Maschere e costumi

in #photography6 years ago (edited)

A Carnevale ogni foto vale!

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Ogni anno, in occasione della settimana di Carnevale, i bambini sfoggiano costumi nuovi ispirati ai personaggi di fantasia o ad altri realmente esistiti, purché, in qualche modo, protagonisti diretti del “loro mondo”. Tutte le feste, ripropongono sistematicamente atmosfere sempre identiche, ma, durante le giornate dedicate al “mondo all'incontrario, un tempo veniva concessa a tutti anche la possibilità di travisare il proprio volto e di farsi beffe dei potenti. Dopotutto, "semel in anno licet insanire"!

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Il proprio gusto estetico e la passione per il mistero suggeriscono ai fotografi il modo più adatto per rappresentare i personaggi “senza volto”, perennemente ambigui, maliziosi o beffardi. Per riuscire ad descrivere la bellezza puramente esteriore tipica delle maschere carnacialesche, coloro che le fotografano generalmente puntano l'attenzione soprattutto sulle forme insolite e sulle caratteristiche cromatiche. I preparativi cominciano molti giorni prima e, nonostante si tratti della festività più “sfrenata dell'anno”, è opportuno che i fotografi privilegino le pose più eleganti e i costumi più raffinati, evitando di cogliere gli atteggiamenti scomposti per non scadere mai nella volgarità.

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La partecipazione alle feste è sempre piuttosto chiassosa e coinvolgente, sebbene avvenga in modi e forme assai differenti. Intorno ad alcune manifestazioni girano grandi interessi economici. Anche i festeggiamenti più semplici sono ricchi, ma solamente di Colori, di Fantasia e di cartapesta per i carri allegorici. Solitamente, infatti, alla gente comune basta un velo, una parrucca, un cappello o un naso finto per camuffarsi, diventando per un giorno prete, suora, sceriffo o pagliaccio utilizzando quello che ha trovato in casa e rispettando così il vero spirito del Carnevale. Sorprende piacevolmente che in qualche caso la maschera venga indossata candidamente per puro divertimento e non come strumento di seduzione o per compiere azioni criminali. Evidentemente mascherarsi riveste ancora una ancestrale valenza apotropaica.

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Tuttavia, tra banchetti, danze, scherzi e lazzi, anche per quest'anno termineranno rapidamente i giorni concessi all'allegria e al divertimento che precedono una mesta e lunga Quaresima di penitenza e astinenza dalla carne (per l'appunto “carnem levare”). Ma, sventuratamente, ci sono pure quelli che fanno ... "finta che sia sempre Carnevale"!

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Testo e fotografie di @adinapoli (s)
Le fotografie sono di proprietà dell'autore

ENG - Masks and costumes (by Andrea di Napoli) At Carnival every photo is worth it Every year, on the occasion of the Carnival week, children show off new costumes inspired by fantasy characters or others really existed, provided they are in some way direct protagonists of the "Their world". All parties, systematically reproduce atmospheres always identical, but, during the days dedicated to the "world in the opposite, once was granted to everyone even the opportunity to misrepresent their face and make a mockery of the powerful. After all ... semel en year licet insanire! Their aesthetic taste and their passion for mystery suggest to photographers the most suitable way to represent the characters "faceless", perennially ambiguous, mischievous or mocking. To be able to describe the purely external beauty typical of the carnivalesque masks, those who photograph them generally focus their attention above all on unusual shapes and chromatic characteristics. Preparations begin many days before and, despite being the most "unrestrained" holiday of the year ", Photographers should favor the most elegant poses and the most refined costumes, avoiding to grasp the decomposed attitudes so as not to ever expire in vulgarity. Participation is always rather rowdy and engaging, although it takes place in very different ways and forms. Around some events there are great economic interests, but even the simplest celebrations are rich only in Colors, Fantasy and papier-mâché for the allegorical wagons. Usually, in fact, ordinary people need only a veil, a wig, a hat or a fake nose to disguise themselves, becoming for a day priest, nun, sheriff or clown using what he found at home and thus respecting the true spirit of Carnival. It pleasantly surprises that in some cases the mask is worn candidly for pure enjoyment and not as an instrument of seduction or to perform criminal actions. Evidently masking still has an ancestral apotropaic value. However, between banquets, dances, jokes and jokes, also for this year will quickly end the days granted to the joy and fun that precede a sad and long Lent of penance and abstinence from meat (precisely "carnem levare") . But many people do ... "pretend it's always Carnival"!

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