ricostruiscono maggiormente una o più colonna di interesse, classificare un dato tramite un addestramento pregresso, etc. Così come nel caso degli esseri umani, l’apprendimento consente di elaborare dei dati, che diventano informazione, da cui si ricava conoscenza. Tramite la conoscenza si possono prendere decisioni. Il vantaggio dell’apprendimento automatico sull’uomo sta nell’uso della matematica. Si sa che l’uomo ha una velocità nel fare calcoli svariate volte inferiore rispetto ad una macchina. La macchina riesce ad elaborare più dati, quindi può possedere più dati, informazioni e quindi conoscenza per fare decisioni.
Già colto il nesso?
Lo esplicito. I rapporti di produzione elencati fino ad ora hanno come decisori esseri umani: impieganti, padroni, signori, lavoratori, etc. Cosa succede se in questi interviene un’entità non umana? Nasce un campo nuovo. Addirittura qualcuno si spinge nel dire che l’apprendimento automatico, zuccherato col termine intelligenza artificiale, rappresenta l’ultima invenzione dell’uomo.
Questa recente tecnologia permette sia di cambiare i sistemi di produzione che occuparsi di decisioni.

Il futuro, con i suoi rischi

Già oggi esistono aziende che hanno integrato nel loro Consiglio d’Amministrazione (CdA, ossia una riunione dei più grossi azionisti, quindi i decisori) un algoritmo di apprendimento automatico. Questo significa, immagino, che riusciranno a creare ancora più valore per gli azionisti, facendo anche sedere una persona in meno al tavolo. Il che si traduce in meno membri del CdA, ma più ricchi.
Mentre alla fine dell’800 si parlava di sostituzione dei lavoratori con delle macchine, oggi si possono fare due cose con l’apprendimento statistico: sostituire lavoratori che svolgono lavori non manuali E decisori.

I rischi della tecnologia dipendono dal tipo di rapporto lavorativo in cui vengono applicati. Se nella nuova relazione AA-impiegante-impiegato permette la creazione di più valore per gli azionisti, nella relazione AA-lavoratore-lavoratore può permettere meno ore di lavoro e più giorni di pausa ai lavoratori.
Si può fare un passo in più, possibilmente osservando la possibile inutilità del rapporto democrazia della produzione: perché far scegliere alle persone democraticamente quando l’AA può, tramite una base dei dati delle preferenze del popolo, decidere al posto di loro?

L’ulteriore passo in più dell’ulteriore passo in più

L’AA che decide per tutti o quasi tutti, ha a disposizione dati di varie tipologie sulla popolazione. A questo punto possiamo sapere, con una quantità di dettagli mai possibili nell’intera storia materiale, cosa produrre, quando produrre ed altri quesiti industriali. Ora si può unire la società umana con quella ecologica. Come? Tramite un’infrastruttura di dati sull’ambiente, tramite sensori ed altro. Si può parlare di una struttura in armonia, in quanto auto-regolata dai nuovi dati sulla natura, coi limiti ecologici. Si può coniare il rapporto AA-geo-cibernetico. Cibernetica in genere viene definita come La scienza che studia in teoria e in pratica la riproduzione in sistemi artificiali dei meccanismi di autoregolazione di organismi viventi e coscienti. In questo caso viene applicata all’organismo Terra (=Geo). Questo rapporto di produzione potrebbe rappresentare l’ultimo sul pianeta Terra? Dipende.

Conclusioni

Al momento la direzione più diffusa dell’AA sta nel suo uso nel rapporto impiegante-impiegato e nei sistemi produttivi, come già menzionato. Il tipo di uso dell’AA, così come altri strumenti, dipende anche dalla scuola di pensiero economico degli impieganti e di un governo. Come ricordano gli autori del materialismo storico, la struttura influenza la sovrastruttura e viceversa, così come si osserva tramite un’analisi di questo tipo per la storia passata.

Avvertenze

L’articolo presenta diverse mie conoscenze su vari argomenti, che potrebbe contenere errori. Invito ad indicare tramite commento parole non capite, perché potrei aver dato per scontato alcuni termini.

Collegamenti

Risorse

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Post sorprendente e informativo, grazie per la condivisione @gabriele-gio

Articolo interessante, seppur con qualche errore grammaticale..

Me li riporti? Lo avevo controllato più volte

Dato la nostra conversazione ho voluto leggere il tuo articolo, lo trovo interessante, sapevi che a proposito di intelligenza universale durante un esperimento coi bot da parte di facebook hanno dovuto interrompere perché tra loro hanno iniziato a parlare una lingua a noi sconosciuta?

L’ho letta diversamente. E ho anche visto che qualcuno ha fatto notare come hanno creato titoli fuorvianti.

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