Tra le note del cuore

in #partiko6 years ago (edited)

Angelica si rigirò nel letto e allungò la mano, il letto era vuoto. Si stiracchiò e sentì i passi del suo uomo arrivare dall'altra stanza.
"Cosa ci fai tu lì?"
Guglielmo si avvicinò sorridendo e disse: "E io che pensavo di aver fatto piano! Buongiorno principessa! E buon compleanno!"
Le si avvicinò delicatamente e le baciò la fronte, le guance ed infine con estrema dolcezza le baciò le labbra.
Angelica gli accarezzò il volto.
"Ho due regali per te!!!!! Allora il primo te lo darò subito, l'altro invece, tra un po'.. ." le disse baciandole gli occhi.
Angelica sorrise. "Grazie! Addirittura due?! Cosa ho fatto per meritarmene due?"
L'uomo le prese una mano e vi posò sopra una busta con un fiocco.
Delicatamente la donna apri la busta e ne estrasse il contenuto..Un bigliettino scritto in Braille.

Alla donna più speciale, meravigliosa e straordinaria della mia vita, buon compleanno.
Quest'anno la nuova destinazione la scelgo io : Berlino! Dentro questa busta ci sono due biglietti per il concerto di David Garrett tra quattro giorni a Berlino.

Angelica si tappò la bocca per non urlare e cercò il viso di Guglielmo, che si avvicinò a lei.
"Sul serio? David Garrett? Sul serio? Sul serio?" la donna emozionata non riusciva a dire altro.
"Si amore mio! Davvero!"
"Wow! Non ci posso credere! David Garrett! E così quest'anno si va a Berlino eh? Interessante."

Angelica era non vedente dall'età di nove anni, quando una malattia rara le aveva colpito gli occhi, togliendole la vista. Ma era una bambina forte e coraggiosa, non si era abbattuta ed era cresciuta sana e forte nonostante le avversità.
Suo padre, un grande violinista francese, la portava sempre con sé, in giro per il mondo. Era cresciuta a pane e musica, sola con il padre, visto la madre li aveva lasciati poco dopo la sua nascita.
All'età di diciannove anni perse il padre, a causa di un tumore. Poco prima di morire, le aveva fatto dono del suo tesoro più grande : il suo violino.
Dopo il funerale del padre, prese una decisione : vendette tutto gli averi ereditati dal padre, tranne il violino, e, zaino in spalla, partì. Non sapeva neanche lei dove in realtà volesse andare, sentiva semplicemente il bisogno e il desiderio di continuare a vivere in giro per il mondo come aveva sempre fatto fin da bambina.
E viaggiò, per anni, da sola, lasciandosi dietro molti nuovi amici, vecchi lavori, città diverse. Infatti ogni anno, il giorno del suo compleanno, decideva una nuova destinazione.
Un giorno, cinque anni dopo la sua partenza, mentre era in Spagna, aveva incontrato Guglielmo per caso, in un bar, durante una serata di Karaoke. Il ragazzo suonava la chitarra insieme ad altri suoi amici.
Fecero subito amicizia e poche settimane dopo i loro sentimenti cambiarono, trasformandosi in un dolce amore e Guglielmo decise di seguire la sua amata nel percorso che aveva deciso di intraprendere.
Da quel giorno, ormai da dieci anni, passavano i loro anni in giro per il mondo, ogni anno in una città diversa.
Quando non lavoravano, andavano in giro per le città a portare la loro arte : si fermavano nelle piazze armati di chitarra per Guglielmo, e pennelli per Angelica.
Nonostante non vedesse, nel tempo Angelica aveva trovato stimolante mettere su carta le sue emozioni, soprattutto quando ascoltava la musica.
Per chi guardava erano solo schizzi di colore buttati lì a caso, ma lei amava dipingere in quei momenti. Si sentiva libera. E amava anche i momenti dopo, quando Guglielmo le raccontava cosa aveva "disegnato".
Si divertivano molto insieme ed entrambi si sentivano sempre più legati.

Prima che la donna potesse dire qualcosa, della musica invase la stanza.

Guglielmo suonava, con un violino, Sinfonia n. 9 di Beethoven.

"Papà..." sussurrò la donna, con le lacrime agli occhi.
"Riconoscerei quel violino ovunque, è il violino di mio padre" disse all'uomo quando ebbe finito di suonare.

"Si amore, è quello di tuo padre. Sono due anni che prendo lezioni di nascosto per riuscire a farti sentire degnamente di nuovo questo violino e questa musica. Il sorriso che adesso vedo sul tuo volto e le tue lacrime, sono la gioia più grande della mia vita. Da oggi, se tu me lo permetterai, vorrei lasciare la chitarra e iniziare a suonare questo violino. Per te. Per la musica. Per il tuo cuore."

Angelica si avvicinò a lui e lo abbracciò.
"Non potevi farmi regalo più grande di questo mio grande amore. Il mio cuore sta facendo i salti di gioia. Risentire queste corde sarà come avere papà più vicino. Grazie. Grazie davvero. Ti amo. Puoi suonare altro per me?"

"Certo mia principessa" le disse in lacrime e respirando, il violino tra le sue mani prese vita attraverso Moonlight Sonata (Sonata al chiaro di luna)

Partecipo con questa storia al contest
di @fulviaperillo, ispirata dall'immagine del violino.

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Bellissimo e suggestivo racconto, delicato e emozionante, grande @pawpawpaw, riesci a toccare gli animi in profondità, quando "parti" su certi argomenti

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Grazie mille! Mi emozionano sempre le tue parole.

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Hello @pawpawpaw, thank you for sharing this creative work! We just stopped by to say that you've been upvoted by the @creativecrypto magazine. The Creative Crypto is all about art on the blockchain and learning from creatives like you. Looking forward to crossing paths again soon. Steem on!

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