Quarto potere (o Citizen Kane): il capolavoro senza tempo di Orson Welles

serialfiller (73)in #movies • 5 years ago

Quarto Potere

_{Quando un film diventa storia del cinema}

Storia del cinema

Secondo Empire è il 28esimo film più bello della storia del cinema.
Su Metacritic è stato eletto il miglior film di sempre.
Non esiste critico cinematografico che non lo menzioni nella sua personale top ten.
E' con questo biglietto da visita che si presenta Citizen Kane, Quarto Potere per il pubblico italiano, opera prima di quel gigante di Orson Welles e da tutti considerato un pezzo molto importante, se non addirittura il più importante della cinematografia tutta.
Parliamo di un'opera datata 1941, interamente girata in bianco e nero e che in molti ragazzi, giovani o chiunque ami il cinema rischia di rimandarne continuamente la visione per via di quell'inconscio scetticismo che ci vede un pò distanti da un cinema apparentemente cosi distante.
Se fate parte di quella schiera di persone che ha questo film nel cassetto ma che fatica a premere play fatevi un favore, pigiate quel tasto del telecomando e mettetevi comodi, assisterete ad un film che non ha nulla da invidiare al cinema moderno, contemporaneo.
Tra i tanti pregi dell'opera primigenia di Welles vi è anche quello di essere stato moderno in tempi lontani, lontanissimi da noi.

"Kane ha sempre fatto tutto per Amore

per Amore ha sempre perduto tutto

ciò gli era capitato di possedere"

NO TRESPASSING

Ci sono film a cui la cinematografia deve tanto, a cui ogni regista deve tanto.
Quarto Potere è certamente uno di quelli.
Orson Welles ha avuto il coraggio di scrivere un film completamente acontestuale all'epoca, nella forma e nella sostanza. Quella che per noi può sembrare un'opera ottimamente girata e ottimamente sceneggiata è in realtà molto di più. Approcciandoci alla visione di questo film non si può prescindere dalla contestualizzazione dello stesso, non si può prescindere dall'immaginare questo film scritto e diretto nel 1941 con i mezzi dell'epoca, dentro l'industria cinematografica di allora e all'interno di quella società in piena seconda guerra mondiale.
Citizen Kane utilizza un linguaggio nuovo, riesce a cercare e trovare spazi nuovi nelle inquadrature, porta alla ribalta un personaggio principale complesso, stratificato e tridimensionale rispetto ai personaggi classici dell'epoca che poco avevano da aggiungere alla sinossi da 2 righe fatta per lanciare una pellicola.
Il film narra di la storia di un uomo, di un uomo potente che alla guida di un quotidiano riesce celermente ad aprire sempre nuove redazioni, a guadagnare denaro, visibilità ed influenza fino ad essere addirittura capace di indirizzare l'opinione pubblica a suo piacimento, a creare opinioni a diventare quello che oggi chiameremmo influencer o meglio ancora "opinion maker".
L'uomo vivrà una vita all'insegna dell'arricchimento, dell'accumulo di ricchezza e beni materiali, fino a costruire una vera e proprio fortezza, un castello, una torre d'avorio all'interno della quale rifugiarsi tra i suoi cimeli, le sue statue, i sui puzzle, le sue stanze vuote dietro quel cartello di NO TRESPASSING che apre e chiude il film. Non oltrepassare quel cancello, quelle mura perchè dietro di esse si celerà un mondo indecifrabile, un mondo costruito da un uomo complesso che niente e nessuno potrà davvero inquadrare. Non sarà una parola come "Rosabella" a definire chi è stato Charles Kane, non saranno tutte le sue ricchezze, le sue statue, le sue mogli, i suoi giornali a definire un uomo di quella portata.
Il cartello ci aveva avvisato e non nel senso di intimorirci ma nel senso di metterci in guardia che ogni essere umano non è la somma delle sue azioni o delle sue parole ma un complesso puzzle fatto di pezzi irrimediabilmente mancanti a chi guarda quella vita dall'esterno. Il dolly finale su quel cartello non fa altro che ritornare a dirci: vi avevo avvertito. Eh già perchè tutto il film è un lungo documentario di inchiesta che parte dalla morte del magnate per scoprirne la vita attraverso 5 interviste e continui flashback con un montaggio superbo a scomporre la vita di Kane pezzo dopo pezzo. Non è bastato, non è bastato tutto ciò a comprendere chi fosse Charles Kane.
No Trespassing, non oltrepassare quel recinto immaginario che separa il pubblico dal privato, il mostrato dal nascosto che tanto nulla potrà permetterti di ricostruire la vita di un uomo, per quanto possano essere dettagliate le informazioni che riuscirai a raccogliere.

Immagine priva di diritti di copyright

Futuro in bianco e nero

Con Quarto Potere assistiamo alla prima opera cinematografica in cui si cerca di mettere al centro il lato umano, psicologico del protagonista. Nessun uomo è identificabile in poche azioni o paroli. Nel film si cerca a sviscerare la figura di questo mostro sacro dell'editoria e della società americana del tempo. Un colosso che ha costruito un impero, sposato 2 donne, creato un castello dove vivere, provato a vincere elezioni, scalare la società, combattuto contro qualcuno, combattuto accanto a qualcuno. Ma chi era davvero Charles Kane?
Per noi oggi sembra scontato avere personaggi tv o al cinema di cui conoscere la mente piuttosto che la vita, le emozioni, le motivazioni dietro le scelte di questo o quel personaggio. Farlo nel 1941 significava sconvolgere i topoi del cinema di allora e non a caso quel film fu apprezzato tantissimo dai critici ma non amato e non capito dalle masse fino a decretarne un flop al botteghino.
Perchè Kane ha fatto quel che ha fatto? Risposta non facile e nemmeno il film ci aiuta in questo senso, non ci aiuta volutamente proprio perchè Welles parte dal presupposto che non ci possa essere una risposta univoca a questa domanda, ne per Kane ne per qualsiasi altro uomo.
Ma una chiave di lettura la possiamo trovare tutti, una lettura che è fatta di rimandi e misteri continui, di piccoli indizi disseminati durante i flashback incapsulati in 5 storie nelle storie per bocca e memoria di chi per Kane è stato importante come Tatcher o sua Moglie Susan, l'amico Leland o il magiordomo.
Kane ha fatto tutto per amore perchè di amore lui non ne ha avuto molto e tutto ci riporta a quella breve infanzia che vide Charles a soli 10 anni costretto a separarsi dai genitori e dall'affetto caldo e tenero della madre per sposare una causa non sua, quella che lo vedeva pronto a studiare ed affermarsi nelle università più prestigiose per poter un giorno divenire ricco e potente e pronto a gestire tutta quella fama e ricchezza. E Charles ci riuscirà, ci riuscirà a gestirla al meglio ed accrescerla poderosamente ma in tutta quella splendente debolezza si scoprirà affamato di amore, provando ad ostentare il suo amore interessato per le persone, per i lettori, per le mogli o gli amici salvo rifugiarsi in un dolore silente ogni volta che il popolo lo tradiva, gli amici non lo capivano, le mogli lo deludevano.
Una solitudine massacrante dettata dalla necessità di essere amato e dalla spinta nel provare ad essere amato attraverso opere che mostrassero amore verso gli altri. Un contorto do ut des che lo ha portato all'isolamento e che traeva tutta la sua forza da eventi passati traumatici, che gli avevano sottratto il più semplice dei tesori: l'affetto di una mamma, di un padre al proprio figlio.
La straordinarietà del Quarto Potere è nell'aver creato un film che abbracciasse temi universali attualissimi ancora oggi come l'importanza di detenere nelle proprie mani l'informazione per manipolare le masse e avere potere, quello vero tutto per sè, o come quello della speranza di essere ricordati e amati, o come quello più complesso riguardante l'identità dell'individuo. A questo vanno aggiunte delle innovazioni di rilievo nell'uso della profondità, della dissolvenza, del montaggio.

Un film epocale insomma che ogni appassionato di cinema dovrebbe vedere e dovrebbe spingere a vedere.

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_{Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.}