GOOGLE: come funziona?

in #society6 years ago

Ogni giorno miliardi di utenti si collegano ad Internet: chattano, postano e cercano informazioni di ogni tipo.
Tra tutti i siti di ricerca di info il più conosciuto e sicaramente il più efficiente da un punto di vista di prestazioni e risultati è GOOGLE.

logo-2650906_960_720.jpg
CC0 Creative Commons

Questo motore di ricerca nasce nel 1998 all'Università di Stanford (USA) come idea di Larry Page e Sergey Brin 1 e come tutti i siti di questa tipologia si basa su agenti informatici, programmi chiamati "spider", che vanno in giro per la Rete e creano una linea di parole chiave da associare a delle pagine web. Tali keyword sono prese dai totoli, dal testo e da altri indicatori chiamati metatag.
Il termine "Google" deriva da googol, un numero rappresentativo da 1 seguito da 100 zeri, per indicare simbolicamente la gran quantità di siti da analizzare ed asaminare.

Il successo di questo motore di ricerca è dovuto al fatto che Page e Brian, per rendere più efficiente il loro programma, hanno deciso di costruire la ricerca a partire da siti con maggior numero di link. Il "valore" di un sito infatti viene indicato con un numero da 0 a 10 (il Page Rank), che è anche il parametro più importante (ma non l'unico!) per determinare la posizione di un sito nella graduatoria che si genera quando si effettua una ricerca.

789px-Schmidt-Brin-Page-20080520.jpg
Sergey Brin e Larry Page
CC2 Creative Commons

Ma come funziona l'algoritmo che permette ad un sito di essere primo nella lista delle ricerche su Google?2

Il 75% dei visitatori di un determinato sito internet vi arriva attraverso i motori di ricerca. Uno spazio web può esistere, ovviamente, anche se Google non lo mette ai primi posti, ma la sua visibilità sarà limitata.
Nasce così la nuova professione dell'esperto in SEO , Search Engine Optimization (ottimizzazione delle pagine per i motori di ricerca): egli si sforza di condurre verso un sito gli utenti che stanno cercando un certo tipo di prodotto o servizio. Lo sforzo va ristretto ad un numero limitato di parole (2-3).
Se si vuole arrivare tra i primi in una particolare sezione quindi è necessario che le parole chiave che compaiono nella ricerca siano presenti tra i metatag abbinati alla pagina. In particolare è importante che siano presenti nelle hot zones della pagina: i titoli a caratteri grandi sono un esempio ed ai quali Google da molta importanza.
Per chi sceglie di costruirsi una pagina è quindi che le parole chiave vengano scritte almeno iin grassetto: dato che Google darà un "peso" diverso alla parola citta', rispetto a città.
Le parole chiave inoltre dovranno essere sottolineate anche nei collegamenti tra le varie pagine, all'interno dei nomi delle foto. Inoltre un sito che esiste da molto tempo ha maggiori probabilità di arrivare tra i primi rispetto ad un sito che invece è molto recente.

Nasce naturale quindi pensare che Google controlli noi utenti che ne facciamo uso ed in un certo senso questa deduzione è esatta. Il sistema grazie al quale Google ricerca velocemente in Internet le pagine richieste si basa sul funzionamento di una serie di filtri, che riducono l'immensa mole di dati a disposizione. Il filtro ha quindi il ruolo di selezionare i nodi della Rete, escludendone alcuni non pertinenti e quindi velocizzando il lavoro del motore di ricerca.
La selezione avviene in banche dati usate su ricerche preesistenti, ma anche in relazione al profilo dell'utente, in funzione delle sue ricerche precedenti, alla lingua usata ed alla sua posizione geografica.

web-1935737_960_720.png
CC0 Creative Commons

E' importante ricordare infatti che Google vende pubblicità ed il suo scopo principale è dunque quello di ottenere dati per poter effettuare campagne pubblicitarie mirate. La personalizzazione delle offerte è possibile a partire dalle informazioni raccolte durante le varie ricerche. A questo contribuiscono anche i servizi aggiuntivi, come mail e blog. Allo stesso scopo vengono anche registrati anche i valori relativi agli scambi di informazione tra l'utente e la la propria rete di relazioni sociali. In teoria i filtri servono solo a rendere più semplice e rapida la consultazione, ma si tratta tuttavia di dati delicati che potrebbero essere utilizzati, anche in modo illegale, da altri enti.3
A tal proposito il sito "privacyinternational.org" 4 elabora da alcuni anni report periodici che riguardano anche l'attività del motore di ricerca Google.

Oggi si pensa che Google abbia un indice che comprende oltre 11.5 miliardi di pagine web e copre più dell'80% delle ricerche effettuate su Internet. Oltre alle ricerche tradizionali, può effettuare anche ricerche per immagini, newsgroup e notizie e mantiene una copia cache delle pagine che esamina. Una mole di informazioni veramente sorprendente, ma altrettanto sorprendente rimane anche la velocità di calcolo di questo motore di ricerca.

Bibliografia
1 Google History
2 The Google Search Engine
3 "Luci ed ombre di Google" (Feltrinelli)
4 privacyinternational.org


Gif creata da @isakost

Posted using Partiko Android

Coin Marketplace

STEEM 0.19
TRX 0.15
JST 0.029
BTC 63792.82
ETH 2563.50
USDT 1.00
SBD 2.66