Il Talento è niente senza il controllo! // Talent is nothing without control! [ITA - ENG]
Oggi mi va di parlare del talento e più che altro, di quella che in un articolo letto su una rivista di psicologia definiscono come "la fallacia del talento".
Da vari studi è emerso che l'unione di grinta passione e determinazione possono portare molti più risultati del talento naturale (brutta storia per chi usa la favoletta delle doti innate come scusa, vero?); la cosa fondamentale per riuscire anche in quelle che possono sembrare imprese titaniche è dosare le energie e soprattutto, iniziare!
Nonostante sia risaputo che il viaggio della nostra vita per iniziare necessita del "primo passo", spesso non siamo bravi a compierlo.
Credo sia importante porci una domanda da tenere come punto/spunto fermo: <<Sono bravo ad iniziare qualcosa ed a fare il primo passo?>>.
Di solito le categorie in negativo sono due, quelli che iniziano qualcosa fanno qualche passo e poi appena incontrano le difficoltà mollano e le persone che vedono tutto troppo complicato e irrealizzabile e non cominciano proprio (ovviamente ho detto in negativo perché ci sta anche chi inizia e porta persegue i propri obiettivi).
Le due tipologia di persone sopra elencate non fanno altro che male interpretare, in modo diverso, lo sfrozo necessario; il primo sottovaluta la quantità di energia necessaria per compiere l'impresa, il secondo la sopravvaluta.
Oggi però io voglio parlarti di chi sopravvaluta lo sforzo e spesso sottovaluta se stesso!
Partiamo dal un principio: ognuno di noi una volta trovato un proprio equilibrio, anche se può risultare improduttivo e negativo, tende a mantenerlo; pensiamo a quanto sia difficile iscriversi magari ad un nuovo corso di yoga od iniziare una dieta.
Quello che ho sopra elencato è il concetto, ormai conosciutissimo in campo di crescita personale e non solo, di "zona di comfort"; siamo talmente legati a luoghi, persone cose e situazioni sempre uguali che ci danno sicurezza da non riuscire a cambiare ne tantomeno ad uscire dalla nostra zona di comfort che, via via, si fa sempre più stretta e ci impedisce di fare il primo passo verso nuove direzioni magari migliori e più soddisfacenti.
Ora cominciamo ad entrare nel vivo del discorso andando ad analizzare ancora per un istante le due personalità di cui parlavo ad inizio articolo: la prima che si lancia nelle imprese senza calcolare la quantità di sforzo necessario e la seconda che si culla all'interno della sua "zona di sicurezza".
Se vogliamo pensare il tutto da un punto di vista cognitivo, come detto anche prima, semplicemente entrambe le figure compiono un errore di valutazione sottostimando e sovrastimando lo sforzo.
Sempre restando nel campo della crescita personale ma anche del pratico problem-solving è cosa nota che per compiere un compito più grande è bene spezzettarlo ponendosi degli obiettivi più piccoli, diciamo dei sotto-obiettivi.
Come detto non voglio occuparmi ora di chi sbaglia sottostimando il numero di passi da fare e, parlando del secondo caso, va da se che spezzettare al meglio l'obiettivo principale cercando di concentrarsi sui vantaggi che si otterranno nel perseguirlo e riflettendo sugli ostacoli che si incontreranno in modo da essere pronti quando succederà aiuterà
a gestire meglio i vari blocchi che portano a non compiere mai sto "benedetto" primo passo!
A questo punto voglio introdurre il concetto di "fallacia del talento" che interviene quando l'obiettivo sembra tanto grande da paralizzare.
E' risaputo che esistono persone che hanno un talento innato, una specie di predisposizione a compiere determinate azioni che può sembrare magica; una cosa che non tutti sanno invece è che si è predisposti ad apprezzare più le persone di "talento" rispetto a quelle che per raggiungere lo stesso obiettivo si sono fatto un mazzo tanto!
(bada bene questo non lo dico io ma è stato provato da una ricercatrice cinese,e non solo, attraverso varie prove e ricerche) Ci piace pensare che esistono persone che ottengono risultati straordinari semplicemente per il loro talento naturale piuttosto che attraverso impegno e fatica.
La notizia fantastica che voglio dare a tutti è che l'impegno vale quasi il doppio del talento pertanto, qualsiasi impresa tu voglia intraprendere, tenendo sempre a mente il concetto per il quale "nessuno nasce imparato", è fattibile! Basta trovare la maniera più adatta per apprendere le qualità che ci necessitano e poi fare il primo passo.
Mettendo in atto un buon problem-solving la capacità di frazionare un grande viaggio in piccoli passi e la consapevolezza che il percorso è lungo e che l'impegno è fondamentale e deve essere costante nessuna cosa ci è preclusa!
Ci piace pensare alle persone che hanno raggiunto gli stessi obiettivi che vorremmo perseguire noi semplicemente come persone talentuose e, di certo, esistono anche individui particolarmente predisposti per svolgere determinati compiti ma studi e ricerche hanno dimostrato come la grinta unita a talento, passione e perseveranza superino di gran lunga il talento naturale e la predisposizione innata (detto in parole povere bisogna tirar fuori le palle! Scusatemi il francesismo).
Tutto sta nel compiere il primo passo, un primo passo che magari deve essere ben dosato e anche piccolo però pensa sempre che uno sforzo piccolo e ripetuto costantemente nel tempo da molti più risultati di uno massiccio ed effimero.
Quindi non resta che fare una bella operazione di problem-solving rendere ogni azione del nostro futuro compito semplice e definita, scegliere la più facile e partire!
Si sa che solo attraverso l'esperienza diretta è possibile calibrare tutti gli altri passi quindi semplicemente alzati e cammina, iniziando dal primo passo!
Bene ora non mi resta che salutarti, spero che questo articolo ti sia piaciuto e possa tornare utile; se ti va di lasciare qualche commento come sempre sai che mi farà davvero piacere nel frattempo....Grazie per esser passato di qua!
Today I want to talk about talent and more than anything else, what in an article read in a psychology magazine defines as "the fallacy of talent".
Studies have shown that the union of grit passion and determination can bring many more results of natural talent (bad story for those who use the fable of innate gifts as an excuse, right?); the fundamental thing to succeed even in those that may seem titanic enterprises is to dose the energies and above all, to start!
Although it is known that the journey of our life to start requires the "first step", we are often not good at it.
I think it's important to ask us a question to keep as point / starting point firm: << Am I good to start something and take the first step? >>.
Usually the negative categories are two, those who start something take a few steps and then just meet the difficulties and give up people who see everything too complicated and unrealizable and do not start (of course I said in negative because there are also those who start and leads pursues its objectives).
The two types of people listed above do nothing but misunderstand, in a different way, the necessary effort; the first underestimates the amount of energy needed to complete the business, the second overestimates it.
But today I want to talk to you about who overpowers the effort and often underestimates himself!
Let's start with a principle: each of us, once we have found our own equilibrium, even if it can be unproductive and negative, tends to maintain it; let's think about how difficult it is to sign up for a new yoga course or start a diet.
What I have listed above is the concept, now well known in the field of personal growth and not only, of "comfort zone"; we are so tied to places, people, things and situations that are always the same that give us security that we can not change or even leave our comfort zone, which gradually becomes narrower and prevents us from taking the first step towards new perhaps better and more satisfying directions.
Now let's start to get to the heart of the speech by analyzing the two personalities I was talking about at the beginning for a moment: the first one that launches in business without calculating the amount of effort needed and the second one that is cradled within its "Safety Zone".
If we want to think of everything from a cognitive point of view, as mentioned earlier, simply both figures make an assessment error underestimating and overestimating the effort.
Always remaining in the field of personal growth but also the practical problem-solving it is well known that to accomplish a larger task it is good to break it down by setting smaller goals, let's say sub-objectives.
As I said I do not want to take care now of who is wrong by underestimating the number of steps to do and, speaking of the second case, it goes without saying that break the main goal at best trying to focus on the benefits that will be achieved in pursuing it and reflecting on the obstacles that they will meet in order to be ready when it happens will help
to better manage the various blocks that lead to never performing I am "blessed" first step!
At this point I want to introduce the concept of "fallacy of talent" that intervenes when the goal seems so great to paralyze.
It is well known that there are people who have an innate talent, a kind of predisposition to perform certain actions that may seem magical; one thing that not everyone knows, however, is that you are prepared to appreciate more "talented" people than those who have achieved a lot of deck to achieve the same goal!
(mind you, I do not say this but it was tested by a Chinese researcher, and not only, through various tests and research) We like to think that there are people who achieve extraordinary results simply for their natural talent rather than through effort and effort.
The fantastic news that I want to give everyone is that the commitment is worth almost twice the talent therefore, any business you want to undertake, always keeping in mind the concept for which "nobody is born learned ", it is feasible! Just find the most suitable way to learn the qualities you need and then take the first step.
Implementing a good problem-solving ability to split a big journey in small steps and the awareness that the path is long and that the commitment is fundamental and must be constant no thing is precluded!
We like to think of people who have achieved the same goals that we would like to pursue simply as talented people and, of course, there are also individuals particularly prepared to perform certain tasks but studies and research have shown how the grit united with talent, passion and perseverance exceed by far the natural talent and the innate predisposition (in other words you have to get the balls out!) Excuse me the French character).
Everything is about taking the first step, a first step that may need to be well balanced and even small but always thinks that a small effort is repeated constantly over time by many more results of a massive and ephemeral.
So you just have to do a good problem-solving operation to make every action of our future a simple and defined task, choose the easiest and go!
It is known that only through direct experience it is possible to calibrate all the other steps so simply stand up and walk, starting with the first step!
Well now I just have to say hello, I hope you enjoyed this article and can come in handy; if you want to leave a comment as always you know that I will really enjoy it in the meantime .... Thanks for stopping by here!
.....Del mio meglio! Pikkio82
-le immagini di questo articolo sono prive di diritti d'autore e sono stata prese dal sito pixabay.com-
E' sempre bello leggere i tuoi articoli!
Ogni volta c'è un pensiero, una parola, un aneddoto che colpisce nel punto giusto.
La paura è il nostro mostro, la paura di fallire, probabilmente potresti scriverci qualcosa, sulla paura del fallimento !
Grazie della condivisione e alla prossima riflessione!
Grazie mille!!! Che bella cosa da leggere, mi fa piacere davvero che i miei scritti possano piacere. Grazie anche per il consiglio, sicuramente scriverò presto qualcosa sulla paura e spero possa piacerti.
Grazie grazie mille volte grazie davvero! A presto!
Non vedo l'ora, ancora complimenti!
Partire in quarta per poi rallentare demoralizza! Come dici tu, poco ma costantemente, è una buona "prima mossa"! Bel post! :)
Ciao, Grazie mille!! Secondo me è fondamentale una giusta pianificazione prima di partire, poi si sa la vita è fatta di imprevisti e la bravura di ognuno sta nel saperli affrontare ma se hai ben chiaro chi sei e dove vuoi andare, se hai un buon piano in mente e se ti semplifichi ogni azione di questo direi che sei sulla buona strada :-) Grazie grazie ancora per esser passata di qua :-)