Langue et parole: i mattoni del linguaggio

in #life7 years ago (edited)

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Ferdinand De Saussure è il padre di una disciplina interessante, affascinante e variegata, che si chiama "Linguistica generale". La linguistica è una scienza che studia il linguaggio da molteplici punti di vista, che vanno dalla filosofia, alla psicologia, alla semantica, passando per l'anatomia e per la fisica, ma non solo. I linguisti studiano una lingua e i suoi parlanti da tutti i punti di vista possibili.

Questa sera, però, mi soffermo su un aspetto particolare, basilare, se vogliamo.
Ci ho pensato perché in autobus, tornando dalla lezione di nuoto, ho ascoltato una conversazione tra una famiglia composta da mamma anglofona, papà del sud Italia e bambino di 4-5 anni.
Ognuno parlava una lingua diversa: la Mamma inglese con un forte accento americano, il papà probabilmente campano o cilentano, il bambino a metà. Un po' inglese, un po' italiano con accento romano, un po' un misto tra i due.
E ho ricordato quelle lezioni che mi affascinavano tanto perché mi aprivano a un mondo che avevo sotto il naso, sotto la lingua, ma al quale non avevo mai prestato la giusta attenzione. Questa strana cosa che è il linguaggio. Il parlare. Il pensare. Lo scrivere. Il comunicare.

Ferdinande de Saussure nel suo testo (compilato postumo) "Corso di Linguistica Generale" definisce un'opposizione/relazione fondamentale per un sistema linguistico : la Langue (pronuncia: lang) e la Parole (pronuncia: paròl)

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La Langue è un’istituzione sociale, perché trascende l'individuo, colui che parla e utilizza la Langue.

Un sistema linguistico, una lingua a ben pensarci rappresentano un compromesso, un patto, un accordo tra un gruppo di persone che per comunicare decidono di codificare un sistema di segni e suoni che li rappresenti.
Una lingua è democratica, è orizzontale, data a tutta la società. Il processo di nascita della lingua è uno degli aspetti più affascinanti e studiati.

Come mai a un certo punto dell’evoluzione umana, un gruppo di ominidi ha iniziato a codificare un linguaggio che andasse oltre i gesti e i segni, gli sguardi? Come hanno fatto ad accordarsi sulle parole giuste e i suoni da usare? Come hanno fatto, poi, più tardi, a far diventare quei suoni dei simboli scritti?

La questione è stata sviscerata e approfondita, le teorie sono tante e diverse, ciò che è certo è che la nascita di una lingua è un processo naturale dell’uomo.

Saussure, quindi, partendo dall’analisi di questo sistema complesso, identifica due mattoni: La Langue e la Parole .

La Langue può essere definita come base, serbatoio, fonte del sistema di parole e suoni, costruzione sintattica e semantica che si utilizzano quando si parla, pensa, scrive, dialoga, utilizza la lingua.

E' un patto sociale. Nessuno ha deciso che le regole grammaticali o sintattiche debbano essere quelle, è stato in realtà un accordo implicito della comunità. Pur essendo un processo naturale, la Langue è qualcosa che proviene dall’esterno e viene assorbito dall’uomo in modo passivo.

La Parole è l’atto stesso del parlare. L’articolare suoni, l’alternare uno dopo l’altro i suoni con i movimenti della lingue e delle labbra, imparare senza sapere come a pronunciare i suoni delle lettere occlusive, fricative, nasali.

E' solo nel momento in cui l’uomo impara a parlare, comunica, attiva il processo comunicativo, che Langue e Parole si fondono e la Langue ha modo di esprimersi.
Parlare, così come scrivere, sono azioni personali caratterizzate dalla creatività, fantasia, conoscenza e maestria della lingua, che da una base, da un codice, diventa qualcosa di più.

Per capire la differenza tra Langue e Parole, basta pensare al sistema linguistico occidentale. Le lingue occidentali utilizzano l’alfabeto latino, composto da un sistema definito di suoni (vocali più consonanti). In italiano ne abbiamo a stento una trentina che sono le particelle della langue: formale e invariante. Ma con le stesse parole si possono produrre, dire, scrivere, urlare, sussurrare, cantare, mettere in versi milioni di cose, idee, pensieri, concetti, creazioni. La Parole è variabile, è infinita, è fatta di sostanza perché restituisce un significato che rispecchia quello dell’individuo che la utilizza.

La Langue rappresenta la comunità, la società, la Parole è espressione del singolo che crea nella e per la comunità stessa.

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Ferdinand de Saussur era davvero un genio. Se avesse trovato il tempo in cui la lingua viene insegnata online. Credo che gli sarebbe piaciuto. In realtà, lo dico dal lato positivo perché credo che la lingua possa essere appresa online, clicca Per vedere. In effetti, nel formato Online ci sono molti vantaggi che non sono nelle lezioni a tempo pieno. E la scelta dell'insegnante è generalmente come un bonus separato per un tale sistema.

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