CALCIOMERCATO: Quando il denaro fa passare in secondo piano il calcio

È di poche ore fa l'ultima follia riguardante il mercato con il trasferimento di Philippe Coutinho, dal Liverpool al Barcellona, per una cifra complessiva di 160 milioni di euro (120 parte fissa + 40 di bonus) e che sta rendendo il mercato ancora più impotente per 3/4 dei club mondiali.

Coutinho è solo l'ultimo in ordine ad aver subito un trasferimento a questa cifra monster, qualche mese fa infatti, quasi in contemporanea, si concretizzavano i trasferimenti più cari della storia del calcio, ovvero quelli di Neymar (222 milioni di euro) e Dembelè (150 milioni di euro).
Ormai si sa che il mercato è schizzato da quando hanno fatto ingresso i petroldollari acquisendo club blasonati come PSG e Manchester City, ma nessuno si sarebbe aspettato nel giro di 10 anni un simile cambiamento.
Al giorno d'oggi, per fare un esempio, un calciatore giovane e mediocre o di prospettiva vale sui 20-25 milioni, quando con quella cifra l'Inter nel 1997 acquistò dal Barcellona un certo Ronaldo.
Queste cifre in confronto ad allora risultano imbarazzanti, scandalose e soprattutto criticate, ma dinanzi a questo fenomeno sorgono due considerazioni:
1- Quanto costerebbero giocatori del calibro di Maradona, Platini, Ronaldo, Van Basten se i loro prezzi venissero "Neymarizzati"?
2- C'è o ci sarà un freno a tutto questo?

Sono punti a cui si può provare a dare una risposta. Per esempio rispondendo al primo punto si può scoprire che i valori di Maradona (1), Ronaldo (2), Platini (3), e Van Basten (4) oggi sarebbero rispettivamente di: 345 milioni di euro (1), 433 milioni di euro (2), 334 milioni di euro (3), 328 milioni di euro (4).
Quanto al secondo punto è difficile vedere un ridimensionamento di queste cifre, anzi è probabile che tenderanno ad aumentare ancora di più nel tempo, con solo 3-4 club a lottare per qualcosa di importante. La soluzione deve arrivare dagli organi quali UEFA e FIFA, imponendo dei paletti nel mercato, sanzionando chi sfora una determinata cifra e limitando anche i ruoli degli agenti dei calciatori, che percepiscono ingaggi mostruosi. Solo in questo modo potremo avere diverse squadre tornare a lottare per qualcosa di importante, e soprattutto con il calcio in primo piano.

Fonte delle immagini:
http://www.mirror.co.uk/sport/football/
http://it.blastingnews.com/calcio/