Pagati per scrivere: idea fallimentare, perdita di entusiasmo o fase interlocutoria?

in #steemit6 years ago

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Un saluto a tutti,

il mio articolo di oggi pone l'attenzione sulla fase che attualmente i social network che retribuiscono i propri bloggers stanno vivendo. Al suo esordio furono considerati (forse troppo presto?) la nuova frontiera del social blogging e tra alti e bassi hanno riscosso subito un grande successo; d'altronde cosa ci potrebbe essere di più bello di essere retribuiti per tenere il proprio blog?

Però alcune ombre si sono presto addensate su questo nuovo modo di scrivere articoli, tra abusi e veri e propri sistemi messi in atto per approfittare della situazione.. ma se siamo anche qui a scrivere e a parlarne, vuol dire che il sistema ancora regge e tutto si riduce a una sola questione: cosa potrebbe spingere questi social network (cito Steemit, Trybe, Scorum, Narrative ma potrei fare almeno altri 5 nomi) a funzionare in maniera costante, dal punto dell'interazione e della produzione di contenuti?

Io sono giunto alla conclusione che è tutta una questione di quotazioni, nello specifico di quelle del token di riferimento della piattaforma.. ma che concorre anche qualcos'altro.

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Il crollo delle quotazioni di questi ultimi due mesi ha prodotto anche un certo immobilismo nei blog di tanti autori (o presunti tali), l'interazione è crollata ai minimi storici facendo seguito al calo delle retribuzioni degli articoli e dei commenti. Questo ha messo in evidenza la distinzione tra i "mercenari", cioè coloro i quali sono interessati meramente ai guadagni e non utilizzano il proprio blog come strumento di comunicazione, e chi invece è focalizzato sull'idea di raccontare e comunicare qualcosa attraverso il proprio blog.

Credo sia una criticità del sistema, perchè poi la minore interazione e i minori contributi pubblicati potrebbero riflettersi sull'interesse che gli investitori nutrono nei confronti della piattaforma creando un circolo vizioso che potrebbe portare anche al fallimento del progetto stesso. Non a caso, prendendo ad esempio Steemit, la contrazione delle quotazioni di Steem ha avuto un effetto negativissimo anche sull'organigramma societario conclusosi con il taglio di gran parte del personale.

La domanda è quindi una sola: i social network che pagano gli autori per scrivere sono un'idea fallimentare? Io non credo che sia così, perchè a vedere il panorama internazionale possiamo prendere atto di come ne stiano nascendo altri, alcuni del tutto similari ai precedenti, altri che invece stanno puntando su una tematicità che dovrebbe garantirne una certà originalità alla propria piattaforma. A questo punto, a volerla vedere in questo modo credo che si possa dire che la perdita di entusiasmo derivi solo dalla contrazione delle quotazioni che a sua volta garantisce agli articoli delle rewards troppo basse per pensare di dedicarci il tempo necessario per produrre contenuti di "qualità". Secondo questo assunto, una volta che le quotazioni cominceranno a tornare quelle di qualche mese fa, anche i contenuti dovrebbero ricominciare ad essere ai livelli dei migliori periodi.

Volendo invece pensare a qualcosa di diverso (o collaterale) rispetto all'attinenza quotazioni/contenuti, si potrebbe ipotizzare che quella che questi social network stanno vivendo possa essere considerata una fase interlocutoria, quasi di transizione e che il calo del valore delle criptovalute sia solo una coincidenza (o una concausa) con il calo di livello di interazione. Infatti questo nuovo modo di fare blogging ha mostrato alcune criticità che di conseguenza hanno spinto qualche utente ad allontanarsi oppure a creare delle piattaforme alternative. Questo potrebbe aver destabilizzato l'intero sistema che quindi vive questa fase interlocutoria in attesa che qualche nuova idea venga messa in gioco oppure che una direzione precisa venga presa. Nel frattempo gli utenti restano in attesa evitando di sprecare tempo nel proporre nuovi contenuti, contribuendo così ad accentuare la fase di immobilismo che poi è quella che a livello generale si sta vivendo.

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La cosa che mi lascia ben sperare è che nonostante il livello molto basso delle quotazioni, chi ha creduto nei progetti collaterali a queste piattaforme che si appoggiano appunto a una blockchain, ha continuato a svilupparli facendo nascere tante Dapps che sfruttano la stessa base (appunto la blockchain di cui prima). Questo ha portato molti utenti a parlare e a scrivere articoli legati ad esse creando una nuova nicchia di contenuti e una rinvigorita interazione.

Parlando di Steemit e della blockchain di Steem posso citare il nuovo fenomeno @steemmonsters ma anche @steemhunt, @partiko, @actifit e @fundition per citarne alcune altre che mi vengono in mente all'istante che di sicuro hanno portato una ventata di entusiasmo nel social network punta di diamante di tutta la blockchain.

Per concludere di sicuro un livello di quotazioni così basso non è un grosso incentivo a portare avanti il proprio blog, ma considerando che molti scrivono per altri social network classici senza alcuna retribuzione e con la scure della censura, io direi che si potrebbe continuare a credere in questi social decentralizzati perchè le quotazioni prima o poi torneranno a salire e quello che si è costruito in questi mesi con sacrificio e dedizione tornerà sicuramente utile nel prossimo futuro.

Un saluto, Carlo

Sort:  

Concordo con te, secondo me al momento c'è un " Blocco" o meglio un ristagno nei vari blog, parlo di quelli su steemit, le altre piattaforme non le conosco ma mi hai fatto incuriosire ( io ho provato solo weku ma al momento causa poco tempo ci scrivo poco e nulla, come qui), creato dalle basse quotazioni e dal non voler disperdere tempo ed energie per creare contenuti di qualità che poi verranno non dico accantonati ma poco considerati, io stessa non nego che sto lasciando vari post in sospeso perchè richiedono molto tempo e al momento il tempo per me è proprio oro e non voglio scrivere per farmi leggere da due persone in croce =/

Capisco il tuo punto di vista, ma secondo me bisogna lavorare anche in prospettiva. Questo social va coltivato altrimenti si rischia di perdere quanto seminato nei mesi/anni precedenti. Quindi magari si può puntare su contenuti più easy ma almeno che tengano vivo il proprio blog e tutta steemit. ;-)

idea fallimentare? non lo penso neanche io, fatto sta comunque che a me steemit ha stancato e probabilmente più dal fatto che non c'è gruppo che per le quotazioni in sé. Certo che la discesa dei prezzi non aiuta proprio e ho trasformato il mio account più in un staking che un luogo dove fare interazione. In un altro tuo post avevi scritto proprio sul valore del token che fino a qualche mese fa (escludendo il pico storico) avevamo un wallet che valeva almeno 5 volte tanto... questo è un fatto che non stimola sicuramente un investimento di tempo e risorse. Vediamo il futuro che ci riserva... un saluto, nicola

Viviamo una realtà illusoria e tutta 'sta faccenda delle quotazioni è semplicemente uno specchio di questa illusorietà?

Sei molto marzulliano in questo periodo... troppo yoga? :D

😂 LOL 😂

Lo yoga 🧘‍♀️ non è mai troppo! 😜

Forse ho scritto così perché avevo appena finito di leggere lo stupendo articolo dell’amica @yelbosco? 👀

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Si è partiti in un modo e anche se in maniera molto "particolare", le cose si stanno evolvendo. Se la struttura reggerà a questa contrazione delle quotazioni, potremmo assistere a una trasformazione del social. Il mio pensiero è più o meno quello che ho espresso nel commento a @piumadoro.

Il problema secondo me è legato soltanto alle disparità troppo evidenti che si vengono a creare. Come sai ho detto questa cosa tante altre volte... É inevitabile. Nel momento in cui si riuscirà ad annullare tutto il contorno che esiste attorno al nome di ognuno e i post riusciranno ad acquisire reward proporzionali ai contenuti e non al nome di chi ha creato quei contenuti allora la questione potrebbe iniziare a prendere una piega più interessante.
Mi viene da pensare a un sistema dove non è possibile conoscere il nome dell'autore! Potrebbe essere un'idea...

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È una grandiosa idea, @voiceoff... un po' utopica, ma chissà?

Ciao caro, idea molto particolare ma che potrebbe avere un senso.. anche se la trovo impraticabile in una blockchain proprio per le caratteristiche di quest'ultima..

Una piattaforma di blogging che paga gli utenti per i propri contenuti?
L'idea è stupenda, ma secondo me steemit non è la realizzazione migliore.

Il problema di una piattaforma come steemit è che i contenuti sono liberi e vengono pagati in base ad un sistema di voti pubblico. Non essendoci filtri che valutino la qualità dei post, qualsiasi contenuto, copiato, fatto male o poco interessante, può essere valutato molto di più di qualcosa che ha un reale valore intrinseco.

Ed è per questo che sono nati tantissimi gruppi su steemit volti ad abusare di questo sistema.
è paradossale, ma la libertà, in questo caso, è controproducente. Sul web e su altri social, chiunque può scrivere stupidaggini e addirittura notizie false: la differenza con steemit è che non vengono "premiati" per farlo. Mi sono trovato a leggere una miriade di post con informazioni sbagliate, false e addirittura pericolose, che hanno ricevuto voti altissimi e magari anche la vetrina del "trending", semplicemente perché chi valuta o chi controlla non ne capisce un tubo e lo fa solamente per proselitismo.

Su Narrative (e lo prendo come esempio per la meccanica delle cose), gli argomenti (tag, topic, niche come si vuole chiamarle), sono gestite da un team di moderatori che fa da filtro qualità. E lo stesso si fa parzialmente su Trybe, dove i post vengono valutati prima di entrare nel circuito.

Per creare qualcosa di veramente equo, dovrebbe esserci una forma di controllo, che va però contro i principi di decentralizzazione e libertà della blockchain.

è solo la dimostrazione che l'essere umano, non è capace di organizzarsi per ideologie, ma vuole solo sfruttare al meglio l'occasione per fare (pochi) soldi. Non dico che è sbagliato fare soldi su steemit, ma non essendoci nessuna differenza in premi tra post di qualità e non di qualità, gli autori capaci vanno via o sono costretti a ridurre la qualità degli elaborati (tanto si viene premiati lo stesso, perché passare ore a scrivere?).
Quindi, gli utenti vanno e vengono in base al prezzo di steem, non per le iniziative, non per i contest, non perché si sta costruendo qualcosa di bello. C'è semplicemente la soglia di convenienza: sotto di 40 centesimi non scrivo, sopra si...per fare un esempio. C'è stato un periodo che i post sulla scienza venivano votati da diverse balene, tutti a scopiazzare scemenze da wikipedia e mettere il tag scienza...il valore di steem potrà anche salire, ma concettualmente questa piattaforma, se non cambia a breve, sarà piena di schifezza

Ciao, concordo con te ma c'è da fare una considerazione di fondo: steemit è solo una Dapp della blockchain di Steem e su questo credo si debba lavorare. Per assurdo su questa blockchain potrebbe nascere un nuovo social se solo lo si volesse. In questo ecosistema stanno nascendo tante Dapps e ci sono persone davvero capaci che hanno fatto grossi investimenti ed è per questo motivo che io continuo a credere che siamo molto lontani dal Game over.
Va considerato anche che forse steemit è la prima piattaforma del genere e che ha avuto un compito importante, cioè fare da apripista e mettere a nudo i difetti che poi altre piattaforme potranno superare (anche la stessa steemit potrebbe, se solo ci fosse maggiore impegno).
Scrivendo anche su Trybe, ti posso dire che un passettino alla volta sta diventando sempre più come steemit.. forse perchè è questo che vogliono gli utenti.

Sono d'accordo quando dici che Steemit è stata la prima piattaforma, e quindi porta con se tutti gli errori del caso...
Ma per tramutarla in qualcosa di migliore non serve che qualcuno si svegli e crei la nuova steemit su blockchain Steem, basterebbe migliorare questa...ci sono tantissimi witness a cui non piace come vanno le cose qui.
Le Dapps che ho visto su blockchain steem sono in realtà dapps per interfacciarsi con steemit (non mi pare ci siano altre tipologie di dapps)
Trybe forse diventerà come steemit perchè alla fine tutti vogliono guadagnare...e la cosa bella di trybe al momento è che si è tutti uguali..la cosa non è che non va bene agli utenti, creare uno schema piramidale va bene a chi è in cima e ora avrà la sua grossa fetta di token (anche io ne ho un bel pò)
Una reale piattaforma da blogging decentralizzata sarà reale solo quando tolgono di mezzo lo stake come unità di misura per determinare il peso del voto...

Credo che la mia opinione si possa riassumere con le tue parole:

Questo ha messo in evidenza la distinzione tra i "mercenari", cioè coloro i quali sono interessati meramente ai guadagni e non utilizzano il proprio blog come strumento di comunicazione, e chi invece è focalizzato sull'idea di raccontare e comunicare qualcosa attraverso il proprio blog.

La mia impressione è che il denaro, comunque, attiri chi non è interessato all'azione (scrivere, condividere pensieri, ecc) ma al suo effetto retributivo. La gran parte dei blog sono destinati a chiudere già quando in partenza non prevedono foraggiamenti, per questioni di tempo, disinteresse o altro; figurarsi se il primum movens era stato il denaro: venuto meno il valore monetario, chi scriveva per soldi vola via.

I soldi sono un'esca: il bottino è capirlo e vivere felici?
Questo è stato il mio pensiero quando ho scoperto steemit... è l'ho scolpito nella copertina del mio blog.

Un caro abbraccio da @amico! ;)

Risposta che condivido :-)

Concordo con @amico, il denaro potrebbe essere l'esca anche se strutturando bene il proprio blog e approfittando delle occasioni (legittime) che ci vengono fornite, è anche possibile ricavare un profitto interessante.
Siamo ancora in una fase primordiale di questo settore, ma credo che il futuro potrebbe essere l'indroduzione dell'aspetto professionale dello stesso.. in fondo già alcuni siti concorrenti si stanno specializzando in uno specifico settore e questo potrebbe essere un primo segnale.

La cosa che mi lascia ben sperare è che nonostante il livello molto basso delle quotazioni,

Manca un pezzo della tua risposta.. ma in ogni caso anche io sono speranzoso!

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