Un'emozione inaspettata: il primo contatto con la scuola materna.

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Il momento in cui lo vedi per la prima volta dopo il parto.. la prima poppata.. il primo giorno a casa dall'ospedale.. la prima parola.. il primo dentino.. il primo passo.. il loro primo bacio o abbraccio..

Buongiorno amici di Steemit,

sono tanti i momenti di gioia che un bambino può regalare a un genitore, momenti che rimarranno scolpiti nella nostra memoria e che il tempo non potrà mai sbiadire.

Ricordo ancora la mia piccola Eva, messa in braccio alla mamma terminato il parto. Subito dopo ho avuto la fortuna di poter stare con lei per tutte le due ore successive, dal lavaggio alla pesata.. ho potuto tenerle in braccio questo esserino che non aveva neanche un'ora di vita. Mi commuovo ancora a parlarne.

Sono passati già due anni e due mesi da quel giorno e non è stato affatto facile. Io e mia moglie viviamo lontani dai nonni e abbiamo cresciuto nostra figlia da soli. Lavoriamo entrambi in casa e questo non ha facilitato le cose, come in un primo momento si potrebbe pensare.
Una bambina ha delle necessità e quando ti vede in giro per casa, vuole giocare. Punto. A lei, povera creatura, non interessa del lavoro, il suo mondo è fatto di giochi, coccole e tanto amore da dare.

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Questa introduzione serve a spiegare come stiamo vivendo in un clima di attesa e ansia il giorno in cui lei andrà alla scuola materna (o Scuola dell'infanzia o Asilo... quante parole per definire la stessa struttura!).

Da una parte, forse egoisticamente, pensiamo che questo ci permetterà di lavorare in maniera più rilassata e proficua. Dall'altra ci chiediamo quanto ci mancherà avere la nostra piccolina in giro per casa.

Faccio oggi queste riflessioni, perchè martedì prossimo si aprono i termini per le iscrizioni alla scuola dell'Infanzia e questa mattina abbiamo portato Eva in quello che sarà il suo Asilo, per un primo contatto.
Pensavamo di fare una semplice visita per vedere la struttura, ma inaspettatamente la Preside, una persona splendida, ci ha permesso di assistere alle attività giornaliere e quindi siamo rimasti nella scuola meterna per più di un'ora.

E' stata un'emozione inaspettata: tutti i bambini le si sono stretti intorno ed Eva ha giocato con loro. Non ha avuto la classica reazione che una bambina di due anni potrebbe avere, ma anzi sembrava una di loro.. complice anche la sua statura: a due anni veste già la 36/48 mesi.

Non so descrivere la sensazione che può provare un genitore nel vedere la propria figlia all'Asilo.
Sebbene solo per un'ora, abbiamo già percepito un "distacco".. come se una nuova fase di vita stesse per iniziare.

Non oso immaginare il momento in cui andrà davvero alla "Scuola dell'Infanzia"!

Ne parlavo con mia moglie poco fa, in un'attimo di pace una volta messa al letto la piccola per il riposino pomeridiano. Cosa ci aspetterà?

Una nuova fase di vita sta per iniziare e come genitori dobbiamo cominciare ad accettare la realtà che la bimba cresce e affronterà quelle nuove esperienze che la vita le metterà sul cammino, così come abbiamo fatto noi alla sua età.

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Ora che sono padre, mi fermo spesso a riflettere sui miei genitori.. a quello che hanno passato nel crescere me e mio fratello. Adesso li capisco, comprendo il perchè di tanti comportamenti.. mi sento molto più vicino a loro e allo stesso tempo sono fortunato di averli entrambi ancora in vita per poter dire loro che li ammiro e li amo per tutto quello che hanno fatto per me.

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Essere genitore (un buon genitore) è il "lavoro" più difficile del mondo. Adesso capisco bene questa frase.