RE: STEEMIT: LA NUOVA FRONTIERA DEL BLOGGING
Riporto un commento di @sardrt a questo post e che rappresenta il mio pensiero ma anche quello di tanti altri utenti. Per amore di chiarezza e non con intento polemico.
"Steempostitalia è solo un “gruppo” con le sue regole, i suoi amministratori, staff, gruppo dirigente etc etc e i suoi obiettivi più o meno occulti. Ma pur sempre legittimi e non viola nessuna regola di Steemit.
SPI non è la “comunità italiana su Steemit”, non la rappresenta, e nessuno, dico nessun gruppo dentro Steemit, può arrogarsi il diritto di farlo in forma autonoma e autoreferenziale. Non funziona così.
Quindi sgombriamo il campo dal primo equivoco che, a mio parere, ha alimentato tante polemiche.
SPI è una iniziativa privata all’interno del libero mondo di Steemit e rappresenta soltanto se stessa. Ed è giusto che si organizzi come meglio crede. Ma NON è, e mai sarà, rappresentativa della comunità italiana su Steemit ."
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Detto questo nessun suggerimento ma solo una preghiera. La si finisca di usare impropriamente il termine “comunità italiana” con riferimento a SPI che, come detto prima è solo un GRUPPO all’interno della Comunità italiana su Steemit. Un GRUPPO che, ripeto, faccia pure come vuole.
In proposito osservo che quello che è stato scritto da SPI nella piattaforma di solicitingpower (al fine di cercare deleghe di SP da parte di qualcuno) e cioè che “With Steem PostItalia we support the developing Italian community on Steem” è falso e fuorviante.
Non si dica infatti che SPI vuole aiutare “la comunità italiana su Steemit” perché SPI aiuta ( o fornisce servizi….) soltanto quelli che fanno parte del loro “gruppo SPI”.
Come dicevo prima legittimamente, naturalmente, e senza violare nessuna regola di Steemit.
Insomma utilizzare il terminine “community” per “comunità italiana ”, quest’ultimo termine inclusivo e più ampio e con un significato etico e etnico ben preciso, non mi sembra proprio corretto, in questo caso.
Iniziamo a dare il giusto significato alle parole che utilizziamo.