L'AMORE, TRA SCIENZA E SENTIMENTO

in #love7 years ago (edited)

Ormai siamo soliti sentir parare di questo argomento, tanto semplice quanto complesso; l'amore. Cos'è l'amore? Da dove deriva? Vi sono, a mio parere, due punti di vista da tenere in considerazione:

  • l'amore sotto il punto di vista scientifico, quindi l'incontro dei neuroni tra due individui, che portano una sensazione di benessere dovuta appunto agli stimoli del nostro cervello;
    • l'amore come pura espressione della passione, della fiducia e dell'incondizionato bisogno di una persona a cui legarsi e con cui condividere gioie e dolori.

Andando per gradi, cercherò di approfondire queste due condizioni.

Amore è scienza, nothing else

Il punto di vista scientifico, che cerca di dare una spiegazione razionale al benessere che deriva dall'incontro di una persona speciale, può sembrare a tratti freddo e privo di sentimento! Secondo me, però, non è cosi. Vi è una professoressa di psicologia, Barbara Fredrickson , che spiega che l'amore va interpretato come la somma di tanti micro-momenti di connessione con altre persone, che va ben oltre, quindi, un qualcosa di semplice, romantico e sdolcinato. Ma allora, basandosi su questo punto si vista, l'amore non si può considerare come "esclusiva" verso una sola persona. Il riflettersi dei nostri neuroni con quelli di un'altra persona, che provocano gli stimoli di benessere di cui abbiamo parlato prima, può verificarsi incondizionatamente verso una o più persone, quindi non vi è nessun limite a vivere questa esperienza con uno ed un solo individuo. Questa le descrizione scientifica dell'amore: impulsi dei nostri neuroni dovuti all'incontro ed alla sincronia con quelli di un'altra persona; come dicevo prima, il punto di vista scientifico può risultare freddo! Ma pensateci bene: comprendendo a pieno questa caratteristica del cervello, potremmo vivere l’amore come una qualità generale, che ci collegherebbe indistintamente con tutto il resto dell'umanità. E non è forse questo il significato primordiale dell'amore? Non essere condizionati da sesso, religione e classe sociale: si può essere in sincronia con tutti, si può (E SI DEVE) amare tutti, incondizionatamente.

Amore è sentimento! Condividere sì, ma non troppo

Andiamo ora ad analizzare l'amore secondo il punto di vista sentimentale, che si dissocia, in parte, da quello scientifico. Viene considerato amore l'imprescindibile bisogno di un individuo di condividere le gioie ed i dolori con una persona in particolare, creando un legame di passione e fiducia. Questo punto di vista si dissocia solo in parte dal precedente perché si basa comunque sullo stesso principio, ma che ha una prerogativa di base: la condivisione di migliaia di micro-momenti con una ed una sola persona, che crea un legame a livello spirituale. Quindi, anziché condividere pochi momenti di sincronia con tante persone, si sceglie di condividerne migliaia con una sola, permettendo di intensificare e rivivere questi momenti al fine di creare un legame durevole. Il contatto visivo è alla base di ogni forma di amore: è fondamentale che lo sguardo si incroci per creare il legame neuronale di cui necessita questo sentimento e non solo, come ad esempio l'amicizia. Le società in cui viene evitato questo tipo di contatto sprofondano nell’individualità, nell’indifferenza e nella fredda apatia. Se non siamo allora pronti ad affrontare questa realtà, la soluzione è una sola: AMARE, INCONDIZIONATAMENTE.

L'amore, nella vita di ognuno di noi

A prescindere dal significato scientifico o sentimentalista che si voglia dare all'amore, c'è un qualcosa di improrogabile ed incontestabile che bisogna attribuire a questo sentimento: CI MIGLIORA LA VITA. Ricordata i micro-momenti di cui vi parlavo in precedenza? Ecco, esiste un collegamento tra il cervello ed il cuore; quest'ultimo ne riceve benefici inquantificabili nel momento in cui i nostri neuroni si riflettono in quelli di un altro individuo. Le persone capaci di vivere più momenti d’amore vivono più a lungo e in maniera più sana, grazie alle sostanze chimiche che vengono rilasciate durante questi preziosi, seppur corti, istanti. In tal modo si ricevono benefici in entrambi i sensi: le persone più sane amano di più, chi ama di più sta sempre meglio, e quindi si crea un circolo interminabile salute, amore, salute.

Ma allora, cos'è l'amore?

Sono molte le persone che danno ancora credito al fatto che l'amore, questi momenti di connessione neuronale con altri individui, avvenga senza motivo. Coloro che lo pensano, si ritrovano a pieno nelle parole del grande Blaise Pascal; cito: "Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce". Tuttavia, grazie alla spiegazione scientifica che si da a questo sentimento, si possono abbandonare le convenzioni ed i preconcetti ed allargare la nostra visione di un sentimento che va oltre le limitate idee di puro e semplice romanticismo. Si arriva cosi al grande interrogativo posto poc'anzi: Cos'è l'amore? A mio parere, in fondo, l'amore è un grande interrogativo che non troverà mai risposta. Insomma, a prescindere dal significato che si da a questo sentimento, è importante solo che venga diffuso, a prescindere dal sesso, la religione, e le convenzioni sociali della persona con cui ci si ritrova ad incrociare lo sguardo.

L'IMPORTANTE È AMARE.

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Ciao Mario,
scusa ma non'ha spiegazione scientifiche dell'amore, perché la scienza è razionale e fatta di sperimenti empirici e prove, cosa che non si può fare con i sentimenti ancora. Per questo lascia perdere di capirlo, e cerchi di viverlo nella sua forma piena, naturale e semplice. Grazie! (;

Ho scritto il post basandomi su un articolo che ho letto, di questa professoressa di psicologia che "prova" a dare una spiegazione scientifica di ciò che ci accade quando siamo innamorati. Mi informerò meglio :) nel frattempo chiarisco che io sono comunque favorevole ad intendere l'amore come forma pura di un qualcosa che proviamo, un semplice sentimento.

Ho detto questo perché il post enfatizza troppo la scienza, nient'altro. Non'ha bisogno di informarti meglio. Ho capito quello che volevi dire. Grazie! (;

Molto interessante e mi trovo d'accordo con tutto..pero' rimarrebbe da chiedersi cosa succede a livello scientifico e ai nostri neuroni, quando l'amore per una qualsiasi cosa o , sentimentalmente parlando, per una persona va a morire e finisce..Complimenti per l'ottimo post Mario

Grazie Nicola, gentilissimo come sempre. Penso che semplicemente l'incontro dei neuroni tra due persone che si sono sempre amate, cada nella monotonia, non provocando più gli impulsi e gli stimoli che prima rilasciava a vantaggio del rapporto e del benessere. Non è forse questo il principale motivo quando termina un sentimento? Il cadere nella monotonia e nella quotidianità è una brutta cosa, che a parer mia provoca indiscutibilmente la rottura del rapporto.

Mi trovi perfettamente d accordo, non può che essere così

L'amore è come la ciliegina sulla torta. Qualcosa che la rende più bella.
La torta però sei tu

Sante parole Dan, sante parole. Essere felici con se stessi è la prerogativa!

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