Non si è mai troppo vecchi per maturare

Fra gli interessi che animano il mio tempo libero trova un posticino anche il mondo del vino, vivo in Piemonte ed ho origini pugliesi, quindi di vigneti ne ho visti parecchi, ma l’anno scorso questa splendida pianta mi ha riservato una piacevole sorpresa, in un remoto angolo di mondo mi si è mostrata in una versione mai vista prima e mai ipotizzata, ovvero in veste ultracentenaria. Ero su un’isola in pieno oceano e lì la filossera, insetto devastatore della pianta che a fine ‘800 fece disastri in Europa, non arrivò, garantendo longevità alle piante esistenti. La coltivazione della vite venne adottata dopo che nel’700 un’eruzione durata anni devastò tutte le colture tradizionali ed i "campesinos" si ingegnarono per far sì che le piante potessero dar i loro frutti, creando un paesaggio unico.

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Maggio 2016, Lanzarote, terra di vulcani e di venti, ma anche di vigneti che definire particolari è riduttivo. Capitiamo su quest’isola per scelta altrui, per inseguire e riabbracciare per qualche giorno cari amici partiti e non ancora tornati. L’impatto è notevole, isola molto particolare, non è per tutti, non ha vie di mezzo, si ama o si odia. L’aridità regna sovrana un po’ ovunque, ad eccezione degli angoli dove il business degli all inclusive ha avuto la meglio, in più buona parte dell’isola è coperta da lapillo vulcanico risalente ancora all’ultima grande eruzione di secoli fa. Insomma tutto ti aspetteresti tranne di scoprire che qui i vigneti hanno trovato un habitat alquanto favorevole, certo, c’è voluto l’ingegno dell’uomo, che nei secoli ha perfezionato la tecnica, ma il risultato è sorprendente.

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Scrivevo tempo fa sul mio profilo facebook:

“nostra figlia ancora nel pancione, il maschio sperso tra le amorevoli attenzioni di persone speciali, ed io e mia moglie ci godiamo mezz'oretta di tranquillità in questo posto talmente particolare che nonostante l'assuefazione odierna alle novità ancora sa stupire. Trenta passi (dei miei) per fare il giro attorno ad una vite che avrà circa 200 anni e che, agli occhi di chi è abituato ai vigneti pugliesi e piemontesi, dove una vigna è considerata vecchia già a 50 anni, sembra addirittura una pianta diversa eppure i grappoli sono lì, appesi in bella mostra, a ribadire che non si è mai troppo vecchi per maturare, e poi ci sono le innumerevoli piante relativamente più giovani disseminate in campi pieni di buche, buche profonde un metro e larghe come il mio soggiorno scavate nello strato nero di lava che qui ricopre tutto e che tutto protegge, comprese le radici delle viti, e su ogni buca il suo muretto a secco realizzato quasi a forma di vela a proteggere le piante dagli incessanti venti che lambiscono queste terre, un paesaggio dai contrasti cromatici che neanche l'iPhone 19 potrà permettersi, un paesaggio che trasuda la fatica dell'uomo spesa per realizzarlo, un paesaggio che sancisce in maniera univoca che spesso i limiti sono solo nella testa di chi non ha immaginazione, un posto che se siete appassionati di vino non potete farvi mancare, anche perchè già solo 30 minuti qui valgono il prezzo del biglietto, e poi c'è tutto il resto dell'isola :-)”

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Un sentito ringraziamento a @charlesx per la traduzione in inglese e per la disponibilità dimostrata