Prezzo Ripple a +7000% da inizio anno. Perchè fare trading su XRP è più sicuro del Bitcoin (forse)

in #ripple7 years ago

La quotazione Ripple ha segnato solo ieri un aumento record dell'89%: è corsa a comprare XRP
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Non è possibile liquidare la brillante performance della quotazione di Ripple con la semplice euforia generalizzata che caratterizza le criptovalute. Il prezzo di Ripple, salito ieri dell'89% a 0,74 dollari, ha registrato da inizio anno un guadagno costante che ha portato le quotazioni ad aumentare il loro valore del 7000%. Si tratta di numeri da capogiro che hanno certamente risentito del rally della quotazione Bitcoin (oramai arrivata ad oltre 17mila dollari) e, più in generale, della corsa agli acquisti su tutte le criptovalute (anche la quotazione Ethereum ha raggiunto nuovo livelli record). Non si tratta però solo di questo motivo nel senso che se il prezzo di XRP (la sigla di Ripple) è salito così tanto, il merito è stato anche di altri fattori. La corsa a Ripple è sostenuta da motivi più concreti e reali rispetto a quella meramente speculativa che interessa le altre criptovalute con in testa il Bitcoin.

Se un crescente numero di investitori decide di comprare Ripple o di investire in Ripple attraverso il trading di CFD, è perchè XRP si caratterizza ogni giorno che passa come valida alternativa al BTC e alle altre criptovalute. Non è quindi un caso se per molti traders, pure interessati al profitto immediato, investire in Ripple è più sicuro rispetto ad un investimento nelle altre monete virtuali. Questa considerazione sembra essere supportata dai fatti.

Nella seduta di ieri la quotazione XRP ha registrato un balzo simile grazie alle notizie riportate dal quotidiano giapponese Nikkei secondo cui le banche del Giappone e della Corea del Sud hanno iniziato a testare la tecnologia blockchain di Ripple. I test, iniziati lo scorso venerdì dovrebbe chiudersi il 31 gennaio. Sempre secondo la stampa, le prove sarebbero finalizzate a capire se Ripple possa o meno essere utilizzata per effettuare delle transazioni finanziarie. L'indicrezione apparsa su Nikkei ha galvanizzato soprattutto gli investitori sud-coreani. Il 40% degli scambi di criptovaluta registrati ieri in Corea del Sud, infatti, ha riguardato proprio Ripple.

Grazie proprio a questo clima di euforia, Ripple è salita al terzo posto della classifica delle criptovalute posizionandosi alle spalle di Ethereum e, ovviamente, del Bitcoin e davanti ai Litecoin. Logicamente questi eventi hanno generato il classico effetto a cascata con il numero delle posizioni trading CFD aperte su Ripple in aumento.

Vista la poco notorietà di Ripple rispetto al più blasonato BTC, molti investitori si chiedono oggi se investire in XRP conviene più o meno delle altre criptovalute. Se si assume un punto di vista non solo orientato alla speculazione ma anche alle prospettive future, la risposta è si. Il futuro di Ripple, come dimostra il caso riportato da Nikkei, appare più certo rispetto a quello delle altre criptovalute. Nel mese di ottobre la stessa Ripple ha reso noto che la sua rete blockchain è già usata da oltre 100 istituzioni finanziarie al mondo. Addirittura gli ultimi colossi interessati alla rete Ripple sarebbero la divisione International Payments di American Express e Santander. Qusti giganti hanno messe nel mirino la rete blockchain di XRP perchè sono interessati a sviluppare pagamenti transnazionali veloci tra Usa e Gran Bretagna. E' per queste ragioni che le parole di Miguel Vias, responsabile dei mercati XRP secondo cui Ripple sarebbe "l’unico asset digitale che ha una funzione di utilizzo chiara" possono essere ritenute fondate.

In parole povere l'interesse per Ripple non potrà che crescere se davvero questa criptovaluta dovesse essere inclusa tra le valute legali. E' per questi motivi molto concreti che investire in Ripple conviene (e forse più del Bitcoin).

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