Concerto Eddie Vedder - come rompere la monotonia

Ogni tanto lo faccio, si prende, si parte, ci si incontra, ci si abbraccia, si sorride, si condivide, insomma si vive fuori dalla monotonia, rompendo qualche schema e vivendo senza pensieri quegli attimi.
È successo o meglio, l'ho fatto succedere questo lunedì. Il pretesto, il concerto di Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, in quel di Barolo, piccolo borgo piemontese già noto per l'ottimo vino. Una eccellenza italiana che è gradita anche dal cantante che non ne fa mistero e anzi approfitta dei festival che si organizzano in questi luoghi, per piazzare una data e godere delle bontà locali.
Quattro amici di infanzia, nata nei luoghi di villeggiatura calabro. Un primo appuntamento a Milano. Io vengo dalla Romagna, il mio amico da Napoli. A Milano ci aspetta il terzo della combriccola, ormai stabile nella città del Duomo, anche se Abbruzzese.
Ma torniamo ai primi due. Io ed il mio amico da Napoli. Due napoletani a Milano, ovviamente non può mancare la foto al Duomo e aspettare che il nostro amico passi dalla piazza e quindi ci improvvisiamo Totò e Peppino sfoggiando un nojo vulevonssavuar l'indiriss

La faccia della bronzo è la mia, mi sono pagato anche i diritti perché non mi fido di me🤣

Recuperiamo l'abbruzzese e andiamo a pranzo in un tipico ristorante milanese o'maccaró spacciato per svedese e che alla fine si è rivelato ovviamente partenopeo. Milano è contaminazione.

Mangiato e cazzeggiato come bambini, ci siamo messi in macchina in direzione Alba, dove dobbiamo recuperare il quarto amico al bar. Calabrese, vive in pianta stabile a Torino e lavora ad Alba per la Ferrero. Si viaggia Easy, si chiacchiera su un pilastro lasciato grezzo elemento architettonico della casa milanese. Perché a Milano un pilastro grezzo non rappresenta una incompiuta, bensì assurge ad elemento materico. Viva Milano griderebbe in manovale di Napoli 🤣.
Giunti ad Alba e recuperato il calabro piemontese ci immergiamo nella città in cerca di un bar per bere una birra aperitivo al concerto. Quando si è liberi di mente per qualche ora accade che ci si ritrova come bambini attorno ad un flipper dei Metallica ad imprecare su bonus persi e palline che piombano al centro come aspirate da un buco nero.
Nel frattempo si unisce a noi una presenza femminile di delicata bellezza e gentilezza cosicché completiamo il quadro smorzando gli eccessi di cameratismo.
Ci si muove per Barolo.

Un fiume che seguiamo. Poi i soliti riti da pre concerto, si beve si mangia si ride e si scherza.

La posizione non è male ed anche il tempo è clemente di afa. Si sta bene insomma.
Poi si inizia e si gode della musica del cantante americano che ovviamente si presenta alticcio ma che comunque elargisce due ore e mezzo di ottima musica.

Alla fine, un po' stanchi ma sicuramente felici, abbandoniamo Barolo con la luna che sale dietro le case.

La foto viene mossa ma è bella cosi, come mossa e sfocata è stata questa sera di spensieratezza.